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Messo alla prova

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Autore Messaggio


Hope
Iscritto

Messaggio numero: 5
Registrato: 01-2007
Inviato il lunedì 22 gennaio 2007 - 17:52:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Ciao,
Ho deciso di scrivere questo post non per farmi bello o comunque parlare bene di me
stesso, ma perchè vivo un momento di travaglio interiore.

Sono un lavoratore precario, me la cavo facendo siti Web & Programmi vari.
Mi piace larorare in proprio e non ho ancora una partita IVA perchè non dispongo di
sufficiente clientela da garantirmi un reddito minimo, per non andare in perdita.
Quindi vado di "Contratto a Progetto" in "Contratto a Progetto" con tutto quello di
negativo che ne segue.
In questi giorni, un amico che si dedica alla politica locale mi ha parlato di un
possibile posto di lavoro in un comune e mi ha proposto una "via secondaria" di
ingresso a quel posto.
Quindi il tutto avveniva senza un regolare bando, bensì in maniera .... beh, immaginatelo.
Dopo 24 ore di pensieri di ogni sorta mi sono sentito veramente attratto dall' offerta.
Provate ad immaginare, si lavora dalle 8:30 alle 14:00, si lavora il minimo e mi prendo
€1000 netti al mese, dimenticavo che qui il contratto è a tempo indeterminato.
Un po diverso dalla mia situazione attuale.
Nonostante tutto ho deciso di non accettare.
Sono rimasto coerente con le idee che ho sempre avuto: niente favoritismi, niente corruzione!
Se il mondo oggi va come va è anche per questo genere di cose.
Ce l'ho sempre avuta a morte (brutti pensieri lo so) con i vari privilegiati in giro per l'Italia,
i vari paraculi (sembra una parola volgare ma è italiana) che popolano lo stato stesso, c'è
gente che venderebbe l'anima al diavolo per un'occasione come la mia:
"La furbata che ti mette a posto la vita".
Rimanere coerente con le proprie idee pero' significa anche sofferenza.
Sono stato messo alla prova, non so da chi o cosa perchè non credo in Dio, e ora sto' pagando il
prezzo di andare contro corrente, spero sia il verso giusto.
Pero' Non mi conviene certo raccontarla in giro.
Sapete, verrei chiamato cog...ne! Ancora brutte parole, scusatemi.
Quello che sto' pagando è un momento di pena, dentro di me.
Non è un prezzo da poco. Ti rimane l'amaro in bocca.
Ma ho deciso di essere un uomo, conti quel che conti.


Emilio
Moderatore

Messaggio numero: 142
Registrato: 04-2002
Inviato il martedì 23 gennaio 2007 - 05:55:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Ciao Hope,

secondo me, e questa è una mia personale opinione, avresti potuto accettare.

Naturalmente questo lo avresti potuto fare solo se in cambio non ti è stato chiesto niente.

Ora non ho capito bene la questione come si pone, ma se si tratta di avere un aiuto da un amico, se questa azione non danneggia nessuno, se ritieni che il posto sia da te meritato e se tutto questo può permetterti di fare una vita normale e stabile, alora perché no dico io?

Io sono imprenditore, un piccolo imprenditore e per esperienza ti posso dire che agli inizi ho assunto persone che non conoscevo.

Me ne sono capitate di tutti i colori.

Poi in seguito ho incominciato a prendere solo persone che mi sono state consigliate.

Queste persone per così dire "consigliate" lavorano per me da oltre 12 anni e non mi hanno mai dato un problema.

Lo so che a volte se non hai conoscenze è dura, ed è proprio per questo che le occasioni, sempre che non generino quanto scritto sopra, vanno prese al volo.

Un saluto e speriamo che ti sistemi.

Salome

Emilio


Andrea
Moderatore

Messaggio numero: 58
Registrato: 11-2004
Inviato il martedì 23 gennaio 2007 - 10:54:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Ciao Hope,

A volte nella vita occorre fare dei compromessi tra la legittima fedeltà ai propri principi e un pragmatismo che ci spinge, talvolta, a fare di necessità virtù, cioè a trarre il meglio dalle situazioni che si presentano per non complicarci troppo la vita.

Sta comunque ad ogni singola persona valutare, di volta in volta, quando il compromesso è accettabile e utile e quando no.

Per parte mia ti posso dire che lavorando da alcuni anni in un Comune, ho potuto constatare che favoritismi, nepotismo, intrighi e scorrettezze di ogni tipo sono purtroppo all'ordine del giorno e quasi mai (le eccezioni confermano la regola) si viene assunti per meriti e attraverso regolari concorsi.

Tra l'altro anche la mia situazione non è molto diversa dalla tua.

Putroppo in un paese come Italia contano di più le conoscenze, gli appoggi e le raccomandazioni che i meriti e le capacità effettive delle persone.

Questo, come si sa, costringe, molti di coloro che non vogliono scendere a compromessi e che ne hanno la possibilità, ad andare a lavorare all'estero.

A volte penso che è davvero bizzarro, per usare un eufemismo, un paese che importa da tutto il mondo e paga fior di miliardi calciatori, ma anche presentatori televisivi spesso mediocri e dà invece circa 800 euro al mese con contratti precari ai giovani ricercatori.

Poi senti i politici dire che la ricerca e i giovani sono il futuro del paese !

Sarebbe ora di invertire decisamente rotta, ma ancora una volta dipende da noi, dal fatto cioè che i cittadini prendano findalmente coscienza della loro reale forza e possibilità di cambiamento della società e comincino a darsi concretamente da fare, magari anche attraverso piccoli gesti, per cambiare le cose.

Anch'io ti auguro di trovare quella stabilità lavorativa che conferisce maggiore serenità e sicurezza nella propria vita.



Salome
Andrea
Andrea Bertuccioli


Irmetta
Nuovo Iscritto

Messaggio numero: 3
Registrato: 12-2006
Inviato il mercoledì 24 gennaio 2007 - 23:01:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Ciao Hope,
leggendo la tua storia, mi è venuto in mente un mio fratello che ha lavorato all'ufficio acquisti di una provincia dell'Italia del Nord. Si era licenziato perché era stufo di doversi continuamente difendere dalle cosiddette tangenti che gli venivano offerte. Da allora non ha più avuto un posto di lavoro fisso. Da anni fa il supplente in varie scuole. Ha tre figli da mantenere e un affitto da pagare.
Non so se è convinto di aver fatto la scelta giusta, ma so che non si mai lamentato e non ha chiesto aiuto a nessuno.

Se tu hai rifiutato quella offerta, significa che non faceva per te. In quel ambiente ti saresti sicuramente sentito a disagio, infelice e fuori luogo. Non essere in accordo con cui o per cui si lavora, nel tempo crea conflitti a lungo andare logora. Certo che si può, e delle volte è assolutamente necessario, scendere ai dei compromessi, ma se ciò richiede andare contro i propri principi, la cosa si complica.

E’ importante che non ti scoraggi, non perda la fiducia in te stesso e che tu abbia la convinzione che quello che sai fare e offrire, magari qualcuno da qualche parte, lo sta proprio cercando.
Vai avanti e fai progetti, che devono essere reali, realizzabili e logici. Poniti una precisa meta, perseguila e vedrai che alla fine la raggiungerai. Si può anche sognare un po’.

Billy dice: “un pensiero (idea) è un’azione che deve ancora nascere”.

Non perdere la speranza, Hope!

Salome

Irma


Hope
Iscritto

Messaggio numero: 7
Registrato: 01-2007
Inviato il venerdì 26 gennaio 2007 - 01:52:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Anche se questi giorni non ho risposto ho comunque letto le risposte e vi ringrazio molto per avermi fornito il vostro punto di vista.
Troppi idealismi forse si trasformano in una zavorra troppo pesante da poter sostenere, meglio alleggerirsi un poco e vivere un'esistenza più adatta, più pragmatica, più leggera.
Se il risultato è una maggiore stabilità e felicità, perchè non adattarsi, forse avete ragione voi. Le vostre sono dopotutto esperienze di vita, di errori, di cambiamenti, di successi.
Pensavo che la consapevolezza potesse essere ricercata nelle nobili virtu' dell'uomo, ma neppure l'idealismo e' sufficiente per raggiungere un tale facolta'.
Quanti Kg di Zavorra sarò disposto ad abbandonare per salire, per ottenere più coscienza di me stesso?
Questa è la vera sfida.

Grazie e Ciao.

Hope

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