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Giuseppe Iscritto
Messaggio numero: 27 Registrato: 07-2009
| Inviato il mercoledì 14 dicembre 2011 - 07:48: |
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I Plejaren hanno in varie occasioni eliminato o modificato i luoghi possibile oggetto di venerazione da parte degli esseri umani (Sepolcro di Immanuel a Gerusalemme,sua tomba in India ecc.), volevo sapere qual'è l'errore che si fa quando soprattutto oggi si tende a mitizzare, idealizzare, venerare luoghi, personaggi della chiesa, della TV, del cinema, dello sport,forse questo comporta" una limitazione di raziocinio e di pensiero autonomo" come affermato in una risposta precedente (Davide 18 dic. 2006), o viene così rallentata o ritardata la nostra capacità di evolverci, con questi comportamenti? Grazie Giuseppe |
   
Davide Moderatore
Messaggio numero: 429 Registrato: 08-2002
| Inviato il lunedì 19 dicembre 2011 - 22:10: |
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Caro Giuseppe, adorare, venerare o credere ad un'entità superiore onnipotente celeste o terrena, proprio come credere alla fortuna, al destino, alla malasorte oppure confidare ciecamente in un qualche personaggio che possa decidere al posto nostro, implica una cessione di responsabilità nei confronti della nostra propria vita e del governo che in ogni momento possiamo esercitare su di essa. Questa responsabilità è esattamente ciò che ci permette di decidere come pilotare le nostre scelte ed esserne responsabili. Ci permette di accettare onestamente gli errori commessi, senza doverli attribuire a qualche ente astratto o concreto al di fuori di noi stessi e di poter quindi imparare da tali errori, andando a fondo, scomponendoli, ripercorrendo con il ragionamento il percorso seguito e comprendendo infine il vero motivo di tale fallimento. Senza questo lavoro onesto e doveroso nei confronti di sé stessi non è possibile quell'evoluzione che ci permette di progredire a grandi passi. C'è autentica evoluzione se c'è anche onestà nei confronti della propria persona, dei propri pensieri, dei propri gesti ed azioni. C'è evoluzione se ci si fa carico di tale responsabilità vedendo ciò che pensiamo, ciò che facciamo e come ci comportiamo con occhio neutrualmente critico, senza vedersi né più né meno di ciò che si è. Il lavoro da fare su di sé, come per esempio analizzare un errore commesso, serve a capire come evitare, in una situazione analoga, il ripetersi dello stesso errore. E' chiaro che se, sia nel bene che nel male, nella fortuna o nella sfortuna, nonché in tutto ciò che può accaderci di importante, si attribuisce la causa di tali avvenimenti a qualcosa al di fuori di noi stessi, ci saremo levati dalle spalle il “peso” della nostra responsabilità e, nell'illusione di esserci svincolati dall'incombenza del momento, proseguiremo la nostra vita ingannando noi stessi e lasciando al caso, a dio, alle autorità, alla malasorte la conduzione della nostra stessa vita e la forgia del nostro proprio destino. L'evoluzione, va detto, non si ferma mai. Se una persona crede, significa che una parte di sé non è pronta a mettere in discussione una certa cosa, un concetto, un'istituzione o un intero sistema di fede. Rinunciando al ragionamento e alla comprensione frutto del proprio lavoro l'evoluzione rallenta quasi fino a fermarsi. Senza lavoro non c'è evoluzione e, nell'accettare un pacchetto, un modello di credo, una convinzione fideistica, si decide di rinunciare a ragionare su tale soggetto, chiudendo gli occhi e relegando una parte di nostra responsabilità. La responsabilità implica lavoro, ma anche potenza, forza e controllo, e favorisce inoltre una visione più ampia del contesto in cui si vive, se essa è vissuta appieno. Oggi viviamo in un'epoca di fanatismo religioso come non mai. Vi sono sette che spuntano come i funghi, pronte a dare una visione “nuova” e diversa da tutte le altre. Al contempo le grandi religioni organizzate stanno perdendo sempre più fedeli ed inesorabilmente vanno verso la propria estinzione in un tempo che può essere più o meno lungo e, consapevoli di questo, cercano disperatamente nuove vie per accaparrarsi più fedeli possibile. Con la moda della “new age” e dei “fratelli del cosmo” migliaia di nuove sette e credi si sono sviluppati nel mondo da pochi anni a questa parte fondando le proprie filosofie ed i propri credi su storie inventate di sana pianta. In questo turbinio di proposte “spirituali”, per le quali di norma prima o poi si deve sempre essere pronti a sborsare dei quattrini, è facile comprendere come un qualsiasi manufatto, artefatto o ritrovato che possa ricondurre ad Jmmanuel (alias Gesù Cristo) possa provocare terremoti sociali e fideistici, nonché guerre, distruzione e sconvolgimenti che arrecano morte e disperazione. Viviamo anche in un periodo in cui innumerevoli personaggi più o meno famosi promuovono il culto della propria personalità: cantanti, attori, politici, dittatori, capi religiosi, presentatori televisivi, ecc. Venerando tali figure ci si umilia in quando ogni essere umano ha pari dignità e valore ed è soggetto alle stesse identiche leggi che governano questo come innumerevoli altri mondi. Nessuno dovrebbe mai genuflettersi di fronte ad un altro essere umano, baciargli la mano o prostrarsi umilmente, indipendentemente dall'abito che porta, dalla carica che ricopre, dal livello spirituale raggiunto, dalla propria conoscenza o saggezza. Questo vale per tanto per Plejaren quanto per Billy, per me e per te nonché per ogni altra creatura vivente negli innumerevoli universi che esistono. Salome Davide |
   
Jtkirk75rm Iscritto
Messaggio numero: 12 Registrato: 10-2007
| Inviato il venerdì 05 febbraio 2016 - 15:59: |
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Buonasera Non capisco perché il nostro è l'unico pianeta sul quale si sono sviluppate credenze religiose e su altri pianeti ciò non è mai avvenuto. Sappiamo che il nostro pianeta era un luogo dove venivano portati coloro che commettevano crimini su altri mondi e che gli extraterrestri si sono fatti adorare come divinità molte migliaia di anni fa. Questo è avvenuto solo qui? Su Marte e malona non c'erano religioni? Altrove? Grazie Mauro Lunga vita e prosperità 🖖🏼 |
   
Roberto Moderatore
Messaggio numero: 118 Registrato: 03-2011
| Inviato il domenica 21 febbraio 2016 - 18:50: |
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Salve Mauro, in realtà non è così. Il percorso evolutivo di tutti gli esseri umani, di qualsiasi tipo e “razza” (vedi articolo sul nostro sito: ufologia/ufologia pagina principale/i Plejaren/forme di vita umana negli universi) ovunque negli universi, prevede che dal momento in cui una forma spirituale è creata dalla Creazione questa si evolva con il supporto di un corpo fisico per un periodo di tempo variabile dai 40 agli 60 milioni di anni. Dopo questa fase ve n’è una in forma puramente spirituale che ha una durata di miliardi di anni. Ulteriori dettagli puoi trovarli nella risposta di Davide n. 451 di lunedì 10 settembre 2012, nella sezione Forum di discussione della FIGU > Insegnamenti sullo spirito > Piani Spirituali. Le due fasi sono suddivise ciascuna in sette livelli. Per quanto riguarda la fase con corpo fisico, la nostra per intenderci, in particolare il secondo livello è suddiviso in sette sottolivelli: Livello II 1. sviluppo primario della ragione; 2. effettiva presa di coscienza della ragione e suo uso; 3. prima realizzazione e percezione di influenze superiori; 4. credenza in influenze superiori senza averne coscienza; 5. credenza in forze superiori, superstizione, paura del male venerazione di dio, ecc. (proliferazione delle religioni); 6. prima percezione della realtà vera. Ricerca e sviluppo del sapere. Prime percezioni spirituali e loro esercizio. 7. sviluppo primario del sapere e della saggezza. L’essere umano terrestre medio si trova nel livello II, sottolivello 6. I sottolivelli 3, 4, 5 e, in particolare il 5, vedono la presenza di religioni: ovunque negli universi, in tutti i pianeti nei quali vi siano esseri umani a questo livello di evoluzione e in tutti i tempi. In condizioni di sviluppo evolutivo normale la fase delle religioni viene poi agevolmente superata per proseguire con una corretta evoluzione spirituale, per il periodo di tempo rimanente attraverso gli altri livelli. La nostra caratteristica, unica negli universi, è che qui da noi questa normale fase evolutiva ha preso una gravissima e pericolosissima direzione soprattutto a causa delle tre religioni monoteiste principali. Al momento, sempre per questo motivo, siamo anche di fronte a un fortissimo rallentamento nel percorso evolutivo spirituale di gran parte di noi terrestri. Dalle informazioni in nostro possesso, sappiamo che nell’arco di alcune centinaia di anni questo rallentamento sarà finalmente infranto e il corretto percorso evolutivo riprenderà. Nel corso di migliaia di anni, purtroppo, la presenza di queste religioni ha causato morte e sofferenze per diverse decine di milioni di persone e un danno evolutivo per molti miliardi di esseri umani. Un saluto, Roberto FIGU-Landesgruppe Italia |
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