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Mackerly Iscritto
Messaggio numero: 20 Registrato: 09-2017
| Inviato il giovedì 24 gennaio 2019 - 15:50: |
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Sembra essere una domanda semplice, ma dall'evoluzione di FIGU ti chiedo: qual è la differenza tra conscio; inconscio e subconscio? Grazie |
   
Emilio Moderatore
Messaggio numero: 402 Registrato: 04-2002
| Inviato il giovedì 13 giugno 2019 - 18:06: |
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Ciao Mackerly, se con la tua domanda s’intende “Qual è la differenza tra conscio, inconscio e subconscio nell'ottica dell’evoluzione secondo l’Insegnamento spirituale?” ti rispondiamo quanto segue: Il conscio è la consapevolezza materiale, la personalità, vale a dire quella parte dell’essere umano con cui siamo soliti identificarci. La consapevolezza materiale/personalità è quella parte di noi che si ‘paralizza’ quando ci addormentiamo per poi ‘riattivarsi’ al nostro risveglio. In quanto materiale, contrariamente alla forma spirituale, è soggetta a malattie, danneggiamenti sanabili o meno, nascita e morte. L' inconscio, diversamente dal cosciente/consapevolezza materiale/personalità, è quella parte dell’essere umano che, come dice il nome stesso, sfugge al nostro controllo, di cui non siamo coscienti. L’inconscio controlla e gestisce tutte quelle funzioni che sfuggono alla nostra volontà, come ad es. le funzioni vegetative, il battito cardiaco, la digestione ecc. Il subconscio invece, è quella parte dell’essere umano che lavora ad un livello inferiore (sub) della consapevolezza materiale; utilizzando una similitudine con il linguaggio informatico, il subconscio sta alla consapevolezza materiale come il linguaggio di programmazione di un computer sta al sistema operativo. La consapevolezza materiale è solo la punta dell’iceberg, il resto dell’iceberg è appunto, il subconscio. Fra le sue innumerevoli funzioni, una delle più importanti è quella di registrare ogni singola informazione proveniente sia dagli organi di senso, che dai nostri pensieri; una capacità di registrazione e memorizzazione estremamente superiore a quella della nostra consapevolezza materiale, la quale di norma riceve solo una piccolissima percentuale delle informazioni rielaborate dal subconscio, quindi solo una minima parte delle informazioni del subconscio passano ad uno stato cosciente. Questo perché il subconscio sa quante informazioni la consapevolezza materiale è in grado di rielaborare in un determinato momento e, per non danneggiarla con un’eccessiva quantità di informazioni, ne lascia passare solo una quantità sufficiente ad essere pienamente rielaborata senza causare danni. Il subconscio è inoltre responsabile delle nostre abitudini, sia positive che negative (vizi, manie ecc.), delle capacità acquisite come il linguaggio, il guidare un mezzo, il sapere suonare uno strumento ecc.: tutte cose che una volta apprese, ossia registrate a livello subconscio, siamo in grado di fare senza troppa difficoltà, in modo semi-automatico. Questi tre fattori, vale a dire conscio, inconscio e subconscio, qui appena accennati, nell'ottica dell’evoluzione secondo l’Insegnamento spirituale hanno una funzione fondamentale. Come il nostro organismo, il nostro corpo materiale, necessità di sostanze materiali per poter mantenersi in vita ed evolvere, anche la forma spirituale, lo spirito necessità di ‘sostanze spirituali’ per poter vivere ed evolvere. Queste ‘sostanze spirituali’ non sono altro che saggezza, conoscenza, logica, verità, amore, ecc. ecc., tutte cose che per poter venir ‘digerite’ dallo spirito devono esser vissute, diventare parte di noi stessi, quindi passare attraverso un determinato processo cognitivo, un processo che coinvolge le nostre consapevolezze, vale a dire la consapevolezza materiale, l’inconscio e il subconscio. Un saluto Salome Enrico |
   
Mago7figu Iscritto
Messaggio numero: 18 Registrato: 10-2005
| Inviato il sabato 15 giugno 2019 - 17:37: |
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Salve, dopo questo interessantissimo post mi è venuto spontaneo chiedermi se ci sia o meno una relazione tra il subconscio e lo Spirito. Non credo che si tratti della stessa cosa però mi è venuto da pensare che magari lo Spirito può acquisire qualcosa, qualche conoscenza o altro, dal nostro subconscio ed utilizzarla per la sua evoluzione. Oppure sono completamente fuori strada e tra le due cose non esiste alcun legame? Grazie. Salome Maurizio |
   
Emilio Moderatore
Messaggio numero: 405 Registrato: 04-2002
| Inviato il lunedì 17 giugno 2019 - 23:16: |
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Ciao Maurizio, parte della risposta alla tua domanda la trovi alla fine dello stesso post a cui fai riferimento. La consapevolezza, di qualunque tipo essa sia, è un prodotto dello spirito, una sua emanazione. Senza spirito non c’è consapevolezza. Tutte le forme di vita, dagli organismi monocellulari, dalle piante agli animali, dagli esseri umani fino alla stessa Creazione hanno una qualche forma spirituale e, di conseguenza, una qualche forma di consapevolezza. Questa consapevolezza sarà più o meno evoluta a seconda della forma di vita e della sua concentrazione di energia spirituale, vale a dire del livello evolutivo della forma spirituale presente. La stessa Creazione infatti, oltre ad essere il più grande ammasso di energia spirituale presente nel nostro universo, può venir chiamata anche Consapevolezza Universale. Quindi, tornando alla tua domanda, il legame fra il subcosciente e lo spirito esiste, ma non è un legame diretto. Come simboleggiato dai 7 petali nel segno dell’Insegnamento spirituale della pace, ci sono ben sette consapevolezze nell'essere umano, e il subconscio è solo una di esse. Il subconscio fa parte delle consapevolezze materiali che, in quanto tali, agiscono e sottostanno alle leggi del piano materiale; lo spirito invece, in quanto non-materiale, agisce e sottostà alle leggi non-materiali, alle leggi spirituali. Di conseguenza un rapporto, una relazione diretta fra i due è impossibile. Scopo delle diverse consapevolezze è appunto quella di fungere per così dire da filtro, ossia di permettere alla forma spirituale di estrapolare le sue ‘sostanze nutritive spirituali’ dal piano materiale, cioè il piano in cui di volta in volta la nostra forma spirituale entra in un corpo fisico, di reincarnazione in reincarnazione. Solo dopo innumerevoli vite la nostra forma spirituale raggiunge un tale livello evolutivo che gli permette di manifestarsi, e quindi nutrirsi, senza aver bisogno di un corpo fisico, vale a dire senza bisogno di un ‘trasduttore’ che gli permetta di manifestarsi e di nutrirsi in un piano che non è il suo. Salome Enrico |
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