Autore |
Messaggio |
   
Iulian Nuovo Iscritto
Messaggio numero: 3 Registrato: 08-2011
| Inviato il venerdì 26 agosto 2011 - 21:25: |
|
seguendo i telegiornali,spesso ci si impatte nei reportage di cui il tema è il sovraffollamento delle carceri.Naturalmente come spesso accade,e come nelle altre problematiche attuali,non si accenna mai quale sia la causa scatenante,ossia la sovrappopolazione. Perchè le carceri scoppiano? Semplice,siamo in troppi,una parte della popolazione non riuscendo a trovare lavoro(non considerando quelli che di lavorare non ne hanno voglia),per sopravvivere finisce per commettere dei crimini;complice poi,anche la massiccia immigrazione clandestina,e la frittata è fatta ! Per questi sovraffollamenti delle carceri,i Plejaren cosa consigliano? Salome Alberto |
   
Davide Moderatore
Messaggio numero: 401 Registrato: 08-2002
| Inviato il giovedì 08 settembre 2011 - 20:28: |
|
Ciao Alberto, Sostanzialmente ciò che scriviamo noi, basandoci sugli insegnamenti dei Plejaren e di Billy Meier, è anche ciò che consigliano i Plejaren. A tal proposito puoi leggerti questo articolo scritto nel 2002 da Günter Neugebauer di cui ho riportato un estratto a seguire. Questo articolo spiega perchè il sistema giudiziario e penitenziario in genere qui sulla Terra non funziona come dovrebbe. La questione si fonda essenzialmente sulla nostra sbagliata comprensione del concetto di responsabilità e come conseguenza non possiamo essere in grado di capire come 'correggere' effettivamente i criminali e nemmeno abbiamo le capacità/conoscenze per strutturare una soluzione definitiva che porti ad una vera società pacifica in tutto il mondo. Fino a quando le punizioni non saranno ferme ma umane al contempo e basate sulle uniche leggi valide eternamente e in tutto l'universo, che sono le leggi della Creazione, ma saranno basate su leggi fatte artificiosamente dall'uomo, ovvero fondate sulla vendetta, sulla punizione corporale e psicologica, sull'annientamento della dignità umana ecc. l'uomo della Terra ricadrà sempre negli stessi errori e non riuscirà a sganciarsi da questo circolo vizioso di un mondo criminale. A questa distruttiva ignoranza si aggiunge anche il problema della sovrappopolazione che contribuisce ad aggravare il problema carcerario. La percentuale di criminali è sempre la stessa come nel passato, nonè aumentata. Ma più grande è la popolazione tanto più elevato è il numero di questi individui che, per esempio nelle grandi città, tenderanno ad unirsi in bande organizzate per colpire la società e le persone oneste che vivono del loro sano e duro lavoro saranno le uniche e prime vittime di tutto ciò. Riporto qui la prima part del testo di Günter Neugebauer (che può essere letto per intero qui : http://it.figu.org/index.php?option=com_content&view=article&id=56:la-responsabilit&catid=38:spiritualita&Itemid=47. --------------------------------------- Il motivo per cui reati e gravi delitti vengono puniti in maniera assolutamente insufficiente è causato da un lato dal rifiuto della responsabilità, da un decadimento generale e da una soglia inibitoria sempre più bassa nei rapporti tra gli esseri umani, e dall'altro da sentenze giudiziarie sempre più clementi. Reati quali abusi, maltrattamenti nei confronti dei bambini, violenze di ogni genere, l'investimento automobilistico in stato di ebbrezza e omicidi in generale, indipendentemente dai motivi per i quali siano stati commessi, non vengono sufficientemente puniti dalla nostra giustizia. I colpevoli devono essere isolati per tutto il resto della loro vita, senza eccezione. È un errore madornale della nostra psicologia attuale il pensare che si possa curare in certi casi uno stupratore di bambini con adeguate terapie. Per questo motivo tali individui, così come gli assassini ed i violentatori, devono essere allontanati dalla società fino alla loro morte. Naturalmente all'interno della FIGU siamo fermamente contro la pena di morte, perché ogni uomo, indipendentemente dal reato che abbia potuto commettere, deve avere la possibilità di riconoscere il suo errore e di rimuoverlo spontaneamente e senza costrizione. Per questo motivo tali colpevoli devono essere sì isolati dalla società, senza però che vengano puniti o maltrattati né fisicamente, né psicologicamente. Questi individui dovrebbero lavorare per la loro sopravvivenza e provvedere alla loro vita facendosi carico della propria responsabilità. Bisogna inoltre però assicurarsi costantemente che essi ne siano all'altezza. Un luogo adatto per tale provvedimento potrebbe essere per esempio un' isola sperduta, sulla quale far soggiornare questi colpevoli. Severamente sorvegliati con mezzi adeguati in un' area chiusa per impedire qualsiasi tentativo di fuga. Verrebbero naturalmente assistiti dal punto di vista sanitario e non semplicemente abbandonati a loro stessi. Non si tratta quindi di usare vendetta nei confronti di questi esseri, che hanno sbagliato, né di rifiutarli come persone e nemmeno di distruggerli come individui, ma di continuare a trattarli come esseri umani con il dovuto rispetto, pur quanto grande sia stata l'infamia del reato commesso. Se non incominciamo al più presto, non solo a mettere in dubbio l'intero sistema giudiziario a livello mondiale, ma a cercare anche modelli di pena adatti e sostitutivi di quelli attuali da tempo superati, e di migliorarli, saranno gli onesti, rispettabili e pacifici cittadini i soli perdenti del nostro sistema giudiziario e della società, come già oggi accade. Oggi non si giudica più secondo il buon senso e la ragione, ma secondo parametri che sono spesso lontani dalla realtà. A nulla serve quanto fanno le istituzioni competenti per far sì che in questi colpevoli cambi qualcosa in meglio e consapevolmente e che anche le vittime e la popolazione abbiano la sensazione che contro i vari reati (assassinii, stupri e pedofilia, ecc.) venga fatta commisurata giustizia. In molti casi i sistemi giudiziari in tutto il mondo non comminano ai colpevoli pene appropriate e/o commisurate. In molte nazioni occidentali, persone accusate di aver perpetrato violenze sessuali vengono condannate al massimo da due a cinque anni di prigione. La stessa cosa avviene per quelle persone che, ubriache, si mettono al volante e a volte ammazzano altre persone: anche in questo caso i sistemi giudiziari in generale non condannano i colpevoli nella maniera più appropriata. Alla stessa maniera altre persone che commettono reati di minore entità finiscono in galera per periodi indefiniti o addirittura in alcuni paesi vengono sentenziati a morte. I trattamenti ai quali i colpevoli vengono condannati non migliorano affatto la loro condizione dal punto di vista della consapevolezza di queste persone. In realtà questi trattamenti non fanno assolutamente nulla nel guarire il processo malato di pensiero in questi individui. Il risultato è chiaramente visibile da chiunque. Il numero di crimini non è mai diminuito e le persone che una volta sono uscite di prigione, tendono a commettere gli stessi crimini per i quali furono a loro tempo condannati. Saper riconoscere e ammettere i propri reati è uno dei passi fondamentali per porre limiti ad eventuali delitti futuri. Riguardo anche l'intera politica famigliare vale il fatto di porre fine a certe omissioni di responsabilità fondamentali all' interno della nostra società e, specialmente per i bambini, di creare tutte le premesse per permettere loro finalmente una vita dignitosa. Naturalmente questo deve essere richiesto non solamente allo Stato, ma soprattutto ad ogni singolo individuo all' interno del matrimonio o di una convivenza. Qui si tratta soprattutto delle relazioni all'interno delle quali si decide di avere un bambino. Com'è possibile che per una esercitare una professione, per guidare un'automobile o per svolgere mansioni particolari sia sempre richiesto un addestramento, una formazione, la patente, o un'abilitazione e che si debbano sostenere esami per qualificarsi a fare questo o quello, e quando invece i bambini possono essere messi al mondo da chiunque, senza superare nessun esame? Non ha importanza che i genitori siano alcolizzati, drogati, semplicemente teen-agers o che il fatto di avere un bambino sia solo un mezzo per rafforzare una relazione. Non importa che non ci sia nessuna prospettiva per il futuro o che i genitori siano totalmente incapaci di essere padroni della propria vita. La domanda che i genitori si dovrebbero porre “siamo abbastanza maturi”, “la nostra situazione finanziaria ci permette di crescere un figlio” e inoltre la più semplice domanda di tutte: ”Il nostro legame è tanto forte da poter durare fino alla morte?”, quasi sempre non viene neanche posta. Le relazioni oggigiorno non vengono più costruite facendo faticosamente piccoli passi insieme, tra alti e bassi. Spesso si abbandona il partner alla prima difficoltà, per iniziare una nuova relazione dove si presenteranno gli stessi problemi che non si sono saputi risolvere nella prima. La sessualità spesso viene confusa con l'amore e il concetto del vero amore e dell'unione, che sono fondamentali per vivere insieme, vengono considerati sempre di più come aspetti secondari. Intanto sembra assolutamente naturale che la maggior parte dei bambini nasca da relazioni che si basano su fondamenta inaccettabili atte a garantire loro un futuro positivo. Succede che in queste relazioni i rispettivi partner non conoscano neanche loro stessi, per non parlare poi del vederci chiaro su che cosa significhi la vera collaborazione, base per un'unione duratura. [...] ---------------------------------- La sovrappopolazione è anche la causa alla base del dramma dell'immigrazione. Se ogni paese avesse una popolazione adeguata alle risorse naturali ci sarebbe il potenziale e la reale possibilità di sfamare tutti i cittadini di tale paese attingendo esclusivamente dalle risorse disponibili nel territorio nazionale. Un paese come l'Italia non può né permettersi di crescere in numero (italiani autctoni), nemmeno di accogliere ulteriori persone in quanto il nostro territorio potrebbe a calcoli fatti sfamare circa 1,4 milioni di persone. Ciao, Davide (Messaggio modificato da davide il 08 settembre 2011) |
   
Giuseppe Iscritto
Messaggio numero: 20 Registrato: 07-2009
| Inviato il sabato 01 ottobre 2011 - 06:27: |
|
Salve volevo sapere se nonostante le loro supertecnologie, i Plejaren sono stati costretti ad impiantare microapparati, nel corpo dei detenuti più indisciplinati (che creavano problemi ai sorveglianti o ai mezzi che li dovevano monitorare),capaci di neutralizzare i geni responsabili delle loro azioni negative. Grazie Giuseppe |
   
Davide Moderatore
Messaggio numero: 408 Registrato: 08-2002
| Inviato il lunedì 03 ottobre 2011 - 20:09: |
|
Salve Giuseppe, non lo sappiamo. Oggi su Erra (pianeta su cui risiedono i Plejaren) non esiste più la criminalità. Al tempo in cui questa era ancora presente, coloro che avevano commesso dei delitti venivano esiliati in aree disabitate (e.g. isole, luoghi remoti, ecc.) dove potevano vivere del proprio lavoro (e.g. agricolo, ecc.) e riflettere sul senso della vita, sul rispetto del prossimo, sui veri valori morali e su quanto necessario a modificare il loro modo di veder le cose, ecc. In definitiva venivano tenuti lontano dalla società per proteggere quest'ultima e, al contempo, sottomettere i detenuti ad una punizione umana che desse loro la possibilità di correggersi, senza violenza né fisica né psichica. saluti, Davide |
   
Davide Moderatore
Messaggio numero: 413 Registrato: 08-2002
| Inviato il mercoledì 05 ottobre 2011 - 21:22: |
|
Salve, data la notevole mole di informazioni scambiata tra i Plejaren e Billy, qualcosa a volte ci sfugge. Una persona del nostro gruppo a trovato l'informazione per quanto concerne l'impianto di microchip operato parecchio tempo dai Plejaren su detenuti con problemi comportamentali. Riporto qui la traduzione di un estratto del contatto numero 217 del 8 maggio del 1987 alle 02:07 tra Billy e Quetzal. Quetzal 13. Per poter garantire la sicurezza tra i detenuti stessi e affinché non si verificassero differenze e non avessero luogo insurrezioni, ma anche per impedire la nascita di raggruppamenti e per quindi impedire assassinii e omicidi, i nostri scienziati del tempo esperti di sicurezza svilupparono dei chip del comportamento, o per meglio dire, dei chip della sicurezza che venivano impiantati nel cervello dei detenuti. 14. Questi chip erano costruiti in maniera tale da poter controllare il comportamento dei detenuti affinché nessuna aggressione, nessuna brama di potere, nessuna forma di odio, nessuna sete di vendetta potesse scatenarsi ma che tutto ciò venisse ridotto al punto tale che uno smorzamento di queste pulsioni distruttive permettesse ai detenuti di elaborarle in tranquillità e ragionevolezza. 15. Tutto ciò era dunque mirato a permettere l'elaborazione da parte dei detenuti di tali situazioni improvvise e che non potessero più presentarsi differenze e degenerazioni. 16. Questo non significava però che i detenuti venissero privati della propria volontà e della propria libertà decisionale in quanto queste erano assolutamente garantite. Salome Davide |
   
Giuseppe Iscritto
Messaggio numero: 22 Registrato: 07-2009
| Inviato il giovedì 06 ottobre 2011 - 09:10: |
|
Salve Grazie Davide per questa precisazione e per l'indicazione dell'anno del contatto tra Billy e Quetzal che non riuscivo a ritrovare.Per quanto riguarda le informazioni di Neugebaier sui mali della nostra giustizia,quanto si dovrà aspettare perchè si incominci a ragionare così e l'isolamento di un essere umano (che ha commesso reati gravi), fino alla sua morte, non venga considerato come una punizione molto più grave del reato commesso? Grazie Giuseppe |
   
Davide Moderatore
Messaggio numero: 415 Registrato: 08-2002
| Inviato il sabato 08 ottobre 2011 - 20:51: |
|
Salve Giuseppe, dipende da ogni singola persona e dipende da quando verrà compreso cosa significa "umano", "punizione umana", "rettificazione del problema in maniera naturale", ecc. Il grosso del problema è la non conoscenza di come funziona la psiche umana, il pensiero, le leggi della Creazione ecc. E in questa ignoranza pensiamo du punire brutalmente chi ha commesso brutalità e ci chiediamo perchè le cose non funzionino. Oppure, agiamo in maniera diametralmente opposta portando il buonismo ed il garantismo a livelli di degenerazione. Il motivo per cui questi estremi sono sbgaliati è lo stesso : ignoranza sul vero funzionamento del pensiero e delle forze che lo tramutano in realtà, nonché della legge di causa ed effetto ecc. Non comprendiamo inoltre che la società va tutelata e protetta, ma che al contempo vanno protetti anche i detenuti allontanandoli, ma non abbandonadoli a loro stessi; facendo in modo di dar loro tempo e possibilità di capire, di lavorare su sé stessi e di comprendere. un saluto, Davide |
|