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La legge dell'attrazione

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Autore Messaggio


Mauleo75rm
Iscritto

Messaggio numero: 12
Registrato: 08-2011
Inviato il martedì 15 novembre 2011 - 20:28:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Salve, vorrei parlare di quest'argomento, ma non sono sicuro se questa è la sezione giusta.
Da un pò di tempo si sente parlare della Legge dell'attrazione. Fondamentalmente, in base a tale Legge universale, tutto quello che capita nel corso della vita, nel bene e nel male, è il risultato dei nostri stessi pensieri (consci o inconsci). Ad esempio, se ho pensieri negativi riguardo la mia situazione attuale (lavorativa, economica, famigliare, sentimentale, sessuale, ecc) e mi focalizzo su di essi, continuerò a produrre energia negativa che a sua volta incrementerà la produzione di pensieri negativi e quindi attirerà ciò che si è desiderato, ossia Negatività. Viceversa, se ho pensieri positivi nonostante le avversità attuali, produrrò energia positiva, che a sua volta creerà pensieri positivi e quindi attirerà Positività. Quindi, in base alla Legge dell'Attrazione, bisogna seguire tre passi fondamentali:
1. desiderare qualcosa (un oggetto, l'amore, ecc);
2. immaginare di avere già ciò che si è deisderato, generando le sensazioni di piacere e contemporaneamente essere grati per ciò che si ha già;
3. al momento che otteniamo ciò che abbiamo desiderato, dobbiamo ringraziare l'Universo.
Un metodo è quello di ritagliare una foto dell'oggetto, oppure scrivere su carta ciò che desideriamo ottenere. Poi, giorno per giorno, dovremo focalizzare i nostri pensieri su tale foto o scritto e immaginare di possederlo già.
Ci sono molti casi di persone che sono riuscite ad ottenere ciò che desideravano semplicemente mettendo in pratica la Legge dell'Attrazione e anche casi di persone guarite da malattie gravi e non reversibili grazie alla forza di volontà e al fatto che focalizzavano l'attenzione non sulla malattia, sul loro stato, ma su come desideravano essere, cioè normali.
Cosa ne pensate? Può essere considerata una Legge della Creazione? C'è qualcosa di vero?
Grazie, Mauro.


Davide
Moderatore

Messaggio numero: 426
Registrato: 08-2002
Inviato il sabato 19 novembre 2011 - 21:02:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Ciao Mauro,

non vorrei entrare nel preciso merito di quanto hai esposto, ma cercherò di spiegare una parte di quanto noi della nostra organizzazione sappiamo sul funzionamento di queste cose. Una premessa fondamentale è che ogni persona dovrebbe cercare individualmente di verificare dentro a sé come si manifesta e in che forma si realizza l'interazione tra i pensieri e le proprie azioni, nonché su come la propria vita venga guidata consapevolmente o inconsapevolmente. Questo vale per qualsiasi cosa inclusi gli insegnamenti di Billy, dell'associazione FIGU, dei Plejaren ecc. Nulla di tutto questo dev'esser ciecamente preso per come viene detto, come se si trattasse di un atto di fede, bensì come materiale di lavoro sul quale riflettere, con il quale vivere le situazioni nelle quali ci si trova giornalmente. Ognuno di noi è chiamato a produrre le prove necessarie per comprovare la verità a sé stesso : è così o non è così; funziona veramente così oppure no? L'ultima, vera e sola prova di come stanno le cose è solo l'individuo che può darsela, attraverso la conoscenza , l'esperienza e la saggezza che ne deriva solo dopo un lungo e proficuo lavoro personale. Le informazioni e gli insegnamenti sono quindi solo il primo piccolo passo per integrare realmente la verità nella propria vita, dopo averla appresa, provata, vissuta, divenuti consapevoli e dopo averne tratto saggezza. Se uno leggesse solo le informazioni che la nostra associazione mette a disposizione senza lavorarci su, significherebbe che il proprio fine della vita è la pura e sola soddisfazione della propria sterile sete di curiosità. Ma se ad una persona sta a cuore la propria evoluzione, allora non solo con le nostre informazioni, ma con tutto ciò con cui entra in contatto, egli/ella cercherebbe di comprendere, di smontare, di analizzare, di andare alla radice, di farsi una propria idea elaborata fino a giungere al nocciolo della questione e comprendere se ciò che si ha appreso possa aver valore per la propria evoluzione o no.

E' importante qui chiarire che sia pensieri negativi che pensieri positivi sono degenerativi se presi singolarmente e se non bilanciati tra loro. Solo negatività o positività portano alla degenerazione, a danni psichici e ad una consapevolezza malata che, come in un circolo vizioso, tenderà sempre più a produrre pensieri negativi o positivi a seconda della direzione che ha preso il nostro modo di pensare. Per questo motivo tutto ciò che è solo positivo non è buono ai fini dell'evoluzione (checché ne dicano i promotori del “think positive”) proprio come non lo è tutto ciò che è solo negativo. I pensieri dovrebbero sempre essere neutral-positivi bilanciati. Questo significa che ogni pensiero positivo dovrebbe essere controbilanciato da uno negativo e viceversa così da ottenere quel bilanciamento indispensabile sia a sospingere la propria evoluzione personale sia a vedere le cose per quelle che sono, ovvero in maniera neutra. Imparare a pensare in questo modo non è immediato ma può richiedere settimane, mesi o decenni di perseveranza a seconda da individuo a individuo.

I pensieri sono energia e potenza e determinano tutta la nostra vita a partire dallo stato d'animo, lo stato psichico, le nostre azioni e le logiche conseguenze che ne seguiranno. Quindi, se esclusi gli eventi esterni sui quali veramente non si alcuna influenza, si può dire che la nostra vita dipende dal modo in cui decidiamo di pensare. Se penseremo sempre in maniera negativa, allora la nostra psiche verrà influenzata a tal riguardo così come la nostra consapevolezza che è il luogo in cui nascono i pensieri. A lungo andare ci verrà sempre più facile ed immediato avere solo un tipo di pensieri, ovvero i pensieri negativi, che a loro volta daranno luogo ad azioni negative e le loro logiche conseguenze. Queste ancora ci investiranno influenzandoci negativamente. A questo punto i nostri pensieri saranno probabilmente ancora negativi e via così in un turbine senza fine la cui causa primaria é stata, in origine, la nostra decisione arbitraria di che tipo di pensieri avere.
Analogamente accade con i pensieri positivi. Una persona che vede sempre tutto rosa prima o poi si troverà ad affrontare conseguenze derivate in origine da determinati e precisi pensieri.

Il risultato in entrambi i casi è, per la LEGGE DI CAUSA ED EFFETTO, un soffrire conseguenze delle quali involontariamente si è stati all'origine gli artefici, proprio attraverso il nostro modo sbagliato di pensare. Ed è proprio la legge di causa ed effetto che governa questo intero processo in cui le gli effetti diventano anche cause di effetti successivi e via così.
Se i pensieri sono invece neutral-positivi bilanciati, ovvero basati sull'effettiva realtà delle cose, ecco che le azioni che deriveranno, le cause e gli effetti che alla fine ricadranno su noi stessi, saranno “regolati” o “calibrati” su pensieri neutri ed effettivamente basati sull'oggettività dei fatti o delle situazioni. E dato che la legge di causa ed effetto vale comunque ed in ogni caso indipendentemente dalla natura della causa, in questo caso non potranno che ricadere su di noi solo effetti conformi alla realtà. E' in questo caso che si acquisisce consapevolezza della propria capacità di governare la propria vita, i propri sentimenti, le proprie azioni ecc, proprio partendo dal tipo di pensieri che si decide di coltivare e di nutrire.

Quindi se un desiderio, o meglio un pensiero di desiderio è basato su fatti irreali, ovvero sarà sbilanciato positivamente, non potranno che ricadere su di noi conseguenze funeste. Ogni desiderio, affinché abbia potenza e sia realizzabile, deve essere chiaro, preciso, ma soprattutto basato sull'oggettività dei fatti, deve essere raggiungibile e calibrato alle proprie capacità. In maniera analoga il solo immaginarsi di possedere qualcosa senza possederlo è un pensiero irreale, ovvero degenerativo in quanto non basato sull'effettiva realtà dei fatti.

Il solo modo per ottenere una cosa è il lavoro unito ad una visione neutra e reale della situazione. Una visione ed un atteggiamento che siano neutri e reali non solo nei confronti di ciò che c'è al di fuori di noi (e.g. Oggetto del nostro desiderio, situazione, contesto, ecc.) ma anche e soprattutto delle nostre reali capacità (perseveranza, impegno, calibrazione delle proprie forze, ecc.) di conseguire quest'obiettivo o di giungere a possedere quel determinato oggetto, ecc. Imparare a vedere le cose per ciò che sono, libere da pregiudizi, da stereotipi, da idee preconcette ecc. può a volte (a seconda di come ci si è educati a pensare) richiedere perseveranza per un periodo prolungato. Vi sono innumerevoli modi per veder le cose per ciò che sono. La prima è quella di togliere ogni sorta di pensiero che sopraggiunge, quasi automaticamente, nel momento in cui, ad esempio, incontriamo una persona sconosciuta. Forse, partendo dal suo timbro di voce a noi sgradevole (perché per esempio lo colleghiamo a qualcuno che riteniamo antipatico) rinunciamo ad analizzarla con neutralità e distacco. Lo stesso facciamo in innumerevoli altri situazioni e nei confronti di oggetti, personaggi, colleghi, parenti, ecc. Si tende sempre a cercare di classificare, di bollare e di marchiare tutto e tutti.
Lo stesso avviene nei propri confronti: spesso e volentieri ci si considera diversamente da come invece si è in realtà. Ma non finisce qui perchè poi ci si vuole mostrare diversamente da come in realtà si è nel proprio intimo, ecc. Questo tradire di continuo la realtà al di fuori e al di dentro di noi non ci aiuta a vedere le cose per come sono. Proprio per questo è necessaira una piccola rivoluzione che ribalti letteralmente il nostro modo di percepire, di giudicare e di porci sia nei confronti di noi stessi che nei confronti del mondo circostante.

La forza dei pensieri è enormemente più grande ed influente di quanto comunemente si crede. E questo vale nei confronti del proprio organismo. Vi sono casi in cui una persona, credendo fermamente una cosa, è in grado di mutare le proprie condizioni di salute. Proprio come un tipo di pensiero è in grado di influenzare negativamente sul proprio organismo e sul proprio benessere, altre forme di pensiero possono agire in maniera positiva. Non è raro sentire di persone che sono guarite “per la forza della fede” o perchè si sono buttate a capofitto in qualcosa che ritenevano importante e, come conseguenza, il loro stato fisico ne ha tratto beneficio.

Ma tutto questo è il risultato della legge della causa ed effetto. In poche parole, ciò che si deve imparare a fare, è generare le case per ottenere gli effetti voluti. Una volta ottenuti questi benefici quali risultati del proprio lavoro, il ringraziamento va rivolto a noi stessi, al nostro impegno e alla capacità dimostrataci. Godere dei frutti del proprio lavoro è un dovere necessario e sano in quanto aiuta anche a trovare la stimolazione per sfide e raggiungimenti sempre nuovi, nel perenne miglioramento personale.


Salome,
Davide


Mauleo75rm
Iscritto

Messaggio numero: 30
Registrato: 08-2011
Inviato il sabato 11 agosto 2012 - 18:21:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

ma c'è una storia che vorrei raccontarti. Una mia cara amica mi ha detto che anni fa contrasse una malattia incurabile e che secondo i medici era spacciata. Lei, grazie al segreto - la legge di attrazione, chiese all'Universo di guarire e poi si focalizzo', visualizzo' la sua guarigione, che stava bene e in piena salute e fu grata di ciò all'Universo. Alla fine guarì dalla malattia e i medici non seppero dare una spiegazione scientifica, ma tutti gli esami medici dimostravano la piena guarigione. Dissero che era un miracolo. Come si possono spiegare questo tipo di guarigioni, avvenute secondo la mia amica e il video della legge di attrazione, grazie al segreto?
Grazie, Mauro


Davide
Moderatore

Messaggio numero: 459
Registrato: 08-2002
Inviato il domenica 23 settembre 2012 - 18:06:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Ciao Mauro,

purtroppo non possiamo risponderti su questo tuo caso specifico.
Considera che le capacità umane sono molto maggiori di quanto i nostri odierni scienziati ritengano.
Una cosa fondamentale è che ogni sorta di guarigione o di "miracolo" di questo genere ha sempre e comunque a che fare con la propria consapevolezza e mai con fattori esterni (e.g. dio, angeli, santi ecc.). Quindi le forze che ci permettono di compiere prodigi sono tutte dentro di noi e mai al di fuori di noi.

salome,
Davide


Mauleo75rm
Iscritto

Messaggio numero: 31
Registrato: 08-2011
Inviato il domenica 23 settembre 2012 - 23:55:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Ciao Davide, ma allora mi sorge un nuovo quesito: ormai sono a conoscenza della verità da quando avevo 12 e ho notato, di recente, diciamo da quando sto affrontando in maniera più profonda e consapevole gli insegnamenti spirituali dei Plejaren che mi ammalo più raramente. Mi spiego meglio; non mi viene mai la febbre o malattie serie, ma ho il diabete da metà Gennaio 2010. Ora da qualche mese sembra essere un pò più basso il livello glicemico dopo 2 ore dal pasto. Ma è possibile che la consapevolezza spirituale che ho dentro di me abbia in qualche modo incrementato le mie capacità di non ammalarmi o di guarire? Cioè, ho fatto molto poco la meditazione pur sapendo che è importante e credo pure che possa aiutare a guarire dalle malattie e molto altro, ma forse per pigrizia o semplicemente perchè faccio fatica a rilassarmi, non riesco nemmeno a completare la seduta.
E' corretta però la mia ipotesi, cioè che non mi ammalo mai perchè sono spiritualmente consapevole?
E' corretto pensare che tramite la meditazione giornaliera potrò riuscire ad amplificare, ad usare, le mie facoltà mentali non utilizzate e quindi guarire dalle malattie e magari anche dal diabete?
Grazie, Mauro


Davide
Moderatore

Messaggio numero: 463
Registrato: 08-2002
Inviato il martedì 25 settembre 2012 - 20:41:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Ciao Mauro,

La consapevolezza materiale di un persona viene plasmata dal tipo di pensieri che questa persona coltiva. Questi determinano come conseguenza anche il tipo di sentimenti che, a lungo andare, formano la psiche. Dato che l'essere umano è un organismo fatto sia da una parte spirituale che da parte materiale inseparabili tra loro, queste si influenzano a vicenda.
Una persona gravemente malata nel fisico e messa a letto con la febbre alta faticherà ad avere pensieri neutri ecc. così come una psiche o/e una consapevolezza malata produrranno sempre pensieri malati ed illogici. Tutto ciò contribuisce a generare malattie psicosomatiche che non di rado si materializzano facendo ammalare a tutti gli effetti la persona in questione.
Una persona che vede sempre la realtà per ciò che è e che coltiva sempre pensieri reali basati sull'oggettività del mondo circostante, avrà anche una psiche sana ed una consapevolezza altrettanto sana ed equilibrata allenata ad elaborare, ad imparare a criticare costruttivamente ecc. Costui sa di certo che ogni pensiero (causa) viene seguito da sentimenti e/o azioni (effetto) e che tutto risponde a questa ferrea legge a cui nessuno e nulla sfugge.

Una persona mentalmente attiva può avere pensieri del tipo “non ho tempo per ammalarmi” proprio come persone mentalmente attive “non hanno tempo per morire”.

Non è vero che una persona spiritualmente evoluta si ammala di meno come non è altrettanto vero che una persona spiritualmente più evoluta vive più a lungo. Il corpo fisico risponde alle leggi della fisica e della materia, ma di certo possiamo essere noi a favorire un miglioramento o un prolungamento della nostra sofferenza.

La meditazione porta innumerevoli benefici che non spieghiamo qui. Uno tra i tanti è che ha una funzione rigenerativa del fisico e non ha alcun effetto collaterale. Non ci si sforzi mai di meditare : tutto deve essere naturale senza alcuno sforzo. Non conta quanto a lungo si medita ma come si medita. E come tutte le cose nella vita serve allenamento, proprio come quando si vogliono allenare i muscoli fisici, è possibile allenare la consapevolezza attraverso la meditazione a non avere alcun pensiero, ed in questo silenzio, imparare ad ascoltare ciò che viene normalmente e giornalmente zittito in noi dal tran tran caotico della vita di ogni giorno e dai pensieri che vorticosamente ci passano per la mente. La meditazione sia vista come un momento di vera pace e di armonia, un momento che regaliamo a noi stessi nel quale non c'è nulla, solo armonia e tranquillità, senza alcuno sforzo, senza alcun senso di colpa e senza pensare a cosa si è fatto oggi o a cosa si farà domani.

La meditazione è anche un mezzo potentissimo per allenarsi ad amplificare effettivamente le proprie capacità, basta sapere come fare. Ciò che conta è la costanza. Solo grazie alla perseveranza e alla costanza e ad obiettivi chiari visti con reale ottimismo unito ad uno sforzo onesto e trasparente verso noi stessi è possibile raggiungere e superare qualsiasi traguardo nella vita.

Un saluto,
Davide


Antonio
Iscritto

Messaggio numero: 10
Registrato: 06-2010
Inviato il lunedì 26 ottobre 2015 - 11:18:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Salve a tutti. Ho una domanda. Gli incontri che facciamo lungo il tragitto della nostra vita (moglie/marito, fidanzato/a o amicizie) sono veicolati dalle vibrazioni di pensiero di ognuno (non dico predeterminati, ma già per così dire "pronti" da vivere) o sono semplicemente incontri del tutto casuali che ci portano ad avere esperienze (soprattutto sbagliando) e quindi ad acquisire conoscenza?
un caro saluto a tutti
antonio


Emilio
Moderatore

Messaggio numero: 374
Registrato: 04-2002
Inviato il venerdì 11 dicembre 2015 - 17:56:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Ciao Antonio,

nella vita nulla è casuale, ma ogni cosa segue la legge della causa ed effetto.

I pensieri, i sentimenti, la personalità, il carattere e praticamente tutto quello che siamo, creano determinate vibrazioni elettromagnetiche cariche di energie.

Questi, una volta creati dalla consapevolezza materiale, si diffondono nell’etere, attirando o raggiungendo vibrazioni ed energie simili o uguali, provocando determinati effetti ed influenzando anche altri esseri viventi, sia in senso negativo che positivo.

Questo può influenzare o determinare gli incontri che facciamo lungo la nostra vita.

Comunque è sempre utile tenere presente e ricordare quanto sia importante il tipo di pensieri che vengono coltivati, perché tante energie messe insieme possono essere talmente intense che, come si suol dire, sono in grado di spostare montagne.

Un saluto

Irma - Moderatrice Forum FIGU-Landesgruppe Italia


Giovanni
Iscritto

Messaggio numero: 78
Registrato: 07-2012
Inviato il sabato 12 dicembre 2015 - 11:47:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Possimamo dunque parlare di "AURA" della persona Irma?

Aura che ovviamente migliora o peggiora a seconda dei casi nel tempo, ma che come matrice rimane sostanzialmente tale e propria della persona che la porta?

In altre parole, intendo il termine Aura come l'insieme di tutte le vibrazioni (pensieri positivi o negativi, sentimenti, paure, ecc... il tutto insomma) creato dalla consapevolezza materiale della persona produttrice o meglio generatricie di tutto ciò.

Grazie.


Emilio
Moderatore

Messaggio numero: 375
Registrato: 04-2002
Inviato il lunedì 28 dicembre 2015 - 22:58:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Salve Giovanni,

possiamo parlare non solo dell’aura della persona Irma, ma anche della tua e delle aure di tutte le persone, perché tutti gli esseri viventi - vivi e morti - compresi gli animali e le piante e perfino ogni materia, possiedono un’aura. Si tratta in sostanza di purissima energia elettromagnetica che attraversa continuamente ogni essere vivente fungendo da ricambio energetico. Quando per esempio siamo in piedi scarichiamo questa energia nel suolo/pavimento, mentre contemporaneamente veniamo forniti di nuova energia elettromagnetica.

L’aura emana lo stato psichico, simpatia o antipatia, il carattere, i talenti, le abitudini e tutto quello che i nostri pensieri creano: amore, odio, contentezza o scontentezza, invidia, disperazione, lutto, coraggio, gioia energia e tante altre cose ancora.

In base a tutto ciò e in base alla forza vitale dell’individuo l’aura cambia il colore e anche la distanza che essa può raggiungere.

Nell’essere umano possono essere distinti sette tipi di aure:

1. Colore blu-medio intenso

2. Colori trasparenti che si muovono come una leggera nebbia schiarendo tutto intorno i

3. Colori chiari che illuminano dando un certo splendore all’ambiente

4. Aura scintillante in continuo movimento e in perenne rinnovamento

5. Toni che variano dal rosa al violetto indicando uno stato evolutivo ancora basso

6. Toni verde-gialli che svelano una crescente evoluzione

7. Giochi di tutti i colori sia stridenti che opachi che indicano gravi disturbi psichici.

Anche quando tocchiamo una persona o un oggetto scarichiamo le nostre energie su di essi.

Degno di nota è l’emanazione proveniente dalla consapevolezza che si manifesta in modo molto intenso attraverso le punte delle dita, percettibile come un leggero fremito. L’aura è un’irradiazione fluidale che avvolge tutto il corpo, in particolar modo la testa manifestandosi come un’aureola che vediamo in certi dipinti, cosa che naturalmente non ha nulla a che fare con i santi e la religione.

Persone sensitive possono vedere l’aura facendosi così un quadro della persona che hanno di fronte.

Quindi non si tratta di vibrazioni, ma di emanazioni individuali delle persone.

Un saluto

Irma - Moderatrice Forum FIGU-Landesgruppe Italia


Giovanni
Iscritto

Messaggio numero: 82
Registrato: 07-2012
Inviato il martedì 29 dicembre 2015 - 15:21:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Molto esaustiva Irma.

E' chiaro che siamo ancora ben lontani dal percepire chiaramente l'aura di una persona.

Tuttavia credo che i neonati (e per neonati intendo fino ai 2 anni di età) abbiano tale capacità, ovvero quella di sentire le persone per come sono e taluni, forse, credo siano in grado di vedere persino il colore dell'aura della persona stessa.

Anzi, credo che noi tutti alla nascita abbiamo questa facoltà che però, quasi tutti, perdiamo per colpa della nostra società materialista e superficiale nonché religiosa, totalmente incapace di comprendere tuttociò.

Grazie.


Emilio
Moderatore

Messaggio numero: 378
Registrato: 04-2002
Inviato il domenica 31 gennaio 2016 - 18:44:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Salve Giovanni,

non è detto che siamo lontani dal percepire l’aura.

Alcune persone ne sono capaci, magari anche senza rendersene conto e senza spiegarsi di che cosa realmente si tratti, in quanto non conoscono questo fenomeno naturale.

Senza essere dei sensitivi che sanno distinguere i vari colori dell’aura, ognuno di noi può percepire più o meno quello che emana una persona quando la incontriamo: simpatia o antipatia, la sua energia vitale, se è in salute o in quale stato psichico si trova ecc.

Non è che un neonato/bambino abbia facoltà maggiori di vedere l’aura. La vedrà forse, avendo ancora una consapevolezza “vuota” priva di pregiudizi ed influenzamenti provenienti dall’educazione e dall’ambiente in cui vive, in modo realmente-neutro.

Come spiegato nel precedente post l’aura è un’emanazione di quello che una persona in realtà è, e persone più o meno sensitive la vedono e si possono fare un “quadro” della persona che hanno di fronte.

Un saluto

Irma - Moderatrice Forum FIGU-Landesgruppe Italia


Mackerly
Iscritto

Messaggio numero: 60
Registrato: 09-2017
Inviato il mercoledì 13 gennaio 2021 - 00:20:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Ciao!

Suppongo che per scaricare la nostra energia a terra dobbiamo essere senza scarpe ai piedi, come fa l'elettricità? E lo scambio di energia dipende dalla distanza di un individuo con l'altro?

saluti


Rei
Moderatore

Messaggio numero: 10
Registrato: 08-2019
Inviato il venerdì 29 gennaio 2021 - 20:07:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Ciao Mackerly,

presumo che ti riferisca all’aura.

Le energie dell’aura si scaricano e si ricaricano al suolo, proprio come l’elettricità. Anche il contatto fisico gioca un ruolo importante nello scambio energetico fra aure, in particolar modo tramite le linee papillari.

Di conseguenza il camminare a piedi nudi e la stessa nudità favoriscono il ricambio energetico dell’aura, la quale, se incontra ostacoli durante il suo continuo ricambio tende a concentrarsi negli abiti creando una sorta di ostruzione, blocco che ne diminuisce e/o ostacola il naturale ricambio creando tutta una serie di problemi dal punto di vista psichico, della consapevolezza e, non da ultimo, fisiologico.

Nei rapporti interpersonali, questo scambio energetico si collega sia con l’irradiazione della consapevolezza che con l’irradiazione dell’antipatia e della simpatia, che dipendono entrambi dal livello della consapevolezza.

Per maggiori approfondimenti posso consigliarti gli studi di questi dottori:

Walter J. Kilner;
Dr. Ferdinand Sauerbruch;
Dr. Rohrbacher;
Dr. Regelsberger.

Salome,
Enrico

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