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Jtkirk75rm Iscritto
Messaggio numero: 5 Registrato: 10-2007
| Inviato il sabato 26 settembre 2015 - 00:22: |
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Salve, Ho letto molte volte le risposte che avete dato in questa sezione e ho ancora un dubbio, una cosa che non ho capito bene. L'Essere Umano in quanto cosciente di se stesso, può riconoscersi nello spirito che anima il suo corpo e dire "quando morirò, andrò nel mondo energetico spirituale corrispondente al mio livello e al momento opportuno mi reincarnerò", oppure cessera' di esistere e sarà solo lo spirito (che non ha nulla di quell'Essere Umano) a fare quanto ho scritto? Grazie Mauro |
   
Emilio Moderatore
Messaggio numero: 367 Registrato: 04-2002
| Inviato il martedì 29 settembre 2015 - 17:32: |
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Salve Mauro, parlando di questi meccanismi che regolano l'esistenza è sempre tuttavia piuttosto complicato rendersi conto in modo preciso di come stanno le cose e comunque bisogna tenere presente alcuni punti che permottono di focalizzare almeno in modo generale come stanno le cose. Durante la vita tramite la consapevolezza e la conoscenza di questi meccanismi possiamo renderci conto di questo meccanismo e cioè che dopo la morte la nostra personalità e la stessa consapevolezza materiale svaniscono definitivamente, quindi che lo spirito che incarnava il nostro corpo (e non noi come individuo e/o personalità) andrà a risiedere nel livello spirituale adeguato e che successivamente si reincarnerà in un altro corpo. Va anche detto che lo spirito non è in grado di pensare come facciamo noi quando siamo in vita, egli reagisce alle leggi della Creazione in modo naturale, come ad esempio pensare che lo spirito si sceglie in modo razionale e conscio il prossimo corpo da vivificare è sbagliato, ciò avviene come un automatismo naturale. Va comunque aggiunto che questo avviene nella prima fase del percorso evolutivo, cioè quello attuale qui sulla Terra, quando lo spirito necessita ancora di un corpo fisico proprio per evolversi, non essendo in grado da solo di "alcune funzioni" come il pensiero autonomo. Nel corso di milioni di anni, raggiunto lo stadio nel quale non ha più necessità di un corpo fisico, le cose cambiano e quello poc'anzi detto ha valenza diversa. In realtà esiste un "fil rouge" che lega tutte le vite incarnate da una linea spirituale, ma al nostro livello evolutivo, sempre per legge naturale, ci è precluso ogni ricordo ed ogni interazione tra le varie vite, nonostante che maghi e santoni nonchè medium affermino di entrare in contatto con vite precedenti e addirittura i morti, queste sono cose irreali. A disposizione per eventuali approfondimenti. Un saluto Emilio |
   
Jtkirk75rm Iscritto
Messaggio numero: 7 Registrato: 10-2007
| Inviato il mercoledì 30 settembre 2015 - 14:18: |
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Salve, a volte si tratta di trovare la domanda giusta da fare, data la complessità dell'argomento. Quale correlazione esiste tra la coscienza, l'io dell'Essere Umano e lo spirito che lo anima, consentendo di vivere, provare emozioni e determina la personalità (che suppongo dipenda dall'evoluzione spirituale raggiunta)? Cioè se al termine della vita ciò che è l'Essere Umano svanisce per sempre e solo lo spirito continua il cammino(ma non la coscienza fisica, l'io), allora cosa lega le esperienze di vita allo spirito? A cosa serve la vita in questo senso? Chi sono io? Cosa mi lega allo spirito? Grazie Mauro |
   
Emilio Moderatore
Messaggio numero: 368 Registrato: 04-2002
| Inviato il domenica 25 ottobre 2015 - 21:34: |
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Ciao Mauro, penso che per fare un po’ di chiarezza, la cosa migliore sia spiegare con le parole giuste e in un certo senso nuove ma necessarie le leggi della reincarnazione. Così capirai meglio anche qual'è il senso della vita. La legge della Reincarnazione Al momento della morte, che può avvenire per vecchiaia, malattia, incidenti o altri motivi, lo spirito (non l’anima che è un concetto religioso) lascia in maniera definitiva ed irrevocabile il corpo per recarsi nell’aldilà in uno spazio/piano a lui assegnato. Quindi esiste un aldiquà e un aldilà. Insieme allo spirito passa nell’aldilà anche la consapevolezza che la persona ha accumulato (Bewusstseinsblock) durante la vita appena conclusa. Si tratta dell’essenza della sapienza, saggezza, logica e amore raggiunta durante la sua vita. Sotto forma di pura energia questa essenza diventa parte dell’insieme di tutte le consapevolezze (Gesamtbewusstseinblock) nell’aldilà. Il corpo esanime è destinato alla decomposizione. Con il passaggio nell’aldilà dello spirito e della consapevolezza la personalità ossia la persona non esiste più in alcun modo. A questo punto si può parlare nel vero senso della parola della vita oltre la morte (Todesleben), perché lo spirito continua la sua evoluzione su un altro livello nell’aldilà e anche la consapevolezza accumulata durante la vita, diventata pura energia, continua ad elaborare tutte le cose non risolte nella vita appena conclusa. Entrambi si rigenerano e si preparano a una nuova reincarnazione. Ora vediamo come avviene la vera e propria reincarnazione dello spirito. Al 21° giorno dopo la fecondazione, cioè quando l’ovulo e lo spermatozoo si incontrano formando una nuova vita, per una legge della Creazione, questa vita o embrione deve essere animata da uno spirito. Insieme allo spirito entra nell’embrione anche una nuova consapevolezza che è stata creata da quell’insieme di tutte le consapevolezze nell’aldilà e che è conforme allo stato evolutivo della futura personalità da animare. E’ una consapevolezza per così dire ancora vuota che dovrà essere riempita con nuove esperienze e dal vissuto durante la vita. Nell'attimo in cui lo spirito entra nell’embrione, questo è da considerarsi un vero e completo essere umano, anche se è ancora minuscolo. E’ il momento in cui inizia a battere il cuoricino e in cui l’embrione incomincia, per così dire, a pensare e a ragionare in base agli stimoli che provengono dall’esterno e in base agli impulsi provenienti dalle banche dati della memoria. Così inizia già a formarsi la sua personalità. Che cosa sono le banche dati della memoria, chiamate anche cronaca Akasha? Prima è stato detto che lo spirito e l’essenza della sapienza e della saggezza accumulati durante una vita sopravvivono alla morte fisica. Che cosa succede invece con tutto il resto? Ebbene, tutto quello che intraprendiamo, architettiamo, impariamo sui libri e a scuola, tutte le nostre conoscenze acquisite, le lingue imparate, la professione svolta, i viaggi fatti e perfino i nostri pensieri e i nostri moti ecc. vengono registrati in queste banche dati della memoria, di cui ogni pianeta ha le proprie e dove rimane archiviato/immagazzinato per sempre tutto quello che facciamo durante la nostra vita. Queste banche dati della memoria sono in stretto contatto nell'aldilà con l’insieme della nostra consapevolezza accumulata durante le nostre vite passate. Da queste banche dati ci arrivano ricordi dalle vite passate, ma solo a livello di impulsi. Questo avviene attraverso il subconscio e anche attraverso i sogni. Noi possiamo far tesoro di questi impulsi captati oppure ignorarli. Anche il feto nel grembo materno è già connesso a queste banche dati da cui gli arrivano ricordi dalle vite passate. Anche i bambini possono avere delle volte ricordi nitidi delle loro vite precedenti, cosa che spesso viene interpretato dagli adulti come fantasie inventate. Qui sorge la domanda: perché non ci è concesso avere ricordi nitidi e informazioni sulle vite passate? Anche questo si fonda sulle leggi della Creazione. Al nostro stato evolutivo questo non è ancora possibile, perché non saremmo in grado di far fronte a tutte le informazioni che ci arriverebbero. E’ una sorta di protezione per non entrare in uno stato di confusione e inoltre ci “costringe” a fare esperienze nuove. Molto importante e utile per il cammino dell’evoluzione sono gli errori, da cui dobbiamo imparare per non commetterli più. Solo le persone altamente evolute hanno la capacità di accedere a queste banche dati. Per esempio Billy ha attinto da esse tante informazioni che sulla Terra erano ormai andate perdute. Se si arriva alla conoscenza su come funzionano le leggi della reincarnazione, anche la vita assume un senso tutto diverso. Tutti noi abbiamo alle spalle innumerevoli vite e altre che ci attendono. Questo deve essere inteso in modo giusto. Ognuno di noi ha una linea spirituale propria che si reincarna in innumerevoli vite e personalità. Lo spirito che ci anima in questa vita si reincarnerà dopo la morte in un’altra personalità che porterà avanti l’evoluzione esattamente dove è stata interrotta con la morte. Quindi non siamo solo responsabili della nostra vita ma in un certo senso anche di quella delle prossime personalità. Il ciclo delle reincarnazioni dura dai 60 agli 80 milioni di anni e dipende naturalmente anche da quanto le persone si sono evolute. Dopodiché lo spirito non avrà più bisogno del corpo fisico. La sua evoluzione continuerà su altri livelli. Dopo un tempo lunghissimo che a noi sembra l’eternità lo spirito farà parte della Creazione stessa. Quindi in un certo senso si può dire che siamo immortali. Conoscere le leggi della reincarnazione aiuta anche a superare la paura della morte che tutti temono così tanto per la grande incognita del dopo. Di certo non ci sono inferni, purgatori, ma neanche paradisi, perché la Creazione non castiga e non premia. Lascia ogni essere umano libero di fare le sue scelte e di prendersi le sue responsabilità. Un luogo comune molto diffuso è che uno spirito possa reincarnarsi in un animale. Ciò è assolutamente errato, in quanto gli animali, le piante e anche i minerali seguono una loro specifica evoluzione collettiva. E per concludere un piccolo estratto di un articolo di Billy pubblicato recentemente: l’esistenza umana e quella della forma spirituale potrebbero essere paragonate ad un lungo viaggio attraverso lo spazio e il tempo tra l’aldiquà e l’aldilà, durante il quale la forma spirituale e la consapevolezza umana portano avanti l’evoluzione in sempre nuove personalità che hanno la possibilità di imparare moltissimo e di far crescere sempre di più l’amore, la saggezza e la sapienza. Un saluto Irma - Moderatrice Figu-Landesgruppe Italia |
   
Mago7figu Iscritto
Messaggio numero: 15 Registrato: 10-2005
| Inviato il giovedì 05 novembre 2015 - 14:14: |
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Salve, mi sono chiari i concetti basilari della reincarnazione, ma dopo quest'ultimo post mi sono chiesto quale sia realmente la relazione reciproca tra spirito e consapevolezza. Prima potevo quasi ritenere valida l'eguaglianza spirito=consapevolezza, ma adesso mi pare di capire che siano due cose distinte. Forse la consapevolezza, intesa come insieme delle esperienze/concetti acquisiti durante un'esistenza, costituisce una parte dello spirito (energia neutrale) che risiede in un essere umano? E' possibile avere qualche chiarimento su questo? Grazie Maurizio |
   
Emilio Moderatore
Messaggio numero: 372 Registrato: 04-2002
| Inviato il lunedì 30 novembre 2015 - 23:13: |
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Ciao Maurizio, in un certo senso hai ragione: spirito e consapevolezza sono due entità che lavorano autonomamente ma se non c’è una non può esistere neanche l’altra. Esempio cuore e corpo fisico. Lo spirito è un’energia neutra che ci anima e potrebbe essere paragonato alla corrente elettrica che semplicemente alimenta e fa funzionare una macchina. Lo spirito quindi non fa altro che fornirci l’energia vitale. Non decide, non guida, non prende iniziative e non può essere ferito, influenzato o cancellato, perché è inattacabile ed eterno. Vita dopo vita si evolve, vale a dire, accumula saggezza sapienza e verità, finché non avrà più bisogno del corpo fisico per continuerà la sua evoluzione su altri livelli. E’ la consapevolezza, o meglio l’ essere umano, che ha il compito se scegliere di vivere secondo le leggi della Creazione ed essere in armonia con la natura, o se ignorarle soddisfacendo il suo egoismo e tutte le sue brame. Esiste la consapevolezza materiale che è il risultato di tutto quello che pensiamo, facciamo e percepiamo. Poi c’è la consapevolezza spirituale che è in connessione con lo spirito, il quale accetta solo valori neutro-positivi, mentre tutto il negativo ritorna alla consapevolezza materiale per essere rielaborato. In questo modo lo spirito aumenta vita dopo vita la saggezza, la sapienza e tutti i valori eterni. Un saluto Irma, Moderatrice forum Figu-Landesgruppe Italia |
   
Giovanni Iscritto
Messaggio numero: 77 Registrato: 07-2012
| Inviato il lunedì 26 ottobre 2015 - 10:15: |
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Mi permetto un piccolo appunto alla tua spiegazione Irma molto ben dettagliata. Perché i termini Bewusstseinsblock Gesamtbewusstseinblock Todesleben visto che in italiano non esistano ma solo in tedesco, perché al posto di scriverli in tedesco che per altro in pochi conoscono, non li traducete direttamente in Samtee, rendendoli ancora più forti, più veri e più vicini alla nostra consapevolezza? E' possibile quindi, averli tradotti nella lingua universale della Federazione? Grazie |
   
Emilio Moderatore
Messaggio numero: 373 Registrato: 04-2002
| Inviato il martedì 01 dicembre 2015 - 19:35: |
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Ciao Giovanni, Il motivo per cui ho aggiunto i termini in tedesco è che nessun’altra lingua terrestre riesce a spiegare in modo migliore tutti i concetti esistenti. Billy consiglia tra l’altro a tutti coloro che desiderano studiare in modo approfondito i suoi scritti, di imparare il tedesco. Per capire meglio faccio due esempi: l’Insegnamento spirituale, un’opera composta di circa 4000 pagine A4 non verrà mai tradotto in quanto è impossibile trasportarlo in tutti i suoi dettagli. L’altro esempio è la traduzione del volume ‘Il Calice della verità’; al fine di renderlo accessibile a un pubblico più vasto, qualche anno fa è stato deciso di tradurlo in inglese e sono stati incaricati 3 team di traduttori superspecializzati. Ebbene, quando i Plejaren a fine lavoro hanno dato un’occhiata si sono messi, per così dire, le mani nei capelli. Insieme a Billy hanno lavorato duramente e a lungo per sistemarlo e questo, perché ci sono termini inediti e a noi sconosciuti. La FIGU Svizzera comunque non si occupa ufficialmente delle traduzioni, che vengono portate avanti dalle rispettive nazioni. Inoltre c’è una predizione che dice che quando sulla Terra le cose incominceranno a migliorare, il tedesco diventerà la lingua ufficiale. Avrai notato che la maggior parte degli articoli di Billy vengono pubblicati con testo a fronte, per cui la lingua tedesca è "di casa" da noi. Questo serve anche, in caso di dubbio, per poter risalire al testo originale. Penso inoltre che a qualche sporadico lettore di lingua tedesca possa essere cosa gradita trovarsi qualche termine in lingua originale. Oltre a questo penso anche che per chi conosce il tedesco (e qualcuno c’è anche in Italia) è cosa gradita trovarsi nel testo una parola che gli dà la possibilità di capire perfettamente. In questo momento non ho sottomano l’alfabeto Samtee, per cui non sono in grado di fare la traduzione che desideri. Escluderei comunque anche che tale traduzione sarebbe più vicina alla nostra consapevolezza. Un saluto Irma, Moderatrice Figu-Landesgruppe Italia (Messaggio modificato da emilio il 02 dicembre 2015) |
   
Alexchiu Iscritto
Messaggio numero: 19 Registrato: 10-2010
| Inviato il sabato 05 dicembre 2015 - 12:14: |
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Qual è l'origine delle forme spirituali? Chi o cosa le crea, quando e come ? Le forme spirituali che hanno superato il ciclo delle reincarnazioni sono in grado di dare origine a nuove forme spirituali? Forse si tratta di una sorta di "gemmazione" o "partenogenesi" energetica, o è un fenomeno differente? (Modificato termini in lingua inglese e riscritti in lingua italiana) (Messaggio modificato da emilio il 29 dicembre 2015) |
   
Emilio Moderatore
Messaggio numero: 376 Registrato: 04-2002
| Inviato il martedì 29 dicembre 2015 - 09:46: |
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Salve Franco, L’origine della forma spirituale è la Creazione, anche perché lo spirito che vive in ogni essere umano è un frammento della Creazione stessa. Quindi è essa che crea le forme spirituali. Non siamo in grado di darti una risposta su come vengono create. Le forme spirituali che hanno superato il ciclo delle reincarnazioni che dura a seconda dell’evoluzione individuale dagli 60 – 80 miliardi di anni tra le vite effettivamente vissute e la permanenza nell’aldilà, continuano la loro evoluzione su altri piani puramente spirituali. La Creazione detta anche Universo si è formata dal cosiddetto big bang dando origine a mondi, soli galassie ed ogni cosa. Nonostante la sua relativa perfezione essa, come tutte le cose in natura, continua il suo percorso evolutivo attraverso sette cicli di espansioni-contrazioni della durata talmente lunga che per la comprensione umana può essere paragonata all’eternità. Quando la Creazione inizia a contrarsi tutte le forme spirituali confluiscono in essa diventandone parte. E tutto quello che gli esseri umani hanno accumulato in fatto di saggezza, amore, armonia ecc. durante la loro vita, contribuisce ad aumentare l’energia spirituale della Creazione. Un saluto Irma - Moderatrice Forum FIGU-Landesgruppe Italia |
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