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La Rivelazione Shock di Bermunda. Che...

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Autore Messaggio


Giovanni
Iscritto

Messaggio numero: 96
Registrato: 07-2012
Inviato il domenica 02 giugno 2019 - 00:49:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Dopo l'agghiacciante rivelazione shock di Bermunda e degli altri Plejaren, ossia del controllo totale del nostro subconscio attraverso le onde elettromagnetiche (pc, smartphone, tablet, tv, ecc...) per controllare totalmente i nostri pensieri, rendendoci dei perfetti amebi al loro servizio; dopo una simile interferenza globale, poiché è su scala mondiale, che cosa possiamo fare per difenderci?

Cosa possiamo fare per far cessare la più grande interferenza di controllo delle masse di tutti i tempi?

Cosa?!

Da quel che ho potuto comprendere, questi mandando onde su tutto il pianeta ed al netto di tutti gli elettrodomestici, computer, telefonini, tv, che possiamo NON usare, questi impulsi ondulatori ce li becchiamo ugualmente!

Come possiamo liberarcene?

Con gabbie faraday?

O forse con una vera e propria rivolta?
Sì ma contro CHI visto che non sappiamo assolutamente niente di questi "signori" tra virgolette?

Scusate l'espressione, ma questo è un gran bel casino.

Potrebbero intervenire gli stessi Plejaren, oppure anche in questo caso vige la legge della non interferenza?

Forse questo quesito dovrebbe esser sottoposto all'Alto Consiglio e vedere se esistessero o meno gli estremi per un intervento netto e diretto per far cessare questa gravissima interferenza da tutti noi subita, senza assolutamente esserne a conoscenza.

Come possiamo esser liberi di evolverci con questa specie di leviatano matrix invisibile nel nostro cervello 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, 365 giorni l'anno?

Grazie.


Davide
Moderatore

Messaggio numero: 594
Registrato: 08-2002
Inviato il domenica 22 settembre 2019 - 10:44:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Ciao Giovanni,

Ci sono miliardi di persone che vivono nella convinzione che la loro vita, e la vita dopo la morte, sono definite da precise regole religiose. Questo di per sé determina in maniera molto profonda il loro modo di pensare e di agire. Per secoli e millenni non è servito nulla di tecnologico per condizionare la gente per farle fare quello che si vuole. Eppure, in qualsiasi epoca, c’è sempre stata, e sempre ci sarà, una certa quantità di persone che si arrogherà il diritto di ragionare in maniera indipendente, senza accettare verità preconfezionate di qualsiasi fattura, religiosa, politica, ideologica o scientifica.

Il controllo a cui si fa riferimento nel testo non è totale. Benché la tecnologia proceda a grandi passi, ogni individuo ha la libertà di decidere su cosa riflettere, a cosa dedicare il proprio tempo libero, che hobby coltivare, cosa leggere e come elaborarlo, quali conclusioni trarne, ecc. Non c’è limite a cosa una persona possa pensare, come possa vedere sé stessa e all’impegno che ci possa mettere per migliorare il suo modo di essere.
Non ci sono forze ostili che ostacolano tutto ciò. Non viene nemmeno impedito di poter riflettere sul fatto che per ottenere dei cambiamenti duraturi e autentici non si devono, mai, cambiare gli altri, ma si può e si deve cambiare sé stessi come prima cosa. Pensare di cambiare il mondo, il proprio paese o le situazioni che non ci piacciono forzando gli altri a cambiare idea attraverso la conversione o la coercizione, o anche con un tono di voce alto o con uno sguardo di malcelato dissenso, o interrompendoli quando parlano, è una cosa controproducente che non porta mai ad un cambiamento vero e duraturo. Gli altri possono cambiare solo se maturano la decisione da sé per davvero e con l’esempio altrui. Ogni altra forma di cambiamento indotto sulle altre persone (conversione o coercizione, ecc), è da ritenersi una sorta di violenza da evitare.

I Plejaren non interverranno mai per toglierci le castagne dal fuoco nel quale ce le abbiamo buttate noi e non ci salveranno quindi all’ultimo minuto prima di una catastrofe nucleare. Non siamo in un film. La realtà è più dura, tuttavia molto più feconda di quanto uno possa pensare. La popolazione della Terra -dal punto di vista spirituale - si trova ancora ad uno stadio primitivo e non ha ancora imparato alcune delle leggi fondamentali che governano la natura. Una di queste è la legge di causa ed effetto. Se ci scotteremo con un fuoco che avremo acceso noi per bruciarci a vicenda, perché mai qualcun altro dovrebbe intervenire nei nostri affari per impedirci di farci del male, privandoci della possibilità di imparare dai nostri stessi errori?

Un saluto,
Davide


Rei
Moderatore

Messaggio numero: 2
Registrato: 08-2019
Inviato il lunedì 23 settembre 2019 - 13:59:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Ciao Giovanni,

a quanto detto da Davide, vorrei aggiungere che esistono delle soluzioni pratiche, fattibili, efficaci e che possono venir utilizzate fin da subito per contrastare questo come ogni altro tipo di controllo mentale esercitato da culti religiosi, ideologie e propagande in genere.

Queste sono la pratica di esercizi meditativi, il controllo dei pensieri, l'autoeducazione e un generale ri-orientamento ad un modus vivendi conforme alle leggi naturali-creazionali.

Tieni presente inoltre che la sola presa di consapevolezza dei problemi (in questo caso del controllo/coercizione mentale) senza un adeguata modifica del proprio comportamento, oltre ad essere essa stessa concausa del problema è un chiaro segno di irresponsabilità.

Con questo non si vuole giudicare nessuno, ci si limita semplicemente ad evidenziare come ci sia un chiaro rapporto causale fra il nostro comportamento e lo stato della nostra consapevolezza, motivo per cui il limitarsi a prendere coscienza di una certa situazione negativa senza fare nulla per cambiarla, quando abbiamo tutto l'equipaggiamento (il nostro cervello) e i migliori manuali (L'Insegnamento spirituale) per farlo, non può essere considerato che un agire da irresponsabili.

Salome,
Enrico

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