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Vita dopo la morte fisica

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Autore Messaggio


Ocramixing
Iscritto

Messaggio numero: 34
Registrato: 01-2008
Inviato il venerdì 27 agosto 2010 - 20:43:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

ciao
avevo letto un pò di anni fa che se uno muore per cause impreviste quindi senza aver avuto il tempo di completare la propia vita la prossima vita morirà giovane perche gli servirà solo per completare la precedente...è vero???...ciao ..Marco


Davide
Moderatore

Messaggio numero: 365
Registrato: 08-2002
Inviato il martedì 31 agosto 2010 - 16:09:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Ciao Marco,

questo è errato. Se una persona muore per cause innaturali (incidente, ecc.) nella prossima vita dovrà imparare le cose che non sono state imparate nella vita (breve) appena vissuta. Ma questo non significa che dopo aver appreso la lezione tutto d'un tratto egli debba morire. Questa sarebbe un'ingiustizia che non trova spazio nelle leggi della natura e della Creazione. Se nella vita successiva questa persona avrà "appreso la lezione", le si presenteranno senza sosta altre occasioni o lezioni da apprendere. Quindi in ogni momento ci sarà qualcosa da capire. Non ci sarà mai un momento in cui una persona potrà sedersi e dire :"ho capito tutto e adesso mi rilasso e riposo perchè sono giunto all'apice della conoscenza". In effetti un momento di questo tipo non arriverà mai perchè le lezioni si protrarranno per milioni e miliardi di anni. Quindi non avverrà mai che qualcosa ti faccia morire dopo che tu hai imparato una lezione lasciata a metà la vita prima. Noi muoriamo perchè i nostri geni ci fanno morire a 90 o 100 anni o perchè abbiamo una malattia o altro. Se potessimo vivere 1000 o 2000 anni la nostra evoluzione avrebbe il beneficio della continuità senza quest'alta frequenza di vita-mortea causa della breve durata di vita media degli esseri umani della Terra.

Vi sono le morti in culla di certi bambini che alcuni scienziati ritengono tuttoggi inspiegabili. Fondamentalmente si tratta di posizioni errate che il neonato assume nella culla e che gli impediscono di respirare correttamente.

Diverso è invece il suicidio (morte volontariamente autoimposta)di fronte a difficoltà ritenute insuperabili. In questo caso la "lezione" dovrà essere imparata con maggior sforzo nella vita prossima in quanto i problemi non sono mai rinviabili ma tutti devono essere prima o poi affrontati.

un saluto,
Davide


Utopia_planitia
Iscritto

Messaggio numero: 13
Registrato: 07-2007
Inviato il giovedì 07 ottobre 2010 - 14:40:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Ciao a tutti.
Vi volevo chiedere se esiste in natura l`immortalita`. C`e` qualcosa di eterno e immortale in natura?
La Creazione, da quello che mi pare di sapere, non dovrebbe essere eterna, ma "ciclica"

Salome
Fulvio


Davide
Moderatore

Messaggio numero: 372
Registrato: 08-2002
Inviato il martedì 12 ottobre 2010 - 19:46:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Ciao Fulvio.

Il nostro metro di misura del tempo ci inganna non poco su ciò che viene considerato eterno dall’essere umano della Terra. La scienza ufficiale della Terra è giunta ad affermare che l’età del nostro universo sia calcolabile i 13-15 miliardi di anni, cifra molto differente dai dati avute dai Plejaren e da Billy. Più o meno la stessa cosa vale per le sue dimensioni. Grazie alla relativamente giovane età della scienza Terrestre, alle strumentazioni ancora approssimative e ad alcune teorie non corrette (e.g. la costanza nel tempo della velocità della luce in 299.792,5 km/s) non siamo in grado di sapere esattamente quanto misura il nostro universo, per la precisione la cintura di energia materiale (materia) che lo compone, solo 1 delle 7 cinture della sua struttura.

Ci sono poi innumerevoli Creazioni (Universi) in un numero difficilmente esprimibile con la matematica terrestre in un numero pressoché illimitato di dimensioni. Dal nostro punto di vista quindi molte misure temporali possono risultare eterne. Ma se per eterno si intende infinito allora sappiamo che non vi è nulla di infinito ma che tutto ha base ciclica. Proprio come il sonno e la veglia, le stagioni nella natura, la vita delle stelle ecc, anche la Creazione stessa trascorre periodi di veglia e di riposo alternati gli uni agli altri. La lunghezza del periodo di veglia e di riposo si moltiplica per 7 di volta in volta per 7 volte totali di veglia e riposo. I tempi della Creazione sono enormemente lunghi se raffrontati ai tempi terrestri e man mano che questi periodi si susseguono la Creazione si perfeziona sempre più, proprio grazie all’evoluzione degli spiriti (vita) da essa un tempo creata. Lo spirito umano, una volta giunto al termine della propria evoluzione, non cessa di esistere ma si fonde nella Creazione.


Salome,
Davide


Ocramixing
Iscritto

Messaggio numero: 39
Registrato: 01-2008
Inviato il giovedì 14 ottobre 2010 - 17:25:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

ciao
una domanda che credo si fanno tutti
ma c'è stato un inizio a tutto questo?? leggendo qui sembra un qualcosa che c'è sempre stato,
è difficile però pensare il nulla assoluto e poi una scintilla e nasce tutto, si conosce la primissima volta della nascita di tutto questo??..
ciao ..Marco


Davide
Moderatore

Messaggio numero: 373
Registrato: 08-2002
Inviato il giovedì 14 ottobre 2010 - 20:02:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Ciao Marco,

se consideriamo lo spazio e volessimo trovare un confine, non lo troveremmo mai perché in realtà non esiste. Per uscire da un universo serve cambiare dimensione, come per esempio passare dal nostro universo DERN al suo gemello detto DAL. Più o meno si può fare un discorso analogo per il tempo. Secondo il nostro metro di misura possiamo considerarlo infinito, ma in termini assoluti (matematici) è quantificabile con un numero difficilmente esprimibile attraverso la nostra matematica. Proviamo ora a spiegare di che sorta di misure temporali parliamo per dare un'idea ai lettori. Partiamo da quanto dura il ciclo completo di evoluzione di una Creazione.

La Creazione ha creato lo spazio ed il tempo e le leggi che governano sia la materia energentica sia l'energia materiale (materia ed energia) e il mondo spirituale. Anche la Creazione deve sottostare alle leggi da lei create, tra cui l'evoluzione in quanto essa non è perfetta ma si deve costantemente perfezionare.
La durata di vita di una Creazione è caratterizzata da periodi di veglia e di riposo che si susseguono (ciclicamente). La veglia ed il riposo successivo durano 7 volte la durata del periodo di veglia e riposo precedenti. Veglia e riposo si susseguono per 7 volte. La durata di ogni veglia e riposo successivo hanno una durata 7 volte maggiore rispetto al precedente e via così per 7 volte. Se quindi volessimo misurare quanto dura un giorno della Creazione, questo equivarrebbe a 311.040.000.000.000 anni terrestri, mentre un'ora della vita della Creazione sarebbe pari a 12.960 miliardi di anni. Questo valore di giorno della Creazione pari a 311 mila miliardi di anni terrestri sommata alla durata del periodo di riposo equivalente viene in seguito moltiplicato x7x7x7x7x7x7 fino a quando la Creazione è pronta a passare allo stadio evolutivo successivo. L'ultimo giorno della Creazione -prima del passaggio successivo- durerà 36.593.544.960.000.000.000 anni. Questo passaggio allo stadio successivo avviene poi in un numero pari a 10^49 (10 seguito da 49 zeri) volte.

All'origine delle Creazioni c'è l'Absolut Absolutum. Per giungere alla domanda, possiamo dire che da quando l'Absolut Absolutum ha iniziato a generare Creazioni (Una Creazione corrisponde ad un Universo), secondo quanto spiegatoci dal piano spirituale Petale, il numero di Creazioni che hanno completato la propria evoluzione e si sono fuse nell'Absolut Absolutum è pari ad un numero che non esiste nella matematica terrestre e che in tedesco si chiama “Zahlanon”. Questo numero è pari a : (10^10^37quintilioni di zeri) x (10^10^701,326 quintilioni di zeri) x (10^10^701,326 quintilioni di zeri) x (10^10^843 noniliardi di zeri) x (10^10^843 noniliardi di zeri). Un quintilione di zeri è pari a 10^30 mentre un noniliardo è pari a 10^57.

Purtroppo l'editor non ci permette di elevare a potenza con l'apice i numeri espressi qui.

un saluto,
Davide


Mauleo75rm
Iscritto

Messaggio numero: 27
Registrato: 08-2011
Inviato il martedì 31 luglio 2012 - 13:11:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Salve. Vorrei sapere una cosa. Ho letto nel forum che anche gli animali hanno lo spirito e che è diverso da quello che anima gli esseri umani.
Ma:
1. dopo la morte fisica anche il loro spirito va nel mondo di energia corrispondente al livello spirituale raggiunto dove attende la successiva reincarnazione?
2. La reincarnazione avviene sempre nello stesso tipo di animale (esempio: un cane si reincarna in un cane; un gatto in un gatto, ecc), oppure si possono reincarnare anche in altri animali diversi?
3. Qual'è lo scopo dell'evoluzione spirituale degli spiriti che animano gli animali? Faranno anch'essi parte della creazione o è una caratteristica esclusiva degli spiriti umani?
Grazie, Mauro


Davide
Moderatore

Messaggio numero: 442
Registrato: 08-2002
Inviato il venerdì 03 agosto 2012 - 22:24:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Ciao Mauro,

1. lo spirito degli animali è piuttosto differente da quello degli esseri umani. Se il nostro è sostanzialmente “progettato” per un'evoluzione consapevole, ovvero attraverso l'apprendimento consapevole (e.g. Rendersi conto delle leggi della Creazione come per esempio la legge della “causa ed effetto”; apprendere grazie ai propri errori, imparare a compiere scelte basate su ragionamenti logici, ecc.), lo spirito che vivifica gli animali è strutturato su una sorta di evoluzione istintiva non consapevole come in noi esseri umani. Gli animali non possiedono il pensiero consapevole ma una sorta di pensiero istintivo, ovvero non si possono chiedere se fare una cosa è meglio o peggio di farne un'altra, non sanno cosa sia il domani, il tempo, il commettere errori, il migliorarsi, ecc. Chiaramente gli animali -almeno le forme di mammiferi più evolute- possiedono una forma di psiche (diversa dalla nostra e non così complessa) e anch'essi provano paura, gelosia, sofferenza, dolore, ecc. Grazie al fatto che per loro non c'è scelta, non c'è elaborazione e nemmeno comprensione consapevole degli eventi, degli errori (gli animali non commettono errori in quanto sono guidati istintivamente), la loro forma spirituale non necessita di passare un determinato periodo nel cosiddetto aldilà, ma sono sottoposti immediatamente ad un nuovo ciclo di incarnazione.

2. Non saprei dire, ma a rigor di logica animali molto simili si incarnano tra loro (cani nei cani, felini nei felini, pesci nei pesci ecc.) in quanto si tratta di facilitare il processo evolutivo attraverso la stabilità/continuità.

3. Tutto ciò che vive è vivificato da uno spirito. Ogni spirito si evolve (ognuno a seconda della propria natura) e contribuisce ad accrescere – dopo parecchio tempo – di un pochettino all'evoluzione della Creazione stessa. Vi sono innumerevoli forme spirituali tante quante sono le forme differenti di vita. Ciò che l'essere umano riesce ad immaginare è solo una minuscola porzione della grandezza dell'universo che sta attorno a noi.

salome
Davide


Alexchiu
Iscritto

Messaggio numero: 12
Registrato: 10-2010
Inviato il mercoledì 24 aprile 2013 - 02:51:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Ciao,
Mi è venuta in mente una domanda un pò bizzarra. Quando un essere umano molto evoluto spiritualmente e dotato di forze fluidiche forti , muore in un luogo, è possibile be in quel luogo e nel circondario si sentano effetti particolari, come per esempio terremoti, cambiamenti climatici, influenze sulla mente delle persone, tutto ciò a causa della "liberazione" delle forze fluidiche e spirituali dal corpo fisico?


Davide
Moderatore

Messaggio numero: 507
Registrato: 08-2002
Inviato il sabato 11 maggio 2013 - 16:55:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Ciao,

no, non è possibile.

Salome,
Davide


Majo
Iscritto

Messaggio numero: 20
Registrato: 11-2010
Inviato il mercoledì 12 marzo 2014 - 19:17:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

ciao
avete detto che uno spirito puo' risentire nel caso di un essere umano che si suicida e nella prossima vita esso gli si presentera' sforzi ancora piu' grossi da risolvere perche' se non li risolve saranno rimandabili alla prossima vita
volevo sapere se e' valido solamente con il suicidio o anche per la sua condotta di vita spregevole o se e' affetto da un qualsiasi tipo di malattia anche psichiatrico a causa di pensieri sbagliati o idee che non corrispondono alla realta'e continua a vivere nella sua irrealta' grazie per la risposta
salome mario
mario


Davide
Moderatore

Messaggio numero: 531
Registrato: 08-2002
Inviato il lunedì 21 aprile 2014 - 20:49:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Ciao Mario!

Per rispondere alla tua domanda è necessario sapere che lo scopo della vita di ogni essere umano è portare avanti l’evoluzione vita dopo vita acquisendo saggezza e sapienza. Se quindi una persona si toglie la vita, interrompe in modo drastico questa evoluzione. Nella prossima/e vita/e sarà confrontato con lo stesso problema, che sicuramente non sarà meno grave, e sarà suo compito risolverlo. Non è da intendersi come un castigo ma semplicemente come un’opportunità di imparare dall’errore commesso. Questa è una legge della Creazione che vale anche per i pensieri i sentimenti, il comportamento, la morale ecc. Naturalmente sono escluse le malattie fisiche o psichiche. Lo scopo è acquisire attraverso la consapevolezza: amore, pace, armonia, logica ed equilibrio.

Un saluto e Salome
Irma Ausserhofer


Jtkirk75rm
Iscritto

Messaggio numero: 16
Registrato: 10-2007
Inviato il domenica 24 aprile 2016 - 14:22:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Salve,

ancora non riesco a capire una cosa fondamentale o forse non riesco ad accettare la realtà della spiegazione: Cosa accade alla coscienza dell'Essere Umano (cioè all'Io, alla parte cosciente se vogliamo) al momento della morte?
Mi è sembrato di capire che la reincarnazione riguarda unicamente lo spirito ma non la coscienza fisica, l'anima, l'Io dell'Essere Umano, che invece diventa parte della Banca Dati della Memoria del pianeta o almeno parte di essa.
E' corretto? Nel dvd "la rivoluzione silenziosa della verità" viene spiegato che l'anima risiede nel plesso solare, mentre lo spirito nella parte del cervello chiamata Follicolo superiore se non ricordo male. E' corretto?

Grazie. Saluti, Mauro


Davide
Moderatore

Messaggio numero: 561
Registrato: 08-2002
Inviato il mercoledì 27 aprile 2016 - 07:02:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

L’essere umano è sostanzialmente costituito da due parti, una parte fisica e una parte spirituale. La prima parte, quella fisica, è mortale e soggetta alle leggi della materia, destinata quindi ad un decadimento e ad una trasformazione. Questa parte è la parte mortale. Quella spirituale risponde alle leggi della spiritualità ed è possibile definirla -secondo il nostro metro di misura- come immortale. Nell’essere umano vi sono quindi diverse “componenti” che appartengono all’una o all’altra sfera. La personalità appartiene per esempio alla parte mortale. Essa viene formata a partire dal grembo materno ed influenzata dai pensieri, dal modo di porsi e da innumerevoli eventi nella vita che a loro volta danno luogo a pensieri, sentimenti, azioni e così via. Questi eventi –per la gran parte dipendenti dalle decisioni della persona stessa – plasmano la personalità che può essere anche detta consapevolezza materiale (diversa dalla consapevolezza spirituale). Questa (detta erroneamente "coscienza") si dissolve con la morte e viene perduta l’individualità terrena che caratterizza ogni persona (modo di essere, nome e cognome, aspetto, ecc). L’energia che alimenta un essere umano (spirito o energia) continua a vivere e, “nell’aldilà” o “nell’esistenza senza la vita fisica” rielabora le lezioni spirituali (e.g. saggezza, ecc.) apprese durante la vita vissuta per evolversi di un pochino. Dopo un certo periodo, lo spirito si incarnerà al 21esimo giorno dal concepimento in un nuovo essere umano, pronto per una nuova vita e per ulteriore evoluzione che non potrebbe avvenire (a questo stadio evolutivo) in assenza di un corpo fisico.

La banca dati della memoria non c’entra con il “luogo” in cui va lo spirito nell’ “esistenza senza vita fisica” , ma ha a che fare con tutto ciò che è avvenuto sul pianeta. Tutto di una persona per tutte le vite che ha vissuto rimane registrato. Alcune persone riescono ad accedere consapevolmente (altre inconsapevolmente) alla propria banca dati della memoria e ad attingere informazioni risalenti a anni, secoli, millenni o milioni di anni fa.

Il concetto corretto di anima non è equiparabile allo spirito in quanto l’anima come viene intesa dalle religioni ha molto a che fare con la personalità, con la persona in sé. Il concetto corretto di anima è la PSICHE ed è una componente semi-spirituale, ovvero parte materiale (mortale) e parte immortale. Il luogo in cui è collocata è il plesso solare. Mentre il luogo in cui lo spirito è collocato è come tu dici nel follicolo superiore.

un saluto,
Davide

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