Autore |
Messaggio |
   
Davide Moderatore
Messaggio numero: 470 Registrato: 08-2002
| Inviato il sabato 29 settembre 2012 - 09:40: |
|
Ciao Maurizio, anche l'eutanasia come il suicidio sono da considerare allo stesso modo. Interrompendo in maniera violenta/forzata la vita, si forza lo spirito a lasciare il corpo che quindi muore. Questo spirito, in un altra vita ed in un'altra personalità, dovrà prima o poi riaffrontare le problemtiche "scansate" in una o più vite precedenti. Diverso è il caso della morte cerebrale. I Plejaren hanno spiegato che la nostra tecnologia medica non è sufficientemente evoluta per sapere quando subentra (il momento preciso) la morte cerebrale. Se la morte cerebrale è totale l'accanimento terapeutico non ha alcun senso e non porta a nulla. salome, Davide |
   
Giovanni Iscritto
Messaggio numero: 8 Registrato: 07-2012
| Inviato il giovedì 27 settembre 2012 - 17:56: |
|
Ecco perché è importante che lo Spirito possa vivere con serenità ed armonia ma soprattutto a pieno tempo il suo "riposo" nel Mondo Spirituale. Ed ecco spiegato anche perché, causa l'enorme Sovrappopolazione, molti nuovi nati siano beh come dire... incompleti: è chiaro che non avendo completato la piena vita spirituale, essendosi dovuti reincarnare prima del tempo, i problemi che affronteranno in questa, saranno più in salita rispetto agli stessi identici problemi che avrebbero trovato reincarnandosi sì ma con la giusta, completa e dovuta metabolizzazione Spirituale. |
   
Davide Moderatore
Messaggio numero: 472 Registrato: 08-2002
| Inviato il sabato 29 settembre 2012 - 17:40: |
|
Ciao, una precisazione: lo spirito non “digerisce” nulla nell'aldilà che non sia stato prima elaborato durante la vita. Il lavoro che svolge è a grandi linee paragonabile a ciò che la mente fa durante il sogno: essa riorganizza le informazioni e i dati acquisiti durante la giornata appena trascorsa prima di addormentarsi. Lo spirito "digerisce" la vera ed autentica saggezza acquisita/compresa durante la vita vissuta. un saluto, Davide |
   
Giovanni Iscritto
Messaggio numero: 9 Registrato: 07-2012
| Inviato il martedì 02 ottobre 2012 - 10:39: |
|
Quindi più apprendiamo ed impariamo acquisendo saggezza e conoscenza in questa vita più saremo evoluti e propensi ad evolverci nella nuova. Il Problema però Davide, è il sapere che abbiamo un'altissima probabilità di reincarnarci in un corpo figlio di genitori religiosi, indi per cui ci rinculcheranno tutti i dogmi religiosi della fede che in questa vita siamo riusciti a demolire. Il vero Problema è che non cominceranno a bombardarci con 'ste fregnacce religiose da grandi quando avremo 18 anni. Ma da piccolissimi. E voi sapete perfettamente quanto la mente di un bambino sia facilissimamente plagiabile e malleabile. E qui bisognerebbe aprire un discorso lunghissimo sul Potere della Chiesa ecc... Ma non è il luogo opportuno. |
   
Davide Moderatore
Messaggio numero: 474 Registrato: 08-2002
| Inviato il martedì 02 ottobre 2012 - 20:22: |
|
Ciao Giovanni, è vero che con miliardi di persone religiose nel mondo oggi è assai probabile che rinascendo ci si ritrovi in una famiglia religiosa. Va però ricordato che ogni persona ha facoltà di decidere cosa pensare, fare, come agire e che scelte operare nella propria vita. E' chiaro che si è avvantaggiati nascendo in una famiglia più neutra priva di qualsivoglia ideologia materiale o religiosa, in quanto nascere anche in una famiglia di fondamentalisti politici non rappresenta certamente l'ambiente ideale. un saluto, Davide |
   
Jtkirk75rm Iscritto
Messaggio numero: 17 Registrato: 10-2007
| Inviato il giovedì 28 aprile 2016 - 02:07: |
|
Salve, Vi racconto di me stesso. I miei genitori sono cristiani e io ho fatto tre anni di catechismo per la prima comunione fatta a 10 anni. Ricordo che non mi piaceva andare a catechismo e non ricordo perché, ma dentro di me sentivo qualcosa che contrastava con quello che diceva il prete, tuttavia credevo ad alcune cose e ad esempio era importante il presepe a Natale e ciò che rappresentava. A 12 anni, quando studiai alle medie la teoria dell'evoluzione della specie di Darwin (ora so che era sbagliata e anche una truffa elaborata ad hoc), feci un confronto tra ciò che veniva detto nella Genesi e quanto sosteneva Darwin e la sua teoria mi sembrava più logica e realistica, mentre la bibbia fantasia e irreale. Quindi decisi di non credere più alla religione e dissi di non voler fare la Cresima e i miei parlarono col prete che rispose di rispettare la mia scelta. Nel 1990 venni a conoscenza di Billy Meier e comprai messaggio dalle Pleiadi (so che non è un testo ufficiale FIGU e contiene errori) e questo libro mi aprì la mente. Dopo il 2000 credo, ho conosciuto il sito e il forum della FIGU dove ho letto molti argomenti. Quindi sono stato fortunato e penso di aver ricevuto impulsi e averli elaborati. Se fossi nato nell'ISLAM, magari femmina, sarei stato così fortunato? Arrivano ad uccidere i figli in certi casi. Grazie Mauro |
   
Davide Moderatore
Messaggio numero: 562 Registrato: 08-2002
| Inviato il sabato 30 aprile 2016 - 11:15: |
|
Il vero fortunato è chi decide di elaborare da sé la propria fortuna. E' invece da considerare sfortunato chi decide di campare di scuse e di giustificazioni restando a bollire nel brodo in cui la vita l’ha messo, rassegnandosi e decidendo di essere già morto in partenza. Per individui di tale foggia vi sarà sempre qualche scusa: dio, il destino, l’infanzia difficile, il capo che non ci considera, la religione oppressiva, la discriminazione razziale o sessuale ecc. ecc. ecc. Ogni persona nasce in un contesto diverso da un’altra e non c’è nulla che un individuo possa fare per scegliersi il padre o la madre, la famiglia o l’ambito sociale in cui crescere nei primi anni di vita. Ma la vera ed autentica forza di una persona risiede nella propria capacità di scegliersi tutto il resto, una capacità che appartiene ad ogni persona dal momento in cui decide di prendere in mano le redini della propria vita. Uno può nascere povero, islamico, buddista, uomo o donna, ma è una persona libera di pensare ciò che vuole e come vuole. I pensieri sono la più grande libertà e la più grande forza che una persona ha e non c’è nessuna autorità, religione o persona o istituzione che possa impedire il libero pensiero. I pensieri poi plasmano i sentimenti, che plasmano le azioni e quindi la propria vita. La personalità di un individuo è il frutto di innumerevoli pensieri tutti scelti da lui stesso. Maggiore è il controllo e la presa di responsabilità su di essi, maggiore è il controllo sulla propria vita e su tutto ciò che circonda. Pensa a persone povere senza nulla, non istruite, che hanno attraversato interi continenti per fondare anni più tardi università. Pensa a persone che hanno scosso le fondamenta della Terra e del pensare umano con le loro idee. Pensi che fossero speciali? Che avessero un dono? Niente di più sbagliato. Avevano capito come prendere in mano la propria vita ed iniziare a scrivere il destino, non a subirlo. Vi sono naturalmente parecchie ingiustizie nel mondo e maggiore è la popolazione, sempre più saranno le sofferenze e sempre meno le possibilità date ad ogni persona di vivere una vita sana e salubre, di avere acqua da bere e di poter respirare aria pulita. Questo non contraddice in alcun modo quanto esposto, ma aumenta le difficoltà nel metterlo in pratica. Anche per questo noi dell'associazione ci impegniamo a combattere la sovrappopolazione e molte altre cose, nutrendo la speranza di dare all'umanità un futuro meno tetro. Salome Davide |
|