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Forum discussione della FIGU » Sovrappopolazione » Sull' argomento della Sovrappopolazione « Precedente Seguente »

Autore Messaggio


Totila
Nuovo Iscritto

Messaggio numero: 2
Registrato: 03-2005
Inviato il domenica 24 aprile 2005 - 16:05:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Questa è la prima volta che scrivo in questo Forum e vorrei porre una serie di domande

1) Essendo il nostro Pianeta, adesso popolato molto più di quanto le
sue risorse consentano, come si può fermare a livello internazionale
(oppure " rallentare" ) il ritmo delle nascite?

2) Quali probabilità di successo, avrebbe una campagna di sensibilizzazione in proposito, che difficilmente potrebbe essere attuata in maniera capillare?

3) Come fare per sradicare una convinzione,basata sul presupposto (giusto) che ogni essere umano è libero di agire come meglio crede?
Cordialmente

Totila


Davide
Moderatore

Messaggio numero: 152
Registrato: 08-2002
Inviato il lunedì 25 aprile 2005 - 13:22:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Ciao Totila,
Benvenuto sul nostro forum.

1) Per fermare il livello delle nascite, la FIGU propone una politica di controllo sulla natalità detta dei "7 anni" secondo la quale, in maniera ciclica, venga dato il permesso di generare figli secondo criteri ben precisi. Questo metodo viene spiegato anche in un testo che abbiamo pubblicato sul nostro sito in italiano e che puoi vedere qui : http://it.figu.org/text/sovrappopolazione.htm.

2) Una campagna contro la sovrappopolazione verrebbe combattuta sicuramente con ogni mezzo in quanto andrebbe a ledere gli interessi di potere ed economici di tutti i potentati temporali, religiosi ed economici, come per esempio le multinazionali, i governi dei vari paesi, le grandi religioni organizzate ecc. La Terra, il nostro pianeta, è limitato e non può sfamarci tutti. Gli irresponsabili che ci guidano ci portano tutti verso il baratro. Il tutto passa però attraverso il libero ragionamento delle singole persone. Se io, in prima persona, mi rendo conto di questo e ne divento realmente consapevole, allora questo è un vero e importante inizio. Alla stessa maniera, altre persone se ne renderebbero conto e via così. In altre parole, la salvezza del mondo passa attraverso la riconoscenza e la presa di responsabilità su come stiano veramente le cose. E per fare questo nessuno di noi può costringere gli altri a capire o a "convertirsi" al nostro modo di pensare. Questo sarebbe da criminali. E' invece necessario portare le informazioni in maniera neutra e lasciare al libero arbitrio della singola persona la scelta di come comportarsi. Solo questa è la base del vero, totale e duraturo cambiamento.

3) Una coppia può tranquillamente generare anche un massimo 3 figli. Ma, prima di fare ciò, i potenziali genitori dorvebbe chiedersi se sono realente in grado di garantire ai figli una stabilità famigliare (nella quale crescere secondo valori sani e precisi), una stabilità economica (che garantisca loro di poter studiare nel caso in cui decidano ciò; oppure di non soffrire la mancanza di cibo o di vestiti), una stabilità morale (due genitori estremisti, o settari o che fanno uso di stupefacenti ecc. non potrebbero mettere al mondo dei figli); una stabilità affettiva (se i genitori non vanno d'accordo, è assurdo e pazzesco pensare che un figlio sia la soluzione ai loro problemi). Tutto passa quindi attraverso una forte presa di responsabilità dei genitori che, guardando al futuro ed analizzando in maniera trasparente il proprio modo di vivere, di ragionare e di garantire un futuro dignitoso al bimbo in arrivo. In altre parole tutto passa attraverso la responsabilità. Quando due persone vogliono un bambino, devono innanzitutto pensare che si tratta di un essere umano, di un uomo o di una donna e che, tutto ciò che essi fanno nei primi anni della sua vita, influenzerà in maniera definitiva la sua personalità, il suo modo di vedere le cose ecc. La responsabilità dei genitori è, in definitiva, l'influenza che questi possano avere sulla vita di una persona. Il fatto di pensare che la provvidenza o cose del genere aggiusti tutto, è da irresponsabili e criminali. Ci sono poi coppie che fanno dei figli perchè la società o i parenti o gli amici lo richiedono, oppure perchè altrimenti poi diventano troppo vecchi. Questi sono purtroppo esempi che vediamo nella vita di tutti i giorni.

Se tutte le persone del mondo fossero responsabili di loro stesse, di cosa farne della propria vita, delle loro azioni, ergo: mettere al mondo dei figli, o assicurare loro una vita dignitosa, del fatto di non permettere che i tiranni possano fare il loro bel gioco o lasciare anche che dei politici possano fare il loro interesse personale, se tutte le persone fossero responsabili, non ci sarebbero problemi e la vera pace regnerebbe su questo bellissimo pianeta.

I Plejarani non sono più fortunati di noi. Diciamo che si sono rimboccati le maniche migliaia di anni prima di noi e adesso godono dei frutti che questo incredibile impegno ha portato loro.

Ciao,
Davide


Davide
Moderatore

Messaggio numero: 153
Registrato: 08-2002
Inviato il mercoledì 27 aprile 2005 - 21:57:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Ciao a tutti,


va aggiunto che il problema della sovrappopolazione è strutturale. E'un problema che parte nella testa e nella cultura di ogni essere umano e nell'assenza di responsabilità nel momento in cui una persona o una coppia pianifica (o non pianifica affato ahinoi) di avere un figlio. E' un problema non nato recentemente, ma che i governi, le religioni e le grandi organizzazioni hanno incoraggiato e addirittura osannato : "Andate e moltiplicatevi"; oppure anche in certe canzoni si riscontra la frase: "Gli spermatozoi, l'unica forza, tutto ciò che hai"; oppure il vecchio detto: "Quando arriva un bel bambino, la provvidenza gli dà il suo bel fagottino", ecc.

La virilità oppure la fecondità, sono valori che hanno preso un peso sproporzionato e illogico nelle varie culture qui sulla Terra. Non vi è nulla, a parte la ragione e la responsabilità, che contrasti e che argini questo dilagante modo di vedere le cose. Capisci ancora di più che alle genti più povere, alle quali magari è stato tolto anche l'unico mezzo di sostentamento (es. il loro appezzamento di terra da coltivare e col quale campare), non resta altro che la soddisfazione di una prole numerosa. In queste condizioni è quasi praticamente impossibile far capire loro l'importanza e la responsabilità necessaria nel generare un figlio.

Ora, certamente siamo in una situazione di emergenza, che si è venuta a creare ed è cresciuta a causa di un modo di pensare irresponsabile. Essendo la popolazione della Terra cresciuta in maniera praticamente esponenziale, ci troviamo oggi pochissimo tempo a disposizione per mettere a posto le cose.

Una cosa è certa, possiamo solo informare le persone, non possiamo né convincerle, né convertirle, né obbligarle a credere a ciò che diciamo. Se una persona, dopo aver preso le necessarie informazioni, compie un ragionamento e trae una conclusione, questa conclusione ottenuta attraverso il proprio lavoro intellettuale, ha un valore ed un peso enorme ed ha il vigore di poter diffondere le nostre informazioni ulteriormente, in maniera convinta ed efficace.

Pensa che è ormai certo che in futuro, in alcune nazioni, si promulgheranno leggi secondo le quali la procreazione non autorizzata verrà punita con la pena di morte. Questo ti da un'idea del punto in cui potremo arrivare. Non so dirti quanti miliardi di persone saremo a quel tempo, ma ti posso solo dire che già adesso siamo in troppi e che la Terra scoppia.

Ciao,
Davide


Rei
Iscritto

Messaggio numero: 196
Registrato: 02-2003
Inviato il venerdì 18 gennaio 2008 - 18:54:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Ciao a tutti,



A chi giova promuovere un aumento illimitato della popolazione? A chi giova un numero sempre crescente di consumatori e lavoratori?

Purtroppo questa folle idea della crescita illimitata, viene considerata dalla maggior parte delle persone come la soluzione a tutti i loro mali. I paesi poveri la considerano l’unico modo per sconfiggere la povertà, ed i paesi ricchi, d’altro canto, la ritengono sia la causa della loro ricchezza che il mezzo per mantenerla, o meglio ancora, aumentarla.

Le guerre, i cambiamenti climatici, l’inquinamento globale, la distruzione della fauna e della flora e la stessa sovrappopolazione che alimenta, aumenta e aggiunge ulteriori catastrofi a quelle già esistenti, di cosa sono frutto se non della folle ed insana idea della “crescita illimitata”?

Salome,
Enrico


Davide
Moderatore

Messaggio numero: 265
Registrato: 08-2002
Inviato il sabato 19 gennaio 2008 - 09:00:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Ciao Enrico,

Il problema principale è che le persone non fanno nemmeno lo sforzo di ragionare con la propria testa.

Per star bene è necessario avere più aria pro-capite per respirare, più spazio per vivere, più acqua pulita per le proprie esigenze e via così. Maggiore è la densità di popolazione, minori sono le risorse, lo spazio e la libertà individuale disponibile. Questo semplicissimo concetto sta alla base di tutto.

Se una persona anzichè basarsi su questa idea, digerisce senza mettere in discussione ciò che i giornali e le televisioni vanno dicendo, che corrisponde praticamente sempre a ciò che i politici, i religiosi e gli economisti vogliono, e uniamo poi questa idea preconcetta all'intocabilitità del diritto alla procreazione, e se poi moltiplichiamo questa idea per un po' di secoli, si capisce quanto faccia fatica la persona della strada a rendersi conto del problema della sovrappopolazione della Terra.

Non dimentichiamo poi il fatto che quando si parla di carestie, di fame, si pensa all'Africa o ai continenti poveri, in paesi lontani che non toccano direttamente le persone in Italia.

Ma se chiudessimo i confini del nostro paese, il territorio italiano sarebbe in grado di nutrire poco più di 1,6 milioni di persone.

Quindi tutto il grano, il cibo e il necessario per vivere gli Italiani lo importano dall'estero, portandolo via ad altri paesi. Proprio da quei paesi i cui bambini che muoiono di fame vengono immortalati sui calendari nelle case degli italiani e per i quali vengono raccolte offerte per combattere la loro fame.

Questo è l'effetto di un'Italia o di un'Europa sovrappopolata che, se lasciata a sé stessa non sarebbe in gradi di nutrire il 90% della sua popolazione.

Quindi lo sforzo che si deve fare non è ideologico, morale o altro, ma semplicemente matematico.

Salome,
Davide


Giuseppe
Nuovo Iscritto

Messaggio numero: 3
Registrato: 07-2009
Inviato il mercoledì 29 luglio 2009 - 16:39:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Ciao a tutti,
ho letto poco fa le affermazioni di un cardinale ad una radio romana, dove, sostenendo che la crescita demografica è ecocompatibile,cita l'esempio dell'India(1.300.000.000 ab.) dove l'aumento della popolazione " è piuttosto elemento di sviluppo che di sottosviluppo"...non sono parole gravi e irresponsabili?
Giuseppe


Emilio
Moderatore

Messaggio numero: 258
Registrato: 04-2002
Inviato il mercoledì 29 luglio 2009 - 16:57:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Ciao Giuseppe,

certamente sono parole gravi ed irresponsabili, dette principalmente da due tipi di persone, quelli con la consapevolezza malata che non sanno riconoscere la realtà e quelli che da un aumento della popolazione traggono un business.

Entrambi contribuiscono allo sfascio del pianeta, ma non dimentichiamo che siamo noi in autonomia che decidiamo se avere figli o meno, facciamo quindi valere la ragione ed il raziocinio, non facciamoci influenzare da queste persone che a pieno titolo possono essere definite dei criminali.

A questa persona che ha fatto questa affermazione gli direi di andare in India e poi di dirmi in che condizioni vivono almeno il 70% della popolazione, se quello è sviluppo...

Un saluto

Emilio


Aniello
Iscritto

Messaggio numero: 22
Registrato: 09-2009
Inviato il martedì 20 ottobre 2009 - 20:41:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

salve,
a chi spetterebbe il compito di imporre il ciclo dei 7 anni?
I nostri politici sono troppo impegnati a trovare nuovi escamotage per ricavarne profitti, e non credo che si preoccuperebbero di quanto sopra citato.
salome,Aniello

(Messaggio modificato da emilio il 23 ottobre 2009)


Emilio
Moderatore

Messaggio numero: 270
Registrato: 04-2002
Inviato il venerdì 23 ottobre 2009 - 12:34:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Ciao,

chi governa ha il compito di fare le leggi e guidare il popolo, ma purtroppo allo stato attuale questo non avviene quasi mai ed è per questo motivo, che i nostri appelli e le nostre proposte per risolvere questo e altri problemi è rivolto alle singole persone.

Chi decide se avere figli o meno?

Le singole persone, non i governi.

Ovvio che i governi cercano di pilotare le opinioni e le menti delle persone, e devo dire che allo stato attuale ci riescono parecchio, noi invitiamo TUTTI a ragionare con la propria testa e a prendere le decisioni che ritengono opportune.

Fare questo lavoro, che si chiama "prendersi le proprie responsabilità" è una fatica, ma è l'unico modo per toglerci da questa catastrofica situazione.

Aspettarsi invece che sia qualcun altro o i governi, o dio o la madonna, o gli angeli,ecc. a risolvere la situazione è un atto di vera e pura irresponsabilità e se le cose vanno male è proprio solo colpa di quelli che non si prendono le proprie responsabilità

Il discorso dei profitti è quasi inutile farlo, poiché è risaputo che la sovrappolazione crea enormi profitti (materiali) per pochissimi e fame per moltissimi, mandando comunque il pianeta in ogni caso verso il disastro, e questo avverrà per TUTTI, anche per quelli che oggi hanno i profitti.

Un saluto.

Emilio


Aniello
Iscritto

Messaggio numero: 23
Registrato: 09-2009
Inviato il venerdì 23 ottobre 2009 - 21:45:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Salve,
di natura sono realista,ma in questo caso sono pessimista,
ogni giorno che passa mi rendo conto che la strada è lunga e le varie comunità non riusciranno a raggiungere la consapevolezza e quindi a responsabilizzarsi perchè ci sarà sempre qualcuno pronto a distogliere il tutto.Viviamo in una società che conta solo chi si fa notare, quindi sono convinto che piuttosto che ragionare le persone preferiscono imitare, politici criminali o chiunque sia.
Credo e spero vivamente di sbaglirmi che per avere dei risultati concreti e in tempi che non raggiungono l'eternità,la nostra terra abbia bisogno di una forma di dittatura a cui ognuno debba dar conto,così si che qualcosa cambierà!
E' questo per me il governo dei plejaren.
Intanto porgo i miei migliori saluti
salome,aniello


Emilio
Moderatore

Messaggio numero: 274
Registrato: 04-2002
Inviato il martedì 27 ottobre 2009 - 19:32:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Salve Aniello,

che la strada sia lunga ed in salita, a proposito del problema della sovrappopolazione, è oltremodo ben chiaro, tuttavia prima o poi qualcuno (qualche governo) prenderà la giusta strada con delle leggi e soprattutto cercando di spiegare la reale situazione al suo popolo.

Non appena qualcuno avrà fatto il primo passo, magari, anzi, sicuramente dettato dall'esigenza e non dalla comprensione del problema, di sicuro altri governi seguiranno l'esempio, non tutti, ma qualcuno si.

Il compito di ognuno di noi è cercare di capire le cose, i problemi e la realtà e poi pensare a mettere in pratica in prima persona quello che si è capito e si ritiene giusto.

Non serve cercare di convincere altri a capire quello che non pensiamo sia giusto, ne a a parole ne con dittature.

Durante queste ultime, nella storia, non si sono mai risolti i problemi che nelle democrazie stesse non erano stati risolti, non cambia assolutamente nulla, poiché la comprensione di un problema o di un fatto dipende dalla singola persona, dalla sua consapevolezza e ciò deve avvenire autonomamente senza costrizioni, altrimenti è peggio, le cose vanno nella direzione opposta.

E' risaputo che l'essere umano imita i suoi simili ed è per questo che dobbiamo dare l'esempio noi per primi.

Mentre è anche risaputo che sotto costrizione l'essere umano tende a fare il contrario di quello che gli si vuole imporre.

I Plejaren non hanno un governo, ma solo dei saggi che danno dei consigli al popolo ed il popolo è così evoluto da essere pienamente responsabile per fare le cose giuste secondo le leggi della natura.

Una cosa che qui da noi è ampiamente troppo avanti per il nostro livello attuale, ma che non deve farci dimenticare che la responsabilità su tutte le azioni che compiamo NOI CE L'ABBIAMO ECCOME e possiamo sempre scegliere se fare bene o male, questo non va dimenticato mai, è la chiave per avere la possibilità che la nostra umanità se la cavi a superare la tragedia in cui si trova.

Un saluto.

Emilio

(Messaggio modificato da emilio il 01 novembre 2009)


Totila
Iscritto

Messaggio numero: 13
Registrato: 03-2005
Inviato il sabato 10 settembre 2011 - 15:01:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Pur essendo dello stesso avviso degli Amici Plejarani e di quanti di noi, condividono il Loro Ben Ponderato Punto di Vista sui troppi abitanti di questo ''nostro'' pianeta , in merito, mi chiedo:se fossi preposto a risolvere questo ''piccolo problema'', cosa proporrei? Cosa potrei fare, per modificare un errato, radicatissimo modo di pensare, di condurre la vita contro tutte le regole della Natura e del Buon Senso? Annullare tutto e ricominciare consapevolmente, su nuove basi etico-esistenziali? Questa soluzione, sappiamo bene tutti che, in pratica, non è attuabile per un insieme di motivi etico-religiosi-sociali e umanitari.Se è stato detto dagli Amici delle Pleiadi, che nel nostro pianeta, non dovremmo arrivare neppure al miliardo di abitanti e , piccolo particolare, siamo arrivati a superare abbondantemente gli 8 miliardi (fra terrestri censiti e non), cosa ci rimane, da sperare? Un conflitto che elimini gran parte dell'Umanità????
Catastrofi ''naturali'' con lo stesso esito?
Se pure , da questo momento in poi, non si avessero più nascite in alcun punto della Terra, non credo che avremmo raggiunto il fine della riduzione degli abitanti terrestri. Se mi venisse posta la domanda: cosa faresti per ridurre il numero di abitanti di questo pianeta...credo che fuggirei...tanto profondo, sarebbe il mio smarrimento, di fronte ad un quesito del genere. A sentire Voi, pare più semplice...mi sbaglio?


Davide
Moderatore

Messaggio numero: 404
Registrato: 08-2002
Inviato il giovedì 15 settembre 2011 - 20:38:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Ciao Totila,

convincere, convertire, forzare a credere o costringere qualcun altro ad allinearsi ad un determinato punto di vista, ad una ideologia o ad un modo di pensare è profondamente sbagliato e lesivo della libertà individuale. La vera forza sta nel ragionamento e nella comprensione personale (tramite il proprio lavoro) che su di esso si fonda. Una volta ottenuta questa conoscenza e messa in pratica, al fine di conseguire una certa saggezza, nessuno sarà più in grado di togliercela in quanto frutto del nostro lavoro e valore acquisito di inestimabile importanza.
Di fronte alle altre persone quando si parla di sovrappopolazione, la sola cosa che possiamo fare è presentare i dati numerici incontestabili secondo i quali la sovrappopolazione sta distruggendo il pianeta e noi con esso. Credere che la sovrappopolazione sia un danno per la Terra e per i suoi abitanti è sbagliato. Sapere questo grazie all'osservazione, al ragionamento alla prova dei fatti ecc. è totalmente e radicalmente diverso.
Il solo modo efficace e duraturo grazie al quale possa definitivamente venir risolto il problema sovrappopolazione è una consapevole presa di coscienza del problema da parte di tutte le persone della Terra.
Al contrario una “scorciatoia” verso una drastica riduzione della popolazione per mezzo di guerre, epidemie, catastrofi naturali ecc. non risolverebbe il problema, o lo risolverebbe solo momentaneamente, in quanto non appena se ne ripresenti la possibilità, gli esseri umani ricomincerebbero -eventualmente spinti dai governanti di turno o dalle religioni attraverso la menzogna- ad “andare e moltiplicarsi”.
Il raggiungimento di misure efficaci in tutto il pianeta atte a ridurre la popolazione non è per niente un lavoro facile, soprattutto se consideriamo quanto poche sono le persone consapevoli di questo problema se paragonate ai miliardi di altre persone che reputano la procreazione di 4,5, 6 o più figli un diritto inalienabile ed indiscutibile.
Proprio come è facile capire che la sovrappopolazione è la madre di quasi tutti i mali della Terra, è anche comprensibile capire quanto immediata e a portata di tutti sia la soluzione a questo problema: ridurre il numero delle nascite in maniera graduale così da riportare la popolazione entro un numero di persone naturalmente sostenibile dal pianeta (vedi METODO DEI 7 ANNI proposto dalla FIGU).
Tra adesso ed il raggiungimento futuro di questo obiettivo vi sono secoli di cultura della procreazione, vi è il punto di vista di miliardi di persone appartenenti alle religioni principali, vi sono quasi tutti i governi mondiali che spingono per una popolazione sempre maggiore, vi sono le multinazionali che esigono mercati sempre più grandi, altre nazioni che vogliono un peso geopolitico maggiore, ecc ecc.
Chi patisce le conseguenze della sovrappopolazione sono tutti gli abitanti del pianeta e, a causa della crescita incessante del numero di abitanti del pianeta, le generazioni future che verranno soffriranno molto più di noi.
Ma fino a quando l'intera umanità terrestre non si renderà conto da sé di questo problema, nessuno di noi avrà mai il diritto di convertire, né quello di forzare qualcun altro ad accettare il nostro punto di vista indipendentemente dalla gravità del problema.

Ciao,
Davide

(Messaggio modificato da davide il 16 settembre 2011)


Mauleo75rm
Iscritto

Messaggio numero: 51
Registrato: 08-2011
Inviato il mercoledì 03 luglio 2013 - 23:58:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Salve, approposito del problema della sovrappopolazione, avete sempre fatto riferimento al numero di esseri umani che vivono sul nostro pianeta (allo stato attuale, circa 8 miliardi, compreso il miliardo di persone che vivono nascoste); ma perchè non tenete conto anche di tutti gli altri esseri viventi (flora e fauna), che hanno bisogno di acqua, aria e cibo quanto noi? In tal caso la popolazione mondiale a quanto ammonterebbe? Quando dite che la popolazione mondiale dovrebbe essere di circa 500, 600 milioni di persone, quanto sarebbe compresa la flora e la fauna affinchè vi sia cibo, acqua e aria per tutti a sufficienza?
Grazie, Mauro di Roma.
Lunga vita e prosperità \V/


Emilio
Moderatore

Messaggio numero: 326
Registrato: 04-2002
Inviato il venerdì 19 luglio 2013 - 20:20:   Modifica Messaggio Stampa Messaggio    Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Ciao Mauro,

il problema sono gli animali allevati il cui numero è controllato dall'essere umano e che in tutti i casi rappresenta un numero innaturale al pari di quasi tutte le condizioni di vita a loro riservate.

Gli animali liberi in natura sanno autoregolare la loro popolazione grazie alle leggi della Creazione.

Il numero di quasi 600 milioni di esseri umani della Terra non comprende anche eventuali animali allevati, ma che sarebbero di un numero ben tollerato dalla natura in quanto infinitamente minori del numero attuale.

Quindi 600 milioni di esseri umani più i relativi animali allevati sono un numero corretto.

Un saluto.

Emilio

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