| Autore | Messaggio | ||
    Mirco Tognato |
Ciao a tutti, ho voluto aprire questo nuovo tema di discussione per capire alcuni fatti "insoliti" che possono capitare a tutti nella vita quotidiana. Qualche volta mi capita di intuire qualcosa prima che questa accada: ad esempio penso a qualcuno, e mentre prendo in mano il telefono per chiamarlo, questo squilla e dall'altra parte del cavo c'è proprio la persona che volevo contattare. In altre circostanze mi è capitato di rivivere delle situazioni che mi sembrava di aver già vissuto (deja vu) e di ricordarmi tanto bene quel momento da indovinare esattamente quello che sarebbe successo qualche istante più tardi. Nel caso in cui questi episodi fossero reali intuizioni e non semplici coincidenze, come è possibile coltivarle in modo da poterle controllare? Un saluto a tutti e un grazie ai membri del FIGU per la pazienza e la disponibilità con cui portano avanti questo forum. | ||
Emilio Zandarin |
Ciao Mirco, a volte succedono fatti che non sappiamo spiegarci e questo spesso dipende dal fatto che noi non sappiamo di cosa sia capace il nostro spirito. Lo spirito ha moltissime capacità le quali noi conosciamo se non che in piccolissima parte, l'unico modo per scoprire tali capacità e per potenziarle é la pratica della meditazione. In un messaggio in questo forum abbiamo spiegato dettagliatamente in cosa consiste la meditazione, ti copio qui di seguito parte di quel messaggio. **Per quanto riguarda la meditazione il discorso é grande e spesso le persone si aspettano cose particolari e a volte spettacolari, tuttavia la meditazione é una cosa un po' impegnativa poiché noi non siamo abituati a praticarla, ma assolutamente semplice da attuare sia piuttosto semplice spiegare come si deve restare neutrali durante la meditazione, é altrettanto impegnativo metterla in pratica perché non siamo abituati a restare neutrali col nostro pensiero e solo quando ci saremo accorti che abbiamo incominciato a pensare a qualche cosa durante la meditazione, allora avremo capito che stiamo sbagliando e qual é invece il modo giusto di meditare senza usare i nostri sentimenti in quel momento. Non appena incominciamo a pensare a qualcosa dobbiamo impegnarci subito a svuotare la nostra mente riprendendo il giusto modo di meditare. Il modo giusto é quello di osservare un oggetto cosi com'é, notando il suo colore e la sua forma, ma mai incominciando a pensare che sia bello o brutto, che sia utile a qualcosa o che faccia riferimento a qualche altra cosa. E' necessario non usare i nostri sentimenti nè verso quell'oggetto nè verso niente altro mentre si sta facendo la meditazione. Questa é la parte importante che fa si che la meditazione sia fatta correttamente. La meditazione necessita di tanto allenamento, a volte anni e anni, ed é un'esperienza che dovrebbe accompagnarci tutta la vita. Ogni persona ha il suo percorso e non tutti riescono a praticare bene la meditazione nello stesso periodo di tempo. La meditazione non si impara in un corso accellerato in un weekend come molti promettono. Inoltre non é necessario che qualcuno ci aiuti a praticare la meditazione perché questa pratica é una cosa personalissima che solo noi stessi possiamo praticare nel nostro intimo. La meditazione può essere praticata in ogni momento e senza alcuna attrezzatura, a differenza di come viene spesso spiegato dove si usano oggetti o riti particolari. Però dopo tanti sacrifici si possono avere molti vantaggi derivati da una maggiore Sensibilità acquisita che ci pone davanti alle scelte della vita molto più obbiettivi e preparati. Praticare la meditazione significa allenare il proprio spirito. Non bisogna tuttavia scoraggiarsi se nei primi tempi non si vedono dei risultati importanti, é necessario avere costanza e prima o poi i frutti arriveranno. La fiamma di una candela é un ottimo oggetto da usarsi per iniziare la meditazione.** Cordiali saluti Emilio Zandarin | ||
Maurizio Gori |
Ciao a tutti, il messaggio di Mirco e la successiva risposta di Emilio mi danno lo spunto per una domanda che comunque avevo già intenzione di fare, riguardo all'origine della disciplina dello Yoga, che pratico personalmente da qualche tempo. Sappiamo solamente che le sue origini sono orientali, anteriori al 1 millennio a.C. Alcuni dei suoi aspetti (in particolare la ritenzione del respiro e la meditazione su un punto singolo) sono talmente diversi dal nostro mondo che mi viene quasi da pensare a qualcosa di alieno. I concetti riportati da Emilio si rispecchiano perfettamente nel pensiero Yoga sulla meditazione. Mi risulta che anche i Plejariani praticano una sorta di meditazione (intesa forse come ri-direzione e concentrazione del pensiero?). Inoltre, come molte volte dichiarato dai Plejariani stessi, nei millenni passati la Terra è stata oggetto di colonizzazioni da parte di varie razze aliene. Unendo questi concetti mi viene spontaneo chiedere se è possibile che la disciplina Yoga attuale sia in realtà di origine non Terrestre, magari propria dello stile di vita di una razza aliena presente sul nostro pianeta millenni fà, e che successivamente sia stata trasmessa alle popolazioni terrestri. Forse è un'idea sballata, cosa ne pensa al riguardo l'associazione FIGU? Cordiali saluti, Maurizio | ||
Davide Turla |
Ciao Maurizio, Lo Yoga è una disciplina nata esclusivamente sulla Terra. Non si tratta di qualcosa appreso fuori dai confini del nostro pianeta. Questa disciplina, come poche altre orientali, sono discipline il cui fine è di mantenere il corpo in perfetta salute e armonia. La meditazione esiste invece in tutto l'Universo (o Universi) ed il suo scopo è quello di svilupare la consapevolezza e il corpo fisico. In generale si può dire che la meditazione è soprattutto per lo sviluppo della consapevolezza. Saluti, Davide |
