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Irmetta Nuovo Iscritto
Messaggio numero: 4 Registrato: 12-2006
| Inviato il venerdì 23 marzo 2007 - 14:45: |
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Sovrappopolazione e procreazione Ho vissuto una buona parte della mia vita senza sapere nulla sulla sovrappopolazione, il mondo mi sembrava infinito e la procreazione mi sembrava un fatto naturale, personale, privato, anzi come un dovere. Ora che vedo la sovrappopolazione dappertutto, mi chiedo che cosa provano le coppie che hanno bambini, ne aspettano uno o hanno in programma di averne uno. La grande maggioranza sicuramente non si fa alcuna domanda, va avanti come ha sempre fatto; semplicemente non vede il problema, segue il proprio istinto e non vuole avere interferenze nella vita privata. Ci sono però anche coloro che sono diventati consapevoli della sovrappopolazione e si chiedono se è giusto mettere al mondo un essere umano in questo momento. Senza dubbio la nascita di un figlio è sempre un fatto coinvolgente e di immensa gioia. Spesso i genitori perdono letteralmente la testa per il loro pargoletto e la loro vita viene riorganizzata in base alle sue esigenze. Improvvisamente si accorgono che niente al mondo, né carriera, né ricchezza, né piaceri superano il valore di una maternità o paternità. Io personalmente ho passato per motivi professionali quasi tutta la mia vita nel mondo dell’infanzia, di cui serbo un intenso ricordo. Sono mamma anch’io. Chi è padre o madre sa che non c’è bene più grande di un figlio o una figlia e crescere insieme arricchisce molto la vita e fa maturare. Suppongo che chi legge questo intervento avrà anche già letto gli articoli pubblicati sul nostro sito riguardo alla sovrappopolazione e conoscerà il progetto di Billy su come ridurla. Oramai siamo arrivati ad un punto in cui ognuno dovrebbe chiedersi seriamente quale mondo si presenterà alle nuove generazioni. Finalmente anche i media incominciano a parlare del clima che cambia, del pianeta ammalato, dell’effetto serra, della siccità, della deforestazione ecc. , ma nessuno spiega che, se ci sono troppe macchine, aerei, industrie, centrali e città, è perché siamo in troppi: troppi uomini e anche troppi animali (da allevamento e domestici) che consumano, inquinano e necessitano di acqua, spazio e di verde per vivere. Tutto questo non vuol dire che non si debbano più avere figli. Il mondo e l’evoluzione devono andare avanti, basterebbe solo diventare consapevoli che sulla terra dovrebbero vivere 529 milioni di esseri umani, quando invece sfioriamo i 7 miliardi! Queste sono cifre che parlano da sole. Mettere al mondo una creatura non significa solamente responsabilità nei confronti di essa, ma di tutta l’umanità. Più la popolazione cresce, più difficoltoso sarà ridurla e portarla a dei limiti accettabili. Più gli spazi si restringono, più difficile sarà la convivenza. Anche le future generazioni hanno il diritto di trovare un mondo vivibile e noi il dovere di lasciarglielo perché anch’essi a loro volta vorranno procreare e vivere la gioia della maternità o paternità. Ma se si va avanti di questo passo, in un futuro non troppo lontano, non è escluso che potrebbero essere applicate misure drastiche e dolorosissime come in Cina, o anche peggiori. Anche se in Europa le nascite (delle donne europee) tendono a diminuire, il problema resta, a causa della massiccia immigrazione. La sovrappopolazione deve essere affrontata globalmente. Per esempio coloro che si impegnano in attività caritatevoli nel Terzo Mondo, insieme al riso e al latte per sfamare le popolazioni, dovrebbero portare contraccettivi e informare e spiegare che è criminale mettere al mondo bambini che non si possono nutrire. Sul problema sovrappopolazione si è sempre taciuto, anzi, si è fatto di tutto per incentivare le nascite, perché una popolazione numerosa significa tanti voti, tanti consumi e soprattutto tanti profitti; si pensi solo al bonus per il secondo e terzo figlio o il divieto dei contraccettivi da parte della chiesa. Conoscere la verità e le leggi naturali sulla reincarnazione aiuterebbe molte persone a fare chiarezza e a capire meglio. Per esempio sapere che dopo la nostra morte fisica il nostro spirito rinascerà e vivrà in un'altra personalità, per poter continuare l’evoluzione, significa che siamo tutti coesi e che non solo i nostri discendenti hanno il diritto ad un mondo vivibile, ma anche tutti gli esseri umani che nascono e nasceranno. Praticamente come lasceremo il mondo, così lo ritroveremo. Un’altra informazione utile é quella che lo spirito entra nell’essere umano (nell’embrione) al ventunesimo giorno dal concepimento. In questo caso, quando per esempio una coppia non desidera avere un figlio, la madre potrebbe tranquillamente abortire senza doversi sentire in colpa per aver eliminato un essere vivente. Va comunque precisato che la decisione spetta sempre e soltanto alla coppia. Affinché le generazioni future possano anch’esse avere la gioia di formare una famiglia e mettere al mondo dei figli, noi dobbiamo rivedere il nostro modo di pensare e non abbandonarci al nostro istinto ed egoismo. C’è veramente da augurarsi che si arrivi al più presto possibile a una consapevolezza universale del problema della sovrappopolazione, che è la madre di tutti i problemi. |
   
Mauleo75rm Nuovo Iscritto
Messaggio numero: 4 Registrato: 08-2011
| Inviato il domenica 06 novembre 2011 - 19:26: |
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Salve, vorrei sapere come proponete di ridurre la popolazione mondiale. Grazie. |
   
Emilio Moderatore
Messaggio numero: 299 Registrato: 04-2002
| Inviato il domenica 06 novembre 2011 - 20:46: |
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Salve Mauro, premesso che i post vanno inseriti nella sezione adeguata e non a caso (ora è stato spostato nella discussione adeguata) e che nel sito abbiamo una sezione intera sulla sovrappopolazione e questi dati si possono cercare e facilmente trovare, allego qui sotto le nostre proposte per iniziare la riduzione della popolazione mondiale: Provvedimenti necessari da prendere in tutto il mondo: Una tra le molte possibilità! (questo non vale per le minoranze rappresentate da popolazioni primitive , incontaminate, che da sempre hanno avuto un loro sistema severo di controllo delle nascite). Età minima consentita per il matrimonio : Donna: 25 anni Uomo: 30 anni Età minima per fare figli: Donna: 28 anni Uomo: 33 anni Presupposti indispensabili per poter fare dei figli: Essere sposati da almeno 3 anni. Poter dimostrare un matrimonio sano ed armonioso. Poter dimostrare una condotta impeccabile da parte di ambedue i partner Poter dimostrare di avere la capacità di educare i bambini. Essere in buona salute: nessuna malattia ereditaria ed infettiva, nessuna dipendenza da droghe,da medicinali, da alcol ecc. Non appartenere a nessun gruppo estremista, e nemico dello Stato. Numero massimo di figli: 3 figli per matrimonio Intervalli con stop totale delle nascite: Per 7 anni stop totale delle nascite in tutto il mondo. Per 1 anno permesso di procreare secondo il proprio progetto Per 7 anni stop totale delle nascite in tutto il mondo. Per 1 anno permesso di procreare secondo il proprio progetto Da eseguire finché l'umanità della Terra non si sia ridotta ad uno stadio normale. In seguito : i permessi per sposarsi e per procreare rimangono in vigore, il ciclo di 7 anni con stop alle nascite, invece decade. Continua a rimanere in vigore: 3 figli massimo per matrimonio (oppure 3 bambini adottivi/in affidamento) Misure disciplinari per chi si oppone: Sanzione pecuniaria pari a 10 stipendi annui per ambedue i trasgressori Sterilizzazione per ambedue i trasgressori. Castrazione dei trasgressori in caso di violenza carnale, stupri ecc., con separazione sessuale ed espulsione a vita dalla società. Sottrazione ed educazione da parte dello Stato di tutti figli dei trasgressori = genitori adottivi /in affidamento. Un saluto Emilio |
   
Mauleo75rm Iscritto
Messaggio numero: 11 Registrato: 08-2011
| Inviato il domenica 06 novembre 2011 - 21:16: |
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Cercherò di fare più attenzione su dove inserire le risposte o le domande. Comunque, come si può dimostrare di avere le capacità di educare i bambini, dato che fare il genitore è molto difficile? Anche il matrimonio sano e armonioso; possono andare d'accordo per 3 anni e poi, fatto un figlio, iniziano i problemi. Secondo me queste soluzioni nella società di oggi sono poco adatte e anche troppo rigide. Se si chiedesse cosa ne pensa la gente, non credo che sarebbero favorevoli. Sono d'accordo che la sovrappopolazione è un grave problema e se potessimo viaggiare nel cosmo, la soluzione sarebbe colonizzare altri pianeti. Nel nostro caso bisogna fermare le nascite per un periodo di tempo, come dite voi. Ma non credo che la gente di oggi accetterebbe un tale sacrificio per il bene di tutti, soprattutto le donne, che sono le prime a desiderare il figlio. Grazie. Mauro. |
   
Davide Moderatore
Messaggio numero: 423 Registrato: 08-2002
| Inviato il domenica 13 novembre 2011 - 11:36: |
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Salve, la dimostrazione consiste nel senso di responsabilità, innanzitutto nei confronti di sé stessi, del proprio partner (della propria unione) e conseguentemente nei confronti della propria prole. Questa è una naturale conseguenza di come si è imparato a vivere. Fare il genitore non è una cosa che si impara di punto in bianco, ma parte dal proprio modo di essere che, badiamo bene, non è una cosa innata ed immutabile ma è coltivabile, plasmabile e migliorabile: ognuno è in grado di diventare ciò che pensa. Ogni persona è libera di coltivare i pensieri che decide di avere. Una persona responsabile non fa un figlio sull'onda emotiva del periodo in cui vive, ma valuta tutti i pro e i contro soprattutto dal punto di vista del bambino in maniera razionale e distaccata, ovvero vedendo la realtà per come è (puoi leggere questo testo : “La responsabilità di mettere al mondo un figlio” http://it.figu.org/index.php?option=com_content&view=article&id=161:la-responsabilita-di-mettere-al-mondo-un-figlio&catid=38:spiritualita&Itemid=47 ). Vi sono coppie che si frequentano, senza convivere, per anni e poi, dopo aver convissuto sotto lo stesso tetto per pochi mesi o poco tempo, si separano per sempre. Questo perché tutto, nel bene e nel male, si acutizza. Quindi aver superato un periodo di almeno 3 anni funge da “protezione” per il bambino in virtù del fatto che la coppia possa reggere. In questo modo si limiterebbe il danno da parte di innumerevoli coppie che decidono di fare un figlio, quale mezzo per risolvere i propri problemi, entro i primi 3 anni di convivenza. Dal momento in cui arriva un bambino, tutte le priorità ricadono su di lui. Non c'è più spazio per gli egoismi, per i piccoli litigi basati su piccoli principi irrinunciabili ecc. Questo significa che se prima c'era più tempo per risolvere i problemi, adesso questo tempo è ridotto al minimo e i due partner devono intendersi “al volo” senza lunghe discussioni inutili e senza perdita di forze e di energie che alla lunga fiaccano e rovinano l'unione. La maggior parte della gente che non è d'accordo su quanto noi affermiamo, non vede le cose per come sono ma per come vorrebbe che fossero. O vede le cose attraverso l'interpretazione del proprio credo o della propria fede o per convenzione o per convinzione culturale. Ma se ragionasse in maniera distaccata (non è facile perché urta spesso contro le proprie convinzioni ed il proprio ego) capirebbe che la decisione di mettere al mondo un figlio deve essere presa quasi esclusivamente dal punto del benessere psico fisico del nascituro. Oggi avviene quasi esclusivamente il contrario, si fa un figlio per il proprio appagamento, per la società, per la religione, per convenzione, per l'immagine ecc. ecc. La soluzione alla sovrappopolazione non sarebbe assolutamente quella di viaggiare – se ne fossimo in grado – nello spazio alla ricerca di nuovi mondi abitabili per poterli colonizzare. Se non avremo imparato la lezione, renderemo anche quei mondi sovrappopolati e quindi dovremmo cercarne di altri e via così. Allo stesso modo la soluzione non è nemmeno una guerra che faccia morire milioni o miliardi di persone per ottenere una riduzione della popolazione: dopo un certo periodo ci rimetteremmo a far figli sul motto dell “andate e moltiplicatevi” o della “crescita è sviluppo” ecc. L'unica soluzione è vedere e comprendere le cose per come stanno senza cercare soluzioni che esulano dalla nostra diretta e totale responsabilità. Ed è sola questa la via per risolvere non solo questo ma tutti i problemi della nostra vita. Salome Davide |
   
Natalefr Iscritto
Messaggio numero: 5 Registrato: 08-2012
| Inviato il martedì 04 settembre 2012 - 17:22: |
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Salve A mio avviso,il problema della sovrappopolazione é legato al problema culturale. I popoli che vengono tenuti sotto la soglia minima della cultura, sono i popoli più prolifici, le donne accettano passivamente il ruolo di "sfornare figli come conigli" e gli uomini pensano che fare figli é potere. E' chiaro che anche le varie pastoie religiose ci mettono lo zampino appoggiando la procreazione come "volontà sacrosanta di dio". E' chiaro che il mio punto di vista é solo la "punta dell'iceberg" ma é già una presa di coscienza Cordialità Cordialità Natalefr
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Davide Moderatore
Messaggio numero: 457 Registrato: 08-2002
| Inviato il domenica 23 settembre 2012 - 17:55: |
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Salve Natalefr, quanto affermi è corretto. Ma basterebbe fare un semplice ragionamento sul fatto che se le risorse della Terra sono limitate e noi viviamo grazie a quelle, allora dobbiamo limitarci anche noi come numero di popolazione mondiale. Ma tale semplice ragionamento -conformemente a quanto tu affermi- viene offuscato e confuso da tante dottrine religiose e no oltre ad un modo di vedere la vita del tutto distorto (e.g. il diritto inalienabile e sacro di fare figli dato da dio che nessuno può mettere in discussione). Ma il buon senso ed il ragionamento sono merci sempre più rare e preziose. saluti, Davide |
   
Jtkirk75rm Iscritto
Messaggio numero: 47 Registrato: 10-2007
| Inviato il martedì 02 aprile 2019 - 17:21: |
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Ciao. Mi accorgo che alle donne non importa nulla della sovrappopolazione e non si pongono nemmeno il problema; ad un certo punto della loro vita vogliono avere figli per fare l’esperienza della maternità e non si rendono conto dei problemi che possono avere nel crescere dei figli con i problemi legati alla sovrappopolazione, senza considerare che tipo di futuro possono avere dopo i venti anni. Inoltre anche i governi mondiali parlano poco o per niente della sovrappopolazione. Mi chiedo come riusciremo a risolvere questo gravissimo problema, se non cambieremo mentalità. Mauro |
   
Emilio Moderatore
Messaggio numero: 399 Registrato: 04-2002
| Inviato il sabato 13 aprile 2019 - 16:01: |
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Ciao Mauro, il vero problema è che in diverse parti del pianeta le donne sono oppresse e soggiogate dai maschi e proprio in quei luoghi esse non possono intervenire in alcun modo sul controllo delle nascite. Infatti nei luoghi in cui le donne sono libere sono quelli in cui la procreazione ha un livello più consono. Quindi possiamo dire che se lasciassimo veramente decidere alle donne quando avere un figlio, saremmo in una situazione più naturale e bilanciata che non in quella attuale. Il vero problema da risolvere è il macismo e la denigrazione e l'oppressione della donna. Un saluto Emilio |
   
Jtkirk75rm Iscritto
Messaggio numero: 64 Registrato: 10-2007
| Inviato il giovedì 13 aprile 2023 - 18:02: |
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Ciao. Nei telegiornali italiani si sente spesso parlare di calo demografico ed è considerato un problema grave e, quindi, nessuno si rende conto che invece è un bene il calo demografico e che il vero problema è la sovrappopolazione mondiale e poi se si va a vedere nello specifico, la sovrappopolazione c’è anche a livello delle singole nazioni. A volte, un po’ raramente, può capitare di sentire parlare di problemi legati alla sovrappopolazione mondiale (ad esempio problemi legati alla fame nel mondo, la quantità di cibo, la produzione, l’acqua potabile e molto altro). Tuttavia è difficile sentire qualcuno (scienziati o governanti) parlare realmente del problema e di sicuro le religioni incidono negativamente sul problema influenzando negativamente la gente. Osservando i documentari naturalistici, si può vedere facilmente come cambiano i luoghi che per molti anni sono stati occupati e danneggiati dall’operato dell’essere umano sotto tutti i punti di vista. Nel momento in cui questi luoghi sono tornati alla natura perché sono diventi parchi naturali protetti, si è automaticamente restaurato un equilibrio naturale. Esempi: parco naturale della Patagonia cilena; il parco naturale di Yellowstone e molti altri in tutto il mondo. Il problema più grave della Sovrappopolazione mondiale è che i potenti della Terra non ne parlano e non si rendono conto di quanto sia grave la situazione e soprattutto che diventerà peggio se non si farà qualcosa di concreto (cioè Stop delle nascite e controllo come indicato dai Plejaren). Lunga vita e prosperità Mauro |
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