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Rei Iscritto
Messaggio numero: 47 Registrato: 02-2003
| Inviato il domenica 13 giugno 2004 - 10:37: |
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Ciao a tutti, Salome, Enrico. |
   
Davide Moderatore
Messaggio numero: 108 Registrato: 08-2002
| Inviato il martedì 15 giugno 2004 - 20:30: |
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Ciao Enrico, La Creazione è la forma di energia neutrale più alta che governa l'universo. Essa crea gli spiriti che fanno vivere tutti gli esseri viventi i quali, senza spiriti, non potrebbero vivere. Tutti gli spiriti che animano le forme di vita sono frammenti della Creazione e sono stati creati da Essa. Non possiamo dire se la Creazione sia una forma di vita in quanto il nostro concetto di forma di vita è molto limitato e anche le conoscenze sono molto limitate: è per ciò molto difficile capire cosa sia la Creazione con i nostri parametri. Nel nostro credere comune qui sulla Terra impostoci da molti secoli di religione, si pensa erroneamente che Dio sia la perfezione e -per chi si avvicina al concetto di Creazione- si tende a considerare la Creazione come una specie di Dio onnipotente e perfetto. La Creazione è invece una forma di energia che secondo i nostri parametri è perfetta, ma dal suo punto di vista non è perfetta e anch'essa si evolve in tempi a Lei proporzionali. Essa però non si pone al di sopra di noi e non ci giudica se facciamo del bene o del male e non ci punisce se non siamo buoni e non ci manda all'inferno o in paradiso. Siamo solo noi responsabili delle cose che facciamo e siamo noi che possiamo scegliere di evolverci o meno. La Creazione non ha influenza su quello che noi decidiamo o non decidiamo di fare nella nostra vita o della nostra vita. Nel momento in cui una persona muore, il suo spirito che va nell'"aldilà" (per usare una parola comune), diviene un tutt'uno con tutti gli altri spiriti e non è in forma individuale. Petale e Arahat Athersata, così come tutte le forme spirituali e gli altri innumerevoli altri piani spirituali, non sono più individuali. Il nostro problema è che tendiamo a considerare tutto con il nostro individualismo materiale di tutti i giorni. Questo farà quindi capire che la nostra individualità non è il centro dell'universo e che questa, prima o poi nell'evoluzione, finirà. Per quando riguarda la perfezione è un concetto che non esiste. Tutto deve essere visto invece in un concetto di perfezione relativa (in un'ottica di evoluzione costante). La perfezione relativa esiste invece, mentre la perfezione assoluta non esiste. C'è quindi sempre la possibilità di migliorarsi e di fare meglio. Un saluto, Davide e Günter |
   
Rei Iscritto
Messaggio numero: 48 Registrato: 02-2003
| Inviato il mercoledì 16 giugno 2004 - 18:51: |
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Ciao a tutti, dato che l'individualismo materiale, come qualsiasi altra cosa materiale, sono destinati a finire; esiste un individualismo spirituale, che come tutto ciò che è spirituale, è destinato a durare in eterno? Salome, Enrico.
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Utopia_planitia Nuovo Iscritto
Messaggio numero: 3 Registrato: 07-2007
| Inviato il lunedì 23 giugno 2008 - 10:45: |
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Salve a tutti, volevo chiedervi una cosa: come si puo` definire il concetto di "creativita` umana" ? E` forse legato alla capacita` dell`essere umano di generare all`infinito idee e pensieri, quindi alle sue capacita` artistiche? Tutte le forme di vita posseggono un certo grado di creativita`? Salome Fulvio |
   
Davide Moderatore
Messaggio numero: 285 Registrato: 08-2002
| Inviato il lunedì 23 giugno 2008 - 20:23: |
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Ciao, la creatività umana è caratterizzata dalla possibilità di "creare" in maniera illimitata concetti, idee pensieri ecc. La creatività dipende da molti fattori. Per esempio se un artista pensa e vede determinate cose in un certo modo, egli è aperto a queste determinate cose e concetti. Questa condizione lo "apre" a possibili influssi esterni. Per esempio alcuni artisti vennero influenzati, a loro insaputa, da alcuni impulsi, interpretati erroneamente come opera dei propri pensieri o della propria creatività; per esempio nella creazione di certi crop circles. Solamente gli esseri umani posseggono la creatività come la intendiamo noi. Se consideriamo una scimmia che utilizzare uno strumento per ottenere qualcosa, si tratta solamente di istinto. Noi non abbiamo ancora la terminologia esatta nella nostra lingua per identificare questo tipo di istinto. L'istinto non è una cosa così semplice come intendiamo noi. Esso a volte può sembrare intelligenza, in realtà l'intelligenza è una caratteristica propria solo degli esseri umani. salome, Davide |
   
Utopia_planitia Iscritto
Messaggio numero: 9 Registrato: 07-2007
| Inviato il mercoledì 03 giugno 2009 - 08:17: |
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Ciao, Ho una domanda sul concetto di amore. L`amore vero e responsabile, vale a dire quello motivato dal rispetto delle leggi della Creazione, e` pura logica? Ha senso dire alla persona che si ama "amarti e` stata la cosa piu` logica che potessi fare"? Fulvio |
   
Davide Moderatore
Messaggio numero: 309 Registrato: 08-2002
| Inviato il domenica 28 giugno 2009 - 14:53: |
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Ciao Fulvio, A molte persone appare incomprensibile o molto lontano dalla propria vita e dal proprio sentire ciò che è esattamente l’amore in senso creazionale. Questa incomprensione ha luogo in quanto ci lasciamo deviare da ogni cosa e siamo a malapena in grado di formarci una connessione con l’amore creazionale e vero in genere. In questo non serve tanto per percepire il creazionale e l’amore che da ciò ne deriva. Il trovarsi in un ambiente calmo e tranquillizzante, come per esempio soffermarsi da soli immersi nella natura (p.es. in un bosco), può portarci alla vera meraviglia. Un tale luogo di pace è però solo utile se si è in grado in quei momenti di mettere da parte pensieri di paure e di preoccupazioni per immergersi nella natura e ricondurla al centro della propria osservazione. In questo momento, quali esseri umani, ci si connette con questa natura e si diventa una parte del tutto. E non soltanto si è parte della natura, ma si percepisce anzi il creazionale dentro sé stessi. La connessione, quali esseri umani, a tutto ciò che in quel momento ci circonda così come il non avere alcuna paura e preoccupazione, nessuna irritazione, nessuna rabbia, nessun pensiero per domani o dopodomani, ma solo il fatto di essere un tutt’uno con ciò che ci avvolge, proprio questa, in questo istante, è la chiave per percepire l’amore. In questo momento cresce la cognizione come tutto appartenga a sé e si senta amore profondo e vero su ogni e per ogni cosa, perché non ci si pone al centro della vita, ma ci si limita ad essere una parte dell’intero. E’ in questi momenti che ci diventa chiaro ciò che significhi l’amore creazionale e come, ogni singola persona tra noi, possa percepirlo. Ciao, Günter Neugebauer |
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