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Giuseppe Iscritto
Messaggio numero: 33 Registrato: 07-2009
| Inviato il giovedì 20 giugno 2013 - 16:04: |
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Nel Rapporto di Contatto n. 36 del 20 ottobre 1975 si parla di A. Hitler come di un "genio" (particolarmente versato in vari campi riguardanti una varietà di scienze), sul quale erano state riposte molte speranze ( anche attraverso impulsi telepatici) per creare un mondo pacifico. Tuttavia a causa di influenze negative di un personaggio della Società di Thule e delle Intelligenze Giza, Hitler intraprese il cammino degenerativo che tutti conosciamo.Volevo sapere se tutto questo si può considerare come un errore di valutazione, da parte dei Plejaren, che magari avendo la tecnologia per andare avanti nel tempo, avrebbero potuto sapere quanto sarebbe successo con la seconda guerra mondiale, oppure la conoscenza del futuro non è permessa neanche a loro, se non in casi particolari per non influenzare o compromettere gli avvenimenti che devono accadere. Grazie Giuseppe |
   
Roberto Moderatore
Messaggio numero: 54 Registrato: 03-2011
| Inviato il domenica 21 luglio 2013 - 19:03: |
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Salve Giuseppe, altrettanto interessante è l’approfondimento fatto al riguardo da Ptaah nel 260° contatto, “KONTAKTBERICHTE” (RESOCONTO DEI CONTATTI), Volume 7, martedì 3 febbraio 1998, ore 22:27, righe 108-129. Come anche tu hai riportato, Hitler inizialmente era una persona dalle qualità certamente notevoli che, secondo quanto era stato predisposto, avrebbe dovuto svolgere un compito fondamentale per il progresso del genere umano. A un elevato sviluppo nell’intelletto e nelle capacità razionali, tuttavia, non corrispondeva una forma spirituale altamente evoluta. Quindi, sebbene fosse una persona di valore, purtroppo, nel corso del tempo egli degenerò totalmente, causando l’immane tragedia che tutti conosciamo. Non ci sono scusanti alla grave degenerazione che lo ha riguardato: sicuramente vi è stato una fortissima e costante azione riconducibile direttamente e indirettamente alle Intelligenze di Giza, ma altrettanto Hitler vi ha messo comunque molto del suo. Il risultato è ciò che è accaduto, con gravissime devastazioni e sofferenze. Hitler non è stato una vittima indifesa di malvage influenze esterne che non poteva contrastare, bensì ha una precisa responsabilità personale per quanto riguarda la propria degenerazione. Sin da giovanissimo, è sempre stato osservato e controllato dai Plejaren che, pertanto, hanno immediatamente capito ciò che stava accadendo. Non avevano alcun bisogno di spostarsi nel tempo per prevedere i possibili eventi futuri. Ne’, ovviamente, potevano fare alcunché contro la volontà di Hitler stesso nel momento in cui questi aveva iniziato a seguire il proprio percorso degenerativo, se non cercando di intervenire come a loro consentito tramite possibili impulsi di pensiero o altro. Tuttavia, senza esito, poiché il loro intervento è stato “rifiutato” da Hitler stesso, come abbiamo visto. Per i Plejaren, tecnologia e conoscenze per compiere viaggi nel tempo sono molto sviluppate già da millenni. Inoltre, oggi, rispetto alla prima metà del XXº secolo quando si sono svolti tali eventi, hanno ulteriormente compiuto notevoli progressi rendendo il tutto ancora più semplice. Possono farlo facilmente ogni volta che lo ritengono opportuno, sempre nel rispetto delle Leggi della Creazione, come per tutto ciò che fanno del resto. Non vi è stato alcun divieto e non vi è stata alcuna necessità di ricorrere a questa opzione per prevedere gli eventi che sarebbero accaduti. Un saluto, Roberto FIGU-Landesgruppe Italia |
   
Mauleo75rm Iscritto
Messaggio numero: 53 Registrato: 08-2011
| Inviato il sabato 27 luglio 2013 - 22:01: |
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Salve, mi piacerebbe sapere quale doveva essere il compito fondamentale per il progresso del genere umano che avrebbe dovuto realizzare Adolf Hitler, dato che, se ho capito bene, fu prima osservato dai Pleiaren e poi le Intelligenze di Giza lo influenzarono negativamente e divenne il Maligno. Vorrei sapere se tutto quello che ha fatto Hitler, premeditato e ben descritto nel suo libro, il Mein Kampf, fu provocato principalmente dall'influenza dei Giza o se fu tutta opera sua. Perchè i Plejaren non riuscirono a influenzarlo positivamente e ad annullare quella negatività? Perchè non hanno portato via dal nostro pianeta i Giza secoli fa dato che erano cosi pericolosi? Grazie, Mauro |
   
Roberto Moderatore
Messaggio numero: 59 Registrato: 03-2011
| Inviato il domenica 11 agosto 2013 - 17:09: |
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Ciao Mauro, come detto precedentemente, nel 260° contatto, “KONTAKTBERICHTE” (RESOCONTO DEI CONTATTI), Volume 7, martedì 3 febbraio 1998, ore 22:27, è riportato che Hitler avrebbe dovuto guidare un certo percorso di progresso per il genere umano, ovviamente in modo pacifico, tramite uno sviluppo nel campo delle scienze, della tecnologia e di una nuova disciplina per lo studio della consapevolezza, che, come leader, avrebbe dovuto influenzare e gestire con decisione. Non abbiamo ulteriori dettagli al riguardo, ma ciò sembra davvero singolare sapendo cosa invece è drammaticamente successo. Vorrei di nuovo sottolineare che Hilter non fu una vittima indifesa di malvage influenze esterne che non poté contrastare, bensì ebbe una precisa responsabilità personale per quanto riguarda sia la propria degenerazione sia la devastazione che causò. Inoltre, negli ultimi anni della sua vita, non era nemmeno più nel pieno delle proprie facoltà mentali, poiché ormai devastato dalla sifilide. Ciò che ha scritto nel suo libro fu opera sua e del suo vissuto. Senz'altro ha risentito anche degli ambienti e delle persone a lui vicine e di tutto ciò che lo ha influenzato nel corso della propria vita fino a quel momento. Giza inclusi. Hitler non poté essere influenzato positivamente perché rifiutò questa forma di aiuto consentita ai Plejaren, scegliendo altri comportamenti e percorsi di vita carichi di negatività. I Plejaren, quindi, non poterono agire contro la sua volontà. Fu lui e soltanto lui l’unico responsabile delle proprie scelte e decisioni, comunque e a prescindere dalle forti influenze delle Intelligenze di Giza e degli ambienti da queste manipolati. Pur ricordando che ai Plejaren non è permesso interferire nelle vicende interne del nostro pianeta (se non tramite certe ben precise modalità e in particolari circostanze) e che questi non hanno il ruolo di nostri protettori, tuttavia hanno effettivamente allontanato i Giza dal nostro pianeta quando, per usare questa espressione, successivamente superarono ogni limite e, oltre a minacciare ancor più gravemente noi terrestri, attaccarono direttamente appartenenti alla Federazione e i Plejaren stessi. Un saluto, Roberto FIGU-Landesgruppe Italia |
   
Jtkirk75rm Iscritto
Messaggio numero: 8 Registrato: 10-2007
| Inviato il domenica 25 ottobre 2015 - 20:29: |
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Buonasera, ho letto che Adolf Hitler non sarebbe morto a Berlino, suicida, nel 1945. Bensì in Sudamerica, nel 1984, in una piccola città brasiliana del Mato Grosso, dove era conosciuto come “Il vecchio tedesco”. Lo sostiene un nuovo libro, intitolato significativamente “Hitler in Brazil – His Life and His Death”, firmato dalla storica e ricercatrice Simoni Renee Guerreiro Dias. Secondo Dias, il Führer sarebbe fuggito dalla Germania prima della sconfitta definitiva, trovando rifugio prima in Argentina, poi in Paraguay. Il suo nome da transfugo non sarebbe stato più Adolf Hitler, ma Adolf Leipzig, dal nome della città tedesca non molto distante dalla capitale Berlino. Il gerarca nazista, secondo il libro, si sarebbe avventurato in una ricerca di un fantomatico tesoro nascosto, seguendo le indicazioni fornite da una mappa consegnata ai nazisti direttamente dal Vaticano. Una storia decisamente improbabile che trova scarsissimi riscontri storici; Dias, tuttavia, è convinta della veridicità delle sue affermazioni al punto da avere annunciato di voler effettuare un test del DNA, confrontado i resti di Adolf Leipzig con l’acido desossiribonucleico di un parente del “vero” Hitler, residente oggi in Israele. Hitler si sarebbe stabilito nella cittadina di Nossa Senhora do Livramento, a 30 miglia della capitale del Mato Grosso Cuiaba, e lì avrebbe trovato anche una compagna, Cutinga. Cosa c'è di vero in questa storia? E' possibile che Hitler abbia inscenato la sua morte per fuggire in segreto in sudamerica? Grazie Mauro |
   
Roberto Moderatore
Messaggio numero: 109 Registrato: 03-2011
| Inviato il sabato 31 ottobre 2015 - 20:34: |
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Salve Mauro, in base alle informazioni di cui disponiamo è tutto falso e inventato: Adolf Hitler si è suicidato a Berlino il 30 aprile 1945 all'età di 56 anni. Estratto del 202° contatto, “KONTAKTBERICHTE” (RESOCONTO DEI CONTATTI) Volume 5, sabato 24 agosto 1985, ore 14:38 Billy: Meine Frage: Wie mir Sfath einmal erklärte, war Adolf Hitler Syphilitiker und bereits unheilbar im dritten Stadium krank, wodurch er bewusstseinsmässig bereits nicht mehr ganz klar im Kopfe war. Sein Bewusstsein war bereits teilweise beeinträchtigt, wodurch er nicht mehr klar zu denken und handeln vermochte und auch grössenwahnsinnig und unberechenbar wurde. An dieser Krankheit, der Syphilis also, wäre er über kurz oder lang gestorben, wenn er sich nicht selbst erschossen hätte, was er doch tatsächlich tat, oder? Jedenfalls sagte das Sfath. Quetzal: 15. Das entspricht irrigen, dummen und besserwisserischen sowie oft auch wunschmässigen Behauptungen, denn Adolf Hitler hat sich tatsächlich erschossen, und zwar in Berlin am 30. April 1945. 16. Er war damals gerade 56 Jahre alt. Er war doch eigentlich nicht Deutscher, sondern Österreicher; Sohn des österreichischen Zollbeamten Alois Hitler. Wirklich deutscher Staatsangehöriger wurde er 1932. Wie Sfath sagte, war er auch Jude, was er aber Zeit seines Lebens verleugnete. Un saluto, Roberto FIGU-Landesgruppe Italia |
   
Giovanni Iscritto
Messaggio numero: 91 Registrato: 07-2012
| Inviato il lunedì 30 ottobre 2017 - 18:44: |
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E' quanto affermerebbe un file della CIA Top Secret appena desecretato. Sicuramente i Plejaren sanno la verità. Ce la potreste dire anche a noi? Grazie. |
   
Emilio Moderatore
Messaggio numero: 383 Registrato: 04-2002
| Inviato il martedì 31 ottobre 2017 - 06:01: |
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Salve Giovanni, Adolf Hitler secondo le informazioni che abbiamo morì suicida a Berlino nel 1945 esattamente come la storia riporta. Un saluto Emilio |
   
Jtkirk75rm Iscritto
Messaggio numero: 62 Registrato: 10-2007
| Inviato il venerdì 28 gennaio 2022 - 21:12: |
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Ciao. Perché Hitler ce l’aveva tanto con gli ebrei? Dietro a questo atteggiamento c’erano sempre le Intelligenze di Giza? Avete spiegato che Hitler è stato negativamente influenzato da queste Intelligenze e che in ogni caso Hitler stesso ha deciso di seguire queste “voci interiori”; allora mi chiedo è solo lui l’unico responsabile per tutto quello che è successo a causa delle sue ideologie (prima e durante la Seconda Guerra Mondiale) o i veri responsabili sono quelle Intelligenze? Grazie Mauro |
   
Emilio Moderatore
Messaggio numero: 441 Registrato: 04-2002
| Inviato il domenica 30 gennaio 2022 - 16:00: |
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Ciao Mauro, premessa: la maggiore responsabilità di quanto accaduto nell'olocausto ce l'ha il popolo tedesco, detto questo possiamo dire che: Hitler, come testimoniato dal suo stesso testamento, il Mein Kampf, provava un odio atavico nei confronti delle popolazioni africane di carnagione scura, verso gli slavi e nei confronti di tutte quei gruppi etnici che lui e il suo partito considerava di razza non pura o un pericolo per la purezza della razza, in particolare quella germanica “ariana”. L’odio verso gli ebrei aveva principalmente tre radici: 1. Il rapporto tra ebrei, potere finanziario e la borghesia visti come causa, capro espiatorio della crisi economica del primo dopoguerra; 2. Il rapporto tra ebrei e comunismo in chiave antisovietica (l’odio per le popolazioni slave si sommava all’odio per l’ideologia comunista); 3. Il plurimillenario antisemitismo instillato inizialmente in Europa, e poi in tutto il mondo dall’avvento della religione cristiana, in particolare dalla sua variante cattolica. Se, per assurdo, nella Germania di quel periodo ci fossero stati più slavi e/o africani rispetto alle comunità ebraiche, ora non si parlerebbe più di olocausto ebraico quanto piuttosto di olocausto slavo e/o africano. Inoltre, non bisogna dimenticare che lo stesso Hitler e il suo partito nazista hanno collaborato più e più volte con il movimento sionista (alcuni esempi, l’Haavara Agreement e i soldati ebrei (sionisti) di Hitler). Altro discorso va fatto nei riguardi della fondamentale questione del Lebensraum, lo spazio vitale: L’ideologia nazista aspirava ad una Germania per la sola razza tedesca, “depurata” da ogni minoranza etnica, proiettata verso gli immensi spazi “liberi” dell’est, dove poter guadagnarsi il proprio spazio vitale. Nei confronti del sionismo prevedeva un trattamento analogo in Palestina (vedi l’Haavara Agreement), permettendo anche alla “razza ebraica” di avere il suo spazio vitale nel “libero” territorio palestinese. Quelli finiti nei campi di concentramento furono, al netto dei dissidenti politici e delle personalità scomode, per lo più ebrei non sionisti appartenenti al ceto medio-basso che, per un motivo o per un altro, finirono nel tritacarne nazista. Una tipica mentalità razzista dei primi del 1900 unita ad un iper-fanatismo di stampo religioso-messianico in un contesto di crescente industrializzazione. Che Hitler fosse negativamente influenzato dai Gizeh è oramai assodato e chiaro, ma lui da solo e nemmeno con l'aiuto dei Gizeh stessi sarebbe riuscito a fare tutto quello che ha fatto. Il vero responsabile è il popolo, come lo è oggi in tutte le parti del mondo di fronte a questo scempio. Governanti come Draghi, Macron, Biden e tutti quelli che seguono questa onda nulla possono se non c'è un popolo connivente e complice. Anche nel caso del Nazismo è stato lo stesso. Non deve essere una scusante, ma sembra che Hitler fosse affetto da sifilide, una malattia che lo ha portato ad uno stato in cui la sua coscienza diventò anch'essa malata e deviata. Il vero problema è quella larga fetta di popolo che tollerò di tutto, anche le peggiori cose, come sta accadendo oggi. I Gizeh poi influenzarono fortemente la Thule Society che a sua volta influenzò il Partito Nazionalsocialista (l'NSDAP) e questo avvenne perché tale civiltà ebbe la brama di conquistare il mondo. Inoltre, la storia, scritta sempre da chi "vince", si ricorda dell'olocausto che fece almeno 6 milioni di morti e si dimentica di cosa hanno combinato gli USA con gli oltre 20 milioni di nativi nordamericani uccisi, di come spagnoli, portoghesi, inglesi, tedeschi, francesi, belgi e in minor misura anche altri paesi, tra cui l'Italia hanno devastato continenti interi e sradicato letteralmente le civiltà presenti. Senza dimenticare lo schiavismo e tutto ciò tutto ciò grazie al popolo. Quando il popolo è sano e saggio nessuno può fare dei disastri di quel livello, né l'Hitler di turno e nemmeno civiltà extraterrestri malvage. Un saluto Enrico ed Emilio |
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