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Jtkirk75rm Iscritto
Messaggio numero: 35 Registrato: 10-2007
| Inviato il giovedì 22 febbraio 2018 - 00:23: |
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Salve, In questi giorni un team di scienziati dell’Università della California a Davis, nel corso del meeting della American Association for the Advancement of Science di Austin, in Texas ha annunciato di esser riusciti ad inserire cellule staminali umane all’interno di alcuni embrioni di pecora. La sperimentazione mira ad ottenere una generazione di ovini in grado di dar vita a pecore dotate di organi in tutto e per tutto identici a quelli umani, e dunque immuni dal problema del rigetto. Gli organi, anticipano gli sviluppatori, potranno esser in futuro geneticamente personalizzati, così da essere compatibili con il sistema immunitario del paziente che li riceve. Per raggiungere l’obiettivo sarà sufficiente servirsi delle cellule staminali del paziente nella procedura iniziale. Gli scienziati, tuttavia, hanno il timore che le cellule staminali possano rendere il cervello di queste pecore simile al nostro. Secondo me questo è assurdo. Cosa ne pensate? Le cellule staminali umane vengono usate solo per far in modo che gli organi siano compatibili con il corpo umano. Certo, mi preoccupa di più il fatto che, una volta che la pecora ha raggiunto la maturità desiderata in relazione alla formazione completa degli organi, la uccidano per salvare vite umane. Questo non è etico. Insomma: cosa accade realmente in seguito alla formazione di detto ibrido? Gli organi sarebbero realmente compatibili? È etico? È meglio seguire una strada diversa? Grazie Mauro |
   
Davide Moderatore
Messaggio numero: 585 Registrato: 08-2002
| Inviato il domenica 20 maggio 2018 - 18:48: |
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Salve Mauro, la soluzione ultima alle crisi di rigetto in caso di trapianto di organi è quella di coltivare l’organo di una persona non in un animale, bensì in laboratorio, partendo da cellule facenti parte della persona che necessita un organo nuovo. Far crescere organi umani dentro un animale utilizzandolo come “struttura di supporto” è solo una fase intermedia per giungere un giorno alla coltivazione in laboratorio. Uccidere poi l’animale servito alla crescita dell’organo è una cosa eticamente non troppo diversa dall’allevare animali a fini alimentari. Tuttavia il nostro livello evolutivo attuale impone questo passaggio. Sappiamo per certo che in futuro gli organi per i trapianti verranno coltivati in laboratorio e non più cresciuti dentro ad animali. Al pari di altri organi, sarebbe anche possibile coltivare un cervello umano che, per funzionare nel modo in cui lo intendiamo noi, necessita tuttavia di uno spirito umano indispensabile all’elaborazione di pensieri. Un saluto, Davide |
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