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Messaggio |
   
Giuseppe
Iscritto
Messaggio numero: 10
Registrato: 07-2009
| | Inviato il giovedì 16 settembre 2010 - 17:00: | 
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Ciao
Spesso, dopo una catastrofe ambientale, i mezzi d'informazione parlano di " natura violenta", "natura assassina",", destino", volontà della natura di..."ecc.non sono invece termini irresponsabili e tutto dovrebbe rientrare nella legge di causa-effetto?
Grazie
Giuseppe |
Davide
Moderatore
Messaggio numero: 366
Registrato: 08-2002
| | Inviato il sabato 18 settembre 2010 - 18:40: |
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Ciao Giuseppe,
in realtà è proprio come dici tu. La natura non è mai assassina, violenta o crudele verso le persone. Tutto risponde alla legge causa-effetto come tu dici ed attribuire un comportamento alla natura, ovvero assegnarle la volontà di punire, di essere crudele o di esercitare una qualsivoglia forma di volontà, è solo il frutto di una profonda ignoranza. E' vero piuttosto il contrario, cioè che è l'essere umano ad essere crudele, violento e assassino nei confronti della natura ed è proprio lui che non si rende conto del disastro che, tramite la sovrappopolazione e lo sfruttamento all'infinito delle risorse, è artefice delle cause di innumerevoli effetti che prima o poi ricadranno su di noi. Se incoscientemente si decide di edificare nei pressi di un vulcano e questo dovesse eruttare, di chi sarebbe la responsabilità? Del vulcano crudele o dell'ignoranza di chi ha autorizzato la costruzione di edifici in tale area ad alto rischio? La natura segue il suo corso nolenti o volenti e siamo noi che dobbiamo rendendoci conto che tutto ciò che facciamo verso la natura, tanto nel male quanto nel bene, tornerà a nostro discapito o a nostro beneficio.
un saluto,
Davide |
Giuseppe
Iscritto
Messaggio numero: 15
Registrato: 07-2009
| | Inviato il sabato 30 aprile 2011 - 07:42: |
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Ciao a tutti
Billy Mayer rispondendo ad una persona (Visible_melon 27 marzo 2011 su They fly com.) sull'esaurimento delle risorse energetiche dice che le cose da fare sono tre: riduzione della popolazione attraverso il controllo delle nascite; sfruttamento delle risorse geotermiche; auto elettriche. Ora da noi si vuole di nuovo il nucleare: non è un grave errore di strategia? E poi il non parlare mai nei congressi, dibattiti Tv ecc, del fatto che siamo troppi, anche da noi, non è una cosa irresponsabile e sconsiderata?
Grazie
Un saluto
Giuseppe |
Davide
Moderatore
Messaggio numero: 394
Registrato: 08-2002
| | Inviato il domenica 01 maggio 2011 - 09:44: |
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Caro Giuseppe,
si scrive Billy Meier.
Quanto tu dici è corretto. Strategicamente parlando è un errore gigantesco il fatto di non rendersi conto che 60 milioni di abitanti in questo paese prevalentemente montuoso (solo il 23% del paese è costituito da pianura e questo poco è sovra sfruttato) non potrebbero sopravvivere senza importazioni dall'estero : praticamente non c'è nulla che non viene importato, per non parlare di generi alimentari (materia prima). Ricordo che solo il 2,63% del PIL italiano proviene dall'agricoltura (dati 2010). Questo in barba a coloro che gridano vendetta per centinaia di milioni di persone che muoiono di fame nel mondo e per i quali in totale ipocrisia vengono raccolte elemosine per combattere la fame in quei paesi che esportano, tramite le multinazionali, tonnellate di generi alimentari anche in Europa ed in Italia. Proprio gli italiani dovrebbero rendersi conto che quasi tutto il cibo viene importato proprio da quei paesi dove impera una perenne carestia ormai da decenni, dove, proprio in quei paesi le popolazioni sono in crescita in fede a ciò che viene detto loro dai governi e dalle grandi religioni organizzate.
Proprio come tu dici è un errore di strategia enorme anche il fatto di investire nel nucleare “evitando” il problema sovrappopolazione. Se noi fossimo in 6 milioni (il territorio ne potrebbe sfamare 1,5 milioni circa) anziché 60, le già presenti fonti di energia elettrica basterebbero senza dover finanziare costose, pericolose e mortali centrali atomiche in quanto i nostri scienziati non hanno ancora scoperto che particolari tipi di radiazioni vengono emessi nel processo nucleare che ha luogo in tali impianti, radiazioni altamente nocive, senza parlare poi del problema delle scorie radioattive. La soluzione a tutto sarebbe quindi ridurre la popolazione, ma questo, se è un bene per le persone comuni, non è un bene per lo stato, per i politici, per il peso politico internazionale dell'Italia, per il mercato interno, per le multinazionali, per la religione cattolica e per moltissimi altri che pensano ai loro interessi, non al bene delle persone ed al nostro futuro.
E per questo motivo “le autorità” e “gli autorevoli” nonché i “leader” stanno bene attenti a non accennare al problema in qualsivoglia trasmissione, dibattito, analisi, rapporto, ecc. Addirittura nei summit internazionali sulla fame nel mondo (FAO) non viene neanche una sola volta menzionata la “sovrappopolazione”. Anche i più autorevoli scienziati, documentaristi e ricercatori quando parlano di ecologia dicono il 99% di ciò che va detto, ma omettono la parola più importante : sovrappopolazione.
Questa gravissima omissione è un crimine nei confronti del pianeta, delle generazioni future che verranno, della natura ecc. E tutti noi ne pagheremo le conseguenze. Noi della FIGU nel nostro piccolo facciamo il possibile per rendere consapevoli le persone che la madre di tutti i problemi nel mondo è proprio l'eccessiva popolazione mondiale.
Salome
Davide |
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