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Totila Iscritto
Messaggio numero: 10 Registrato: 03-2005
| Inviato il sabato 10 dicembre 2005 - 22:15: |
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Penso che il problema della sovrappopolazione, sia irrisolvibile. Ammettiamo pure che questo pianeta, possa sostenere per milioni di anni, una popolazione (ideale,ipotetica, ormai)di 1 miliardo di abitanti. E quelli attualmente "in eccesso", dove li mettiamo? |
   
Davide Moderatore
Messaggio numero: 175 Registrato: 08-2002
| Inviato il domenica 11 dicembre 2005 - 14:22: |
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Ciao Totila, Il problema principale relativo alla sovrappopolazione, se si vogliono evitare o limitare le conseguenze disastrose che essa provoca, è quello di riuscire a bloccare le nascite seguendo dei cicli ben precisi. Non si tratta quindi di “sistemare altrove” o addirittura “eliminare” la popolazione in eccesso ma, adottando politiche e norme di controllo e blocco delle nascite ben precise e rigorose, di ridurre gradualmente la popolazione della Terra arrivando ad un numero realmente sostenibile per il pianeta di 529 milioni. Tutto questo è assolutamente fattibile e realistico. Occorre però che sia la popolazione che i governi diventino finalmente consapevoli del problema della sovrappopolazione, il peggiore di tutti i mali attuali del pianeta, e dei suoi devastanti effetti sulla convivenza, la disponibilità di acqua cibo e risorse naturali, il clima, la diffusione di pandemie e sui normali processi naturali della terra in genere. La sovrappopolazione però non è considerata come un male dalle multinazionali, dai governi, dalle associazioni a fini di lucro che hanno interessi ad avere un "mercato" maggiore. Tuttaltro. Tutti i potenti, tutti coloro cioè, che possono permettersi tenori di vita superiori alla media, agiranno a favore della sovrappopolazione. Chi ci rimetterà però sono tutti, noi inclusi. Esempi di quanto abbiamo detto sono visibili e chiari a tutti quali, per esempio, le politiche emanate a favore di famiglie numerose da parte di vari regimi quali, fascismo, nazismo, comunismo, religioni varie ("andate e moltiplicatevi") ecc. Non pensiamo che queste siano cose del passato. Le dichiarazioni più o meno trasversali di politici o di religiosi di spicco anche nel nostro paese vanno tuttora nella stessa direzione. Essi terrorizzano la gente con la paura che gli italiani si estingueranno. Un territorio montuoso e molto limitato come quello dell'Italia sarebbe in realtà in grado di nutrire poco più di 2 milioni di persone. La Nuova Zelanda (che un territorio per estensione simile all'Italia), per confronto, ha circa 3,8 milioni di abitanti e non si sono mai posti il problema dell'estinzione. La soluzione, come per tutti i problemi del mondo, è una : che le persone comincino a ragionare con il proprio cervello e non diano retta a potenti che fanno il puro e mero loro interesse. Lo stesso vale per le religioni, le ideologie, le guerre ecc ecc. quando le persone del mondo cominceranno a pensare in maniera autonoma e ragionata, non vi saranno più guerre e ci si renderà conto che una popolazione come quella attuale è tuttaltro che sostenibile dal nostro unico e maltrattato pianeta Terra. Una saluto, Davide e Andrea |
   
Totila Iscritto
Messaggio numero: 11 Registrato: 03-2005
| Inviato il giovedì 13 luglio 2006 - 15:24: |
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Salve Davide, in una sua risposta su questo importantissimo ed intricato problema della sovrappopolazione, Lei scrive:" ridurre gradualmente". Potrebbe estrapolare il significato di queste due parole? E con esempi pratici e comprensibili? Grazie. Totila |
   
Davide Moderatore
Messaggio numero: 183 Registrato: 08-2002
| Inviato il sabato 15 luglio 2006 - 15:27: |
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Salve Totila, ridurre gradualmente la popolazione della Terra, significa che per combattere il problema della sovrappopolazione non bisogna interrompere le nascite completamente da un giorno all'altro, bensì ridurre la popolazione in tutto il pianeta gradualmente. E' però sbagliato pensare però che solo l'Asia o l'Africa o l'india siano affette dal problema della sovrappopolazione, poiché l'Europa e l'Italia soni incredibilmente sovrappopolate. L'Italia è un paese prevalentemente montuoso e le poche aree pianeggianti e coltivabili non sarebbero lontanamente in grado di sostenere gli oltre 58 milioni di persone che vi abitano. Secondo una stima, solo poco più di 2 milioni di persone potrebbero vivere in Italia. Le misure che propone la FIGU sono dette del "ciclo dei 7 anni" e sono valide se tutti i paesi del mondo le applicano simultaneamente. Significa che, secondo il "Ciclo dei 7 anni", solo determinati gruppi di persone (secondo gruppi stabiliti alfabeticamente - vedere sul nostro sito in inglese o in tedesco per i dettagli) possono procreare secondo intervalli prestabiliti, e in un numero mai superiore a 3 figli per coppia. Questa politica di stop ciclica delle nascite consiste nel: - Completo stop mondiale per 7 anni di tutte le nascite - Possibilità di concepimento secondo permesso prestabilito per 1 anno - Completo stop mondiale per 7 anni di tutte le nascite - Possibilità di concepimento secondo permesso prestabilito per 1 anno Il tutto deve essere portato avanti per tanti anni quanti ne servano affinché il numero degli abitanti della Terra non abbia raggiunto un livello sostenibile dal nostro pianeta e simultaneamente in tutti i paesi del mondo. Naturalmente ci sono molti altri requisiti necessari alla coppia affinché le venga permessa la procreazione. Ne citiamo alcuni: presa della piena responsabilità nei confronti del nascituro, quale sicurezza economica, stabilità affettiva tra i partner, ecc. (ad esempio sono necessari minimo 3 anni di convivenza prima di procedere alla procreazione di un figlio, un'età minima di 33 anni per l'uomo e 28 per la donna per procedere al concepimento). Vi sono moltissimi altri prerequisiti necessari (tutti rotanti attorno al tema responsabilità) che possono essere trovati sul nostro sito sia in lingua inglese che in tedesco. In italiano ci stiamo ancora lavorando, ecc. Molte persone possono considerare queste misure come qualcosa di inumano, in quanto il poter generare dei figli è considerato come un diritto sacro e intangibile da moltissimo tempo. La realtà è chiara e semplice e pesante come un macigno sulla testa di tutti: sulla testa di chi voglia e di chi non voglia vedere la realtà. La verità è che la Terra non ce la fa più da un pezzo a sostenere tutti e di questo dobbiamo rendercene conto senza perdere tempo. Sul nostro pianeta possono vivere 529 milioni di persone, non di più. Salome, Davide |
   
Aniello Iscritto
Messaggio numero: 14 Registrato: 09-2009
| Inviato il sabato 10 ottobre 2009 - 19:25: |
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salve, se non erro ci saranno dei cataclismi sul nostro pianeta,quindi non saranno già questi a far ridurre di gran numero e in modo drastico la popolazione terrestre? salome aniello |
   
Davide Moderatore
Messaggio numero: 325 Registrato: 08-2002
| Inviato il domenica 11 ottobre 2009 - 20:25: |
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Salve, sperando che sia qualcosa di esterno alla nostra volontà a portare una riduzione della popolazione terrestre vale a commettere ancora un gravissimo errore. Per fare un'analogia sarebbe come sperare che qualcuno ci aiuti per un problema che non abbiamo capito e che vogliamo superare. Ma prima o poi, quando il problema si ripresenta, ci ritroveremmo a doverlo affrontare. Evitare quindi i problemi non è mai la soluzione corretta. La sola via percorribile per ridurre la popolazione è che le persone divengano consapevoli del fatto che la gigantesca sovrappopolazione terrestre sta soffocando e facendo morire la Terra con tutta la sua fauna e la sua flora e che questo si ripercuoterà sugli esseri umani con cataclismi vari ed innumerevoli vittime. Se un cataclisma riducesse la popolazione mondiale rappresenterebbe certo un "sollievo" per il pianeta, ma non avendo noi imparato la lezione, nel giro di pochi anni o di decenni, la popolazione tornerebbe a livelli spaventosamente elevati. Una soluzione vera deve quindi sempre e senza compromessi andare alla radice del problema ed estirparlo definitivamente. Salome, Davide |
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