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Giovanni Iscritto
Messaggio numero: 66 Registrato: 07-2012
| Inviato il martedì 21 aprile 2015 - 15:51: |
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Stanno giungendo dall'Africa a centinaia se non a migliaia ogni giorno. Tragedie come quella recente di questo passo saranno, ahimè, destinate a salire sempre di più specie se si considera che l'Africa conta oltre 1 Miliardo e 100 Milioni di abitanti, tutti potenziali immigrati! Ma ne basterebbe un decimo! per distruggere completamente il nostro benessere e la nostra stessa vita, visto che in questa Italia già sovrappopolata siamo oltre 60 Milioni di persone! Non ci vuole molto a capire che se non prenderemo dei seri, anzi, serissimi provvedimenti nell'immediato, saremo prestissimo nel Caos più totale. E allora? Che fare? Come ci si dovrebbe comportare? Personalmente la mia modesta soluzione è la seguente: intanto evitare di soccorerli in mare fuori dalle nostre acque territoriali. Poi, una volta soccorsi ed arrivati sulle nostre coste, arrecargli l'assistenza che necessitanto, poiché sono esseri umani e come tali vanno trattati, ma subito dopo prendere una nostra nave e rispedirli TUTTI da dove sono venuti, assieme a TUTTI gli altri profughi sbarcati di recente anche negli ultimi mesi ed anni, compresi i richiedenti asilo, mettendoli su una grande nave, magari una petroliera, riportandoli da dove sono partiti, lasciandoli in mare a pochi metri dalla riva. A questo punto il messagigo che passerebbe sarebbe che IN ITALIA NON CI SI PUO' PIU' ENTRARE. Punto. Ergo, i barconi non partirebbero più. Semplice. Sarà contro alcune leggi eurepee o italiane? Io invece penso che accogliere tutti indiscriminatamente senza limiti, sia contro la Legge della Creazione nonché un Vero Crimine contro l'Umanità stessa. Grazie. |
   
Emilio Moderatore
Messaggio numero: 360 Registrato: 04-2002
| Inviato il martedì 28 aprile 2015 - 12:34: |
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Ciao Giovanni, è necessaria una premessa prima di darti la nostra opinione in quanto su un tema così delicato e tragico spesso si dimenticano le cose più importanti da considerare, quelle che sono alla base della nostra vita e che sono le leggi della Creazione. La prima cosa da considerare è che tutti gli esseri umani, della Terra e oltre, sono degni di ricevere un atteggiamento di umanità; ogni essere umano deve essere dapprima considerato come un nostro simile, senza eccezioni, nessuno escluso. Detto questo dobbiamo fare una profonda riflessione su come si sia potuti arrivare allo stato attuale delle cose e non mi riferisco solo alle responsabilità di governi e politici i quali si scambiano responsabilità e accuse, bensì anche alla consapevolezza delle persone in merito a questo problema dove troppo spesso si vedono atteggiamenti di razzismo da una parte e di buonismo esagerato dall'altra. E non va dimenticato nemmeno che nei secoli passati sia gli europei che i nordamericani hanno saccheggiato, depredato, schiavizzato e soggiogato il continente Africa come mai è successo in altre parti del mondo e nella storia degli ultimi 2000 anni. Questo avviene ancora oggi in quanto occidentali e nordamericani hanno bisogno di una immensa fornitura di risorse per mantenere la loro enorme sovrappopolazione e per mantenere i loro grandi gruppi economici criminali. Fatta questa premessa però non dobbiamo nemmeno dimenticarci che ogni singolo essere umano ha la responsabilità ed il dovere di provvedere a se stesso ed ai suoi figli anche se si trova in situazioni disagevoli e troppo spesso una mentalità caritatevole ed assistenziale (che a sua volta ha molti risvolti affaristici) ha prodotto un numero altissimo di persone che pretendono di essere assistite dai cosiddetti paesi ricchi. Tutto questo se valutato correttamente crea comunque una sottilissima linea di confine quando si vuole dare un giudizio su cosa è giusto fare e cosa non lo è. E’ necessario tener di conto alcune cose che sono insindacabili ovvero il dovere di soccorrere degli esseri umani che sono in pericolo di vita, sia se si trovano in quella situazione per loro libera scelta e ancor più se sono stati messi forzatamente in quella condizione. Possiamo fare discorsi di ogni genere, di confini, di responsabilità territoriale, di competenze, di meriti, di convenienze, ma il dovere di soccorrere degli esseri umani in pericolo resta una delle leggi fondamentali della Creazione. Darti qui una risposta esaustiva è oltremodo arduo, in quanto ci vorrebbero pagine e pagine di parole, ma possiamo condensare il tutto nel riassunto che segue. Se non vogliamo che questo esodo prosegua dobbiamo invadere con la forza i territori da dove partono questi disperati e prenderne il controllo militarmente, impedendo di fatto questo traffico tragico e orrendo, ma allo stesso tempo dobbiamo iniziare a metterci nelle condizioni di non dipendere da questi stati e per fare questo abbiamo solo un modo: far diminuire progressivamente la nostra popolazione. Al momento non esiste ancora un esercito del genere capace di imporre la pace, ma se si vuole risolvere tutto questo caos così come anche altri nel mondo sarà necessario prepararlo. Al comando ci dovranno essere persone adeguate che non proverranno dai paesi in conflitto e nemmeno dalle superpotenze, ma da paesi notoriamente neutrali e le truppe devono provenire da tutti i paesi del mondo. Dovranno avere le migliori tecnologie, come ad esempio la vigilanza satellitare, che ci permette già da ora di sapere esattamente dove, come e quando questi mercanti di esseri umani organizzano questi tragici viaggi. Quando parli di queste persone che potrebbero distruggere il nostro benessere in realtà possiamo dire che il nostro benessere, che oltretutto non riguarda nemmeno la totalità della nostra popolazione, ce lo stiamo distruggendo con le nostre mani e partendo dai secoli passati lo abbiamo raggiunto anche alle spalle di questi paesi, non dimentichiamolo. Con questo non stiamo dicendo che ora dobbiamo subire questa invasione, bensì che dovremmo reagire e, giusto per fare un esempio, condannare immediatamente tutti quegli imprenditori agricoli e non che schiavizzano queste persone con stipendi da fame e che così facendo, oltre che commettere un crimine, danno anche una possibilità illusoria a chi è pronto a emigrare nel nostro paese. Ovviamente non stiamo parlando di tutte quelle persone che hanno un regolare lavoro e che si integrano nella nostra società in modo legale e normale. Oltre a questo dobbiamo veramente riconoscere chi chiede asilo politico per davvero a causa di torture e/o persecuzioni e questo lo dovremmo fare tramite la diplomazia delle nostre ambasciate nei paesi in oggetto poichè queste persone nello specifico vanno accolte e protette. Va anche detto che parecchi paesi di provenienza di questi migranti sono stati e sono ancora attualmente teatro di guerre civili provocate dalle false guerre come quelle avvenute in Irak, Afghanistan, Libia, Siria, ecc. dove sono stati spesi trilioni di dollari/euro e il tutto era basato su una falsa guerra al terrorismo. Al contrario con queste false azioni militari che sono volte a gonfiare l’industria bellica, abbiamo proprio seminato il terreno per questi esodi di massa, distruggendo anche quel poco di stabilità che c'era coi vari dittatori (vedi Gheddafi, Saddam Hussein, Assad) e quindi la responsabilità è la nostra, come paesi e come abitanti. Tanto per citare un esempio importante, il califfo Al Baghdadi, comandante in capo dell’ISIS, esisteva già ai tempi di Saddam Hussein, ma era poco più che un criminale confinato in una piccola area e con poche possibilità di arrivare dove è arrivato ora. Riassumendo diciamo che si deve soccorrere chi è in pericolo e immediatamente dobbiamo farci carico di impedire le partenze. La tua proposta di rispedirli da dove sono arrivati non produrrebbe nulla di buono in quanto oramai questi viaggi della speranza non sono più tali, allo stato attuale sono un'arma politica e lucrativa di organizzazioni criminali e così facendo il ciclo continuerebbe con altre tragedie e l’arricchimento di questi delinquenti. In pratica sarebbe ancora una volta come dire che "sono tutti cavoli loro", anche quando sappiamo bene che è immorale, ingiusto e controproducente dirlo. Un saluto Emilio |
   
Giovanni Iscritto
Messaggio numero: 67 Registrato: 07-2012
| Inviato il martedì 28 aprile 2015 - 17:47: |
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(...) Il problema però è tra quanto si potrà fare? Per convincere l'Europa, l'America, l'Onu, le varie diplomazie ecc. passerebbero mesi e mesi se non anni. E nel frattempo ne son già arrivati 3 milioni di questi immigrati. Che facciamo? Ce li teniamo tutti questi che arrivano, che tra l'altro, una buona percentuali sono veri e propri criminali che porteranno solo violenza e terrore nel nostro territorio esattamente come dice lo stesso Meier nella Lettera 1958 punto 53? 53. "Un insospettato problema con i richiedenti asilo politico colpirà, prima del passaggio da un millennio all'altro, tutti gli Stati industrializzati, causando un turismo di asilanti politici a causa del quale immigreranno anche moltissimi elementi asociali che provocheranno un boom della criminalità, motivo per cui i beni di molti esseri umani non saranno più al sicuro, proprio come non lo saranno neanche più l'incolumità e la vita stessa." Ripeto: ce li dobbiamo tenere? (...) Una cosa è certa. Dobbiamo agire subito prima che sia troppo tardi. Grazie (Messaggio modificato da roberto il 01 maggio 2015) |
   
Roberto Moderatore
Messaggio numero: 83 Registrato: 03-2011
| Inviato il venerdì 01 maggio 2015 - 21:04: |
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Salve Giovanni, nel nostro tempo e per molto tempo ancora in futuro, siamo e saremo decisamente squilibrati e maldestri nell’uso della forza militare. Un solo intervento di natura militare non può risolvere il problema. Il tuo riferimento al punto 53 della “Lettera 1958” non è completamente corretto in quanto questo si riferisce ad eventi già accaduti in passato “prima del passaggio da un millennio all'altro”. Consideriamo comunque la situazione attuale, che ha certamente analogie con quanto riportato in quel punto e, che per certi aspetti, è anche più grave. Un problema di questo tipo richiede una soluzione sistemica e articolata ed ecco alcune cose che sicuramente dovremmo fare ma che, purtroppo, ci ostiniamo a non fare: 1. riconoscere a livello planetario il gravissimo problema della sovrappopolazione e ammettere di esserne afflitti; 2. determinare qual è la giusta popolazione sostenibile sia dal pianeta complessivamente, sia nei singoli Stati. Volendo, questo calcolo non dovremmo nemmeno farlo in quanto i Plejaren lo hanno già fatto per noi (lo puoi consultare sul nostro sito: sovrappopolazione/sovrappopolazione pagina principale/massima popolazione sostenibile per ogni nazione). Figurati se questa informazione “regalataci” viene presa in considerazione oggigiorno. Lo sarà in un futuro lontano, tuttavia. 3. iniziare una politica controllata di decrescita demografica sostenibile per raggiungere il numero corretto di abitanti; 4. individuare la localizzazione delle risorse naturali, industriali eccetera necessarie per la nostra vita e il nostro benessere e, soprattutto, determinarne una equa condivisione tra tutti; 5. creare una forma di coordinamento geo-politico a livello planetario vera ed efficace (non certo l'attuale ONU); 6. dotarsi di una forza militare costituita secondo criteri ben precisi (la descrizione e le caratteristiche di questa struttura non è oggetto di questo post) con cui intervenire risolutamente ove necessario; 7. smettere di depredare e sfruttare popoli e Stati al solo fine di ottenerne le risorse di vario genere. Lo sfruttamento da parte di Stati nei confronti di altri Stati o di lobby economiche nei confronti di tutti noi è ancora la normale prassi nel nostro tempo. Le soluzioni parziali, nelle quali il genere Umano attuale è bravissimo, sono destinate solo a peggiorare ulteriormente la situazione, come infatti sta accadendo. Poiché ci ostiniamo a non iniziare questo percorso i risultati non potranno che essere sempre più tragici. Quindi, come diceva già Emilio nella precedente risposta, dobbiamo sicuramente soccorrere coloro che sono a rischio della vita, stabilizzare anche con interventi militari internazionali i loro Paesi di origine per procedere a un rimpatrio secondo criteri ben precisi e, soprattutto, la Comunità Internazionale tutta deve iniziare una politica di aiuto e supporto presso i loro Stati di origine. E’ falso dire che queste persone si spostano tutte a causa di guerre che si svolgono nei loro Paesi, perché questo riguarda solo una parte molto minoritaria di individui. Al contrario, molti di questi migranti, come noi italiani in passato, si muove giustamente per cercare migliori condizioni economiche per vivere e proprio il miglioramento delle condizioni di sviluppo anche economico deve essere l’oggetto di un intervento di aiuto presso i loro Paesi. Scenario difficilmente realizzabile in una situazione come quella attuale. All’origine di tutto, lo evidenzio ancora, c’è il grave problema della sovrappopolazione mondiale. Un saluto, Roberto FIGU-Landesgruppe Italia |
   
Eagle1988 Iscritto
Messaggio numero: 8 Registrato: 04-2015
| Inviato il sabato 20 giugno 2015 - 00:11: |
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Sovrappopolazione accentuata soprattutto nelle nazioni del Terzo Mondo e di quelle in via di sviluppo (come Cina ed India) almeno in Occidente la crescita demografica è nulla, se non fosse per l'apporto costante derivante dall'immigrazione incontrollata. Io continuo a sostenere che essa sia voluta da certe oligarchie per creare una situazione caotica anche in Occidente. Convengo anch'io sul fatto che le attuali organizzazioni sovranazionali siano solo uno strumento in mano ad alta finanza ed industria, non hanno un proprio potere indipendente in grado di risolvere i problemi globali e molte politiche sono ancora del tutto nazionali. Comunque anche il livello culturale delle masse popolari è davvero deludente, non vedo la consapevolezza e soprattutto la lungimiranza necessaria per cambiare qualcosa e spesso sono complici del sistema. Si noti per esempio il disastro ambientale nella Terra dei Fuochi, dove le informazioni sono state celate per decenni (d'altronde quando chi indaga è uguale a chi inquina, cosa si può pretendere). Poveri Plejaren, va a finire che vengono incolpati loro per non essere intervenuti (ma se lo avessero fatto sarebbero stati criticati ugualmente) |
   
Davide Moderatore
Messaggio numero: 554 Registrato: 08-2002
| Inviato il martedì 14 luglio 2015 - 21:26: |
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Ciao "Eagle1988", La sovrappopolazione non è accentuata nelle nazioni del terzo mondo ma in luoghi come l’Europa e l’Italia in particolare. Con sovrappopolazione si indica l’eccessiva quantità di esseri umani in relazione alle risorse naturali presenti che possono sostenere la vita di queste persone. In questa tabella (vedi collegamento ipertestuale in fondo al post) vedi quanta popolazione la porzione di suolo arabile e suolo pascolabile di ogni dato paese sono in grado di sostenere. Per la precisione il Belpaese, che è per la maggior parte montuoso, potrebbe sfamare solo 1,4 milioni di persone senza importare alimenti dall’estero. La Cina -per esempio- è sì sovrappopolata ma ha un territorio molto grande quindi risulta meno sovrappopolata dell’Italia. La Cina ha una popolazione (1,3 miliardi ufficiale) 21 volte la propria capacità massima. L’Italia (62 milioni ufficiale) 44 volte la capacità massima. http://it.figu.org/index.php?option=com_content&view=article&id=40:massima-popolazione-sostenibile-per-ogni-nazione&catid=64&Itemid=44 un saluto, Davide |
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