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Giovanni Iscritto
Messaggio numero: 60 Registrato: 07-2012
| Inviato il domenica 08 febbraio 2015 - 23:16: |
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Sappiamo che un cuore umano ha una vita media di circa 3 miliardi di battiti. Oltre quel dato numero, l'essere umano terreste non campa poiché il cuore ormai stanchissimo ferma i battiti poiché pare non ne abbia più. Un cuore con 70 battiti al minuto non arriva a 90 anni. Ora se la matematica non è un'opinione, sappiamo che se non avessimo il gene che ci è stato trapiantato, noi vivremmo in media 400 anni, ergo il cuore di media dovrebbe battere per 14 MILIARDI e 500 MILIONI di battiti! Ben 11 Miliardi di battiti in più rispetto ad un cuore normale! Invece i Pleiaren sappiamo che vivono per 1000 anni ed oltre il loro cuore dovrebbe resistere per 36 Miliardi di battiti... Oppure hanno un cuore molto più lento del nostro? Insomma, la nostra manipolazione genetica influisce anche nei battiti troppo veloci che abbiamo oppure no? O magari è proprio questo il "gene del cuore" che ci fa vivere un quarto di quanto dovremmo accelerando così i battiti rispetto a quanto dovrebbero essere i nostri normali senza questo gene? Non dimentichiamoci che molte persone soffrono di cuore e muoiono di infarto o simili. Grazie |
   
Emilio Moderatore
Messaggio numero: 350 Registrato: 04-2002
| Inviato il mercoledì 18 febbraio 2015 - 18:41: |
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Ciao Giovanni, indipendentemente dal numero medio di battiti che possiamo avere nella vita, numero che tra l'altro varia molto da persona a persona, quello che conta è il degrado cellulare che a sua volta non è uguale per tutti per una serie di motivi, sia di carattere genetico che ambientale. Ci sono persone hanno un ritmo cardiaco più lento della media e sono maggiormente predisposte agli sforzi, ma quando si tratta di longevità non ci sono evidenze che giochino a favore di chi ha il ritmo più basso. Di sicuro la modifica genetica originale incide su tutto il corpo e su tutti gli organi e quindi anche il cuore. Prova a pensare ad un cuore in grado di battere per 400 anni quando il fisico si degrada dopo circa 90, a questo punto anche il cuore che interdipende da tutti gli altri organi andrebbe in crisi. Da questo puoi capire che il discorso del numero di battiti non è corretto. Per vivere più a lungo, come i Plejaren ad esempio, è necessario intervenire a livello genetico e cellulare su tutto l'organismo e non sul numero dei battiti del cuore, sia a livello di ritmo che a livello globale, in quanto in ogni caso il numero globale dipenderà esclusivamente dalla durata della vita del corpo inteso nel suo insieme. Chi muore di infarto può essere vittima sia di una tara genetica al cuore, o al sistema circolatorio oppure anche a cause esterne come il fumo, lo stress e molte altre. In un futuro molto lontano (circa 900-1000 anni) quando agiremo geneticamente su noi stessi eliminando il gene responsabile e creeremo delle sane condizioni ambientali i nostri discendenti arriveranno anche loro a vivere di nuovo attorno ai 1000 anni (ci sarà una fase intermedia tra alcune centinaia di anni in cui arriveremo attorno ai 400 a seguito di azioni più limitate e non completamente risolutive come quelle che porteranno a circa 1000). Arriveremo a vivere 1000 anni, solo perché il genere umano si sarà precedentemente reimmesso nel giusto cammino evolutivo in accordo alle Leggi e Raccomandazioni della Creazione, inclusa la sconfitta della sovrappopolazione e abiteremo il pianeta nel giusto numero in accordo a tali leggi e raccomandazioni. Un piccolo appunto, Plejaren si scrive con la "j" e non con la "i". Un saluto Emilio |
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