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Ritorno del pensiero diretto agli altri.

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Autore Messaggio


Mackerly
Iscritto

Messaggio numero: 21
Registrato: 09-2017
Inviato il venerdì 15 febbraio 2019 - 00:33:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

C'è qualcosa che ritorna negativamente alla persona stessa che trasmette pensieri negativi, con certi mezzi, all'altra persona? O anche pensieri positivi diretti verso gli altri?


Emilio
Moderatore

Messaggio numero: 403
Registrato: 04-2002
Inviato il giovedì 13 giugno 2019 - 18:11:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Ciao Mackerly,

tieni presente che nel nostro universo, nella nostra Creazione, non avviene nulla per caso, ma ogni cosa che avviene, avviene perché determinata da precise leggi creazionali e una di queste leggi creazionali è la legge della causa-effetto: come si semina così si raccoglie.

Anche i pensieri fanno parte del nostro universo, della nostra Creazione, motivo per cui sono anch'essi soggetti alla legge della causalità.

Di conseguenza ogni pensiero negativo, come pensieri d’odio o di vendetta, causerà inevitabilmente degli effetti negativi sia nei confronti di chi riceve che nei confronti del mittente.

Questi effetti spaziano da una modifica negativa della propria consapevolezza materiale e della propria psiche che manifesta sia dal punto di vista fisico (effetti psicosomatici negativi, circolo vizioso dell’adrenalina, effetti dannosi della psiconeuroendocrinoimmunologia ecc.), psichico (squilibrio psichico con relativi sentimenti negativi, ecc.) e nei riguardi della consapevolezza (programmazione dannosa del subconscio, pensieri negativi, circolo vizioso degenerativo peggiorativo, ecc.).

Lo stesso discorso, ma in senso opposto, vale anche per i pensieri positivi i quali si manifestano dal punto di vista fisico (effetti psicosomatici positivi, rilascio della serotonina, effetti positivi della psiconeuroendocrinoimmunologia ecc.) psichico (equilibrio psichico con relativi pensieri neutro-positivi, ecc.) e nei riguardi della consapevolezza (programmazione corretta e positiva del subconscio, pensieri neutro-positivi, circolo virtuoso armonico evolutivo, ecc.).

Inoltre, c’è da aggiungere che ogni pensiero funziona in un certo qual modo come un boomerang: appena generato viene per così dire lanciato nella sua traiettoria e, una volta raggiunta la sua massima estensione, torna indietro da chi lo ha lanciato ma con carica invertita.

Questo ‘effetto boomerang’ però riguarda principalmente le generali funzioni energetico-equilibrative dei pensieri e non gli effetti immediati precedentemente esposti.

Per un approfondimento sul funzionamento di questo effetto boomerang dovresti studiarti il “Die Psyche”, un libro di Billy per ora disponibile solo in tedesco, inglese e ceco.

Un saluto

Salome
Enrico


Beker
Iscritto

Messaggio numero: 7
Registrato: 11-2009
Inviato il martedì 18 giugno 2019 - 14:18:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Ciao Enrico,
cosa significa che il pensiero "torna indietro da chi lo ha lanciato ma con carica invertita"? Si parla di polarità?
Si può fare un esempio concreto?

Un saluto
Federico


Emilio
Moderatore

Messaggio numero: 406
Registrato: 04-2002
Inviato il martedì 18 giugno 2019 - 20:55:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Ciao Federico,

in quella parte di risposta del mio post facevo riferimento all'effetto boomerang, un effetto che trovi minuziosamente descritto sia sul Die Psyche che nell’Arahat Athersata.

Si tratta appunto della polarità dei pensieri e della loro funzione energetico-riequilibrativa.

I pensieri sono un prodotto della consapevolezza materiale.

I pensieri sono anche energia (una forma di elettromagnetismo) e la consapevolezza materiale prende e ricicla questa energia tramite i pensieri stessi.

In questo modo, fra la consapevolezza materiale e i pensieri, si crea un processo, un ciclo di continuo scambio energetico.

Il procedimento, semplificato al massimo, è il seguente:

Ogni pensiero appena creato viene lanciato come un boomerang. Durante il suo percorso accumula una carica energetica opposta, come un magnete. Arrivato alla sua massima estensione, proprio come un boomerang, torna indietro da chi lo ha lanciato ma con carica invertita.

Queste succede sia con i pensieri consapevoli che con quelli inconsapevoli: un flusso continuo per tutta la durata della vita.

Scopo della consapevolezza materiale è mantenere una carica energetica neutra, motivo per cui i pensieri più efficaci a questo scopo sono, appunto, quelli neutri.

Il resto dei pensieri, quelli con carica positiva o negativa, hanno una sorta di “effetto rinculo”, vale a dire che la consapevolezza materiale nel riceverli deve fare uno sforzo ulteriore nel neutralizzarli, sforzo più o meno pesante a seconda del grado di carica, positiva o negativa, degli stessi.

Ma attenzione:

Un pensiero negativo dal punto di vista della carica energetica non è necessariamente un pensiero d’odio o di vendetta.

Una cosa è la carica energetica di un pensiero, un’altra e la sua carica emotivo-sentimentale.

Una persona può generare un pensiero di disprezzo, mantenendo il pensiero con una carica neutra nonostante il disprezzo sia un chiaro sentimento negativo.

Ad es. quando una persona ne rimprovera un’altra senza coinvolgimento emotivo, con distacco e autocontrollo.

Questo processo si somma a quello precedentemente spiegato nei confronti della causalità dei pensieri, con la differenza che mentre l’effetto boomerang riguarda esclusivamente il loro aspetto energetico-riequilibrativo, l’aspetto causale invece, discusso e affrontato nel libro Macht der Gedanken, riguarda i loro effetti nella sfera emotivo-sentimentale, nella sfera fisica, psichica, relativa alla consapevolezza ecc., ossia un punto di vista molto più pratico.

Per quanto riguarda l’esempio concreto non saprei cosa risponderti, l’effetto boomerang può esser definito come una sorta di ‘processo fisiologico sottile’ e come tale non ha una funzione puramente pratica, se non quella di mantenere in funzione la consapevolezza materiale e la sua capacità di generare pensieri.

Salome
Enrico

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