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Nicola Iscritto
Messaggio numero: 18 Registrato: 02-2015
| Inviato il martedì 20 settembre 2016 - 12:31: |
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La domanda può apparire banale e di facile risposta ma vorrei comunque proporla.. A volte, dico tra me e me, che in un universo (o più universi..) materialmente infinito, debbano necessariamente esistere mondi infiniti, e quindi anche una progressione tecnologica per molti versi ancora potenzialmente sconosciuta alla stessa Federazione di cui i Plejaren fanno parte. Prendendo in prestito la fantasia degli sceneggiatori dei film di fantascienza, si potrebbe ipotizzare che possano spuntare civiltà poco evolute spiritualmente ma dotate di tecnologia molto più elevata di quanto conosciuto dalla Federazione, magari aggressive e con relativi armamenti potenzialmente di gran lunga superiori? Collegandomi a questa domanda mi chiedo se la tecnologia, intendendo soprattutto quella che si basa sulla conoscenza delle leggi fisiche che sottendono ad ogni "meccanismo" della materia, abbia un limite.. Certo, verrebbe da pensare che il limite, paradossalmente, possa essere posto dal confine con le leggi che sottendono alla stessa "creazione", di natura spirituale quindi, parola che lo scienziato comune, perlomeno quello terrestre, non conosce e di cui non intende ammettere il valore. A volte, lo dico umilmente, ho come la sensazione che per comprendere i meccanismi fisici più sottili e fare il cosiddetto salto di qualità, occorra mettere in ballo leggi paradossalmente non più fisiche.. Grande curiosità suscitano in me gli esseri semi-spirituali che, se non ho letto e compreso male, sono le guide della Federazione. Forse, proprio per questa loro natura, loro sono in grado di conoscere e gestire questo limite? Grazie ancora ed un sincero e fraterno abbraccio a tutti voi. Nicola |
   
Davide Moderatore
Messaggio numero: 572 Registrato: 08-2002
| Inviato il giovedì 17 novembre 2016 - 20:20: |
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Ciao Nicola, Una legge della Creazione indica come l’evoluzione tecnologica di una civiltà non debba necessariamente andar di pari passo con l’evoluzione della consapevolezza (spirituale). L’esempio più vicino lo abbiamo sotto gli occhi: sulla Terra vediamo come, pur disponendo di armi in grado di distruggere il pianeta “n” volte, l’essere umano odierno non sia praticamente più evoluto di quanto fosse quello al tempo dell’Impero Romano. L’universo, oltre a popolazioni pacifiche –che sono la maggior parte- è anche popolato da civiltà che noi della Terra potremmo considerare ostili che dispongono di tecnologia molto evoluta ma che non hanno ancora compreso che tutto è regolato dalle leggi della Creazione e che ogni forma di vita è collegata ad ogni altra. Non esiste un vero e proprio limite a ciò che può essere conseguito dalla ricerca scientifica. Ciò che esiste nell’universo va ampiamente oltre la capacità di immaginazione umana. Il limite per cui certe scoperte scientifiche non possono essere conseguite (come ad esempio capire che le leggi fondamentali della fisica non sono 4 ma 7 o che in precisi contesti l’osservazione influenza direttamente il fenomeno fisico) è che il modo “materialistico” di affrontare la ricerca scientifica preclude agli scienziati terrestri la capacità di andare oltre e di avere una visione e una comprensione globale e corretta delle leggi della natura. Sino a quando non verranno prese in esame le forze spirituali, le nostre scoperte scientifiche resteranno confinate entro precisi limiti “materiali” e le ivi correlate teorie resteranno fortemente fallaci. Un saluto, Davide |
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